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Solo una minoranza di comuni e proprietari (circa il 10%), infatti, dispone di piani di gestione comunali (la cui realizzazione è facoltativa) o di piani di gestione per le loro proprietà. In futuro, sia la pianificazione comunale sia quella a livello aziendale dovrebbero essere ulteriormente promosse e sviluppate. Una più estesa pianificazione forestale a questi livelli consentirebbe una maggiore partecipazione dei proprietari alle decisioni strategiche sulla gestione dei loro boschi. Le autorità locali avrebbero a disposizione uno strumento per meglio focalizzare l'attenzione sugli aspetti di interesse pubblico della gestione forestale. Non da ultimo, un approccio globale crea la possibilità di determinare meglio le priorità nel sostegno finanziario pubblico, aspetto che potrebbe diventare particolarmente importante qualora i finanziamenti al settore forestale dovessero diminuire.","PeriodicalId":38630,"journal":{"name":"Schweizerische Zeitschrift fur Forstwesen","volume":"21 3","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"La pianificazione forestale in Ticino: stato attuale e prospettive\",\"authors\":\"Davide Bettelini\",\"doi\":\"10.3188/szf.2023.0350\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"Riassunto L'attuale sistema di pianificazione forestale in Ticino è stato sviluppato a partire dagli anni 2000. 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La pianificazione forestale in Ticino: stato attuale e prospettive
Riassunto L'attuale sistema di pianificazione forestale in Ticino è stato sviluppato a partire dagli anni 2000. Esso si articola su una pianificazione strategica a livello cantonale, su piani di gestione a diversi livelli e, per gli aspetti operativi, sulla realizzazione di progetti per l'attuazione dei lavori sussidiati. Il Cantone si è dotato nel 2007 di un piano forestale cantonale. Gli intenti principali di tale piano erano: aumentare la superficie del bosco gestito (in particolare quello di protezione) e quella da destinare a riserva forestale. Il bilancio dell'attuazione del piano cantonale può essere ritenuto soddisfacente. Al livello operazionale, il sistema di pianificazione qui illustrato deve essere ancora in buona parte implementato. Solo una minoranza di comuni e proprietari (circa il 10%), infatti, dispone di piani di gestione comunali (la cui realizzazione è facoltativa) o di piani di gestione per le loro proprietà. In futuro, sia la pianificazione comunale sia quella a livello aziendale dovrebbero essere ulteriormente promosse e sviluppate. Una più estesa pianificazione forestale a questi livelli consentirebbe una maggiore partecipazione dei proprietari alle decisioni strategiche sulla gestione dei loro boschi. Le autorità locali avrebbero a disposizione uno strumento per meglio focalizzare l'attenzione sugli aspetti di interesse pubblico della gestione forestale. Non da ultimo, un approccio globale crea la possibilità di determinare meglio le priorità nel sostegno finanziario pubblico, aspetto che potrebbe diventare particolarmente importante qualora i finanziamenti al settore forestale dovessero diminuire.