{"title":"在机械通气条件下获得的非典型肺炎","authors":"S. Pons , R. Guerin , J.-M. Constantin","doi":"10.1016/S1283-0771(23)48695-1","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Le polmoniti nosocomiali acquisite sotto ventilazione meccanica (PNAVM) costituiscono un problema di sanità pubblica, con un’incidenza variabile valutata da 3 a 18 casi per 1 000 giorni di ventilazione meccanica. La morbilità è innegabile, in particolare si ha un allungamento della durata della ventilazione meccanica e della degenza in reparto di terapia intensiva. La mortalità attribuibile è molto più discussa, in particolare a causa di numerosi fattori di confusione che interferiscono con essa. Il vecchio modello fisiopatologico della PNAVM si basava sul passaggio delle secrezioni orofaringee colonizzate da una flora “patogena” attorno al palloncino della sonda di intubazione e sulla precoce presenza di un biofilm dentro questa sonda e intorno ad essa. Il nuovo modello deve oggi tenere conto anche della partecipazione di una disbiosi del microbiota polmonare. Sono stati testati molteplici mezzi di prevenzione, in gran parte sviluppati attorno alla prevenzione delle microinalazioni e della colonizzazione batterica dell’orofaringe e del circuito di ventilazione. Tuttavia, pochi metodi si sono dimostrati realmente efficaci, ed è infatti la combinazione di questi metodi di prevenzione a essere raccomandata dagli esperti, all’interno di bundles (insieme di raccomandazioni). La diagnosi si basa su criteri clinici e radiologici, associati alla ricerca indispensabile di una conferma batteriologica, al fine di orientare il trattamento antinfiammatorio probabilistico e/o di permettere una de-escalation antibiotica dopo aver ottenuto i risultati della coltura. I metodi di prelievo consigliati variano a seconda delle raccomandazioni americane o europee; in effetti, nessun metodo è allo stesso tempo molto sensibile e molto specifico. I germi coinvolti variano a seconda del tempo di comparsa della PNAVM, dei fattori di rischio di batteri multiresistenti e dell’ecologia del reparto, andando a guidare la scelta della terapia antibiotica probabilistica. La durata della terapia antibiotica è di 7 giorni, anche in caso di bacilli Gram-negativi non fermentanti.</p></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"29 1","pages":"Pages 1-16"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2024-01-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283077123486951/pdfft?md5=f7e7744c056e0b0b2c4fac7a2666c4a2&pid=1-s2.0-S1283077123486951-main.pdf","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Polmoniti nosocomiali acquisite sotto ventilazione meccanica\",\"authors\":\"S. Pons , R. Guerin , J.-M. 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Polmoniti nosocomiali acquisite sotto ventilazione meccanica
Le polmoniti nosocomiali acquisite sotto ventilazione meccanica (PNAVM) costituiscono un problema di sanità pubblica, con un’incidenza variabile valutata da 3 a 18 casi per 1 000 giorni di ventilazione meccanica. La morbilità è innegabile, in particolare si ha un allungamento della durata della ventilazione meccanica e della degenza in reparto di terapia intensiva. La mortalità attribuibile è molto più discussa, in particolare a causa di numerosi fattori di confusione che interferiscono con essa. Il vecchio modello fisiopatologico della PNAVM si basava sul passaggio delle secrezioni orofaringee colonizzate da una flora “patogena” attorno al palloncino della sonda di intubazione e sulla precoce presenza di un biofilm dentro questa sonda e intorno ad essa. Il nuovo modello deve oggi tenere conto anche della partecipazione di una disbiosi del microbiota polmonare. Sono stati testati molteplici mezzi di prevenzione, in gran parte sviluppati attorno alla prevenzione delle microinalazioni e della colonizzazione batterica dell’orofaringe e del circuito di ventilazione. Tuttavia, pochi metodi si sono dimostrati realmente efficaci, ed è infatti la combinazione di questi metodi di prevenzione a essere raccomandata dagli esperti, all’interno di bundles (insieme di raccomandazioni). La diagnosi si basa su criteri clinici e radiologici, associati alla ricerca indispensabile di una conferma batteriologica, al fine di orientare il trattamento antinfiammatorio probabilistico e/o di permettere una de-escalation antibiotica dopo aver ottenuto i risultati della coltura. I metodi di prelievo consigliati variano a seconda delle raccomandazioni americane o europee; in effetti, nessun metodo è allo stesso tempo molto sensibile e molto specifico. I germi coinvolti variano a seconda del tempo di comparsa della PNAVM, dei fattori di rischio di batteri multiresistenti e dell’ecologia del reparto, andando a guidare la scelta della terapia antibiotica probabilistica. La durata della terapia antibiotica è di 7 giorni, anche in caso di bacilli Gram-negativi non fermentanti.