N. Ebstein (Praticien hospitalier), Y. Cohen (Professeur des Universités, praticien hospitalier), S. Gaudry
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L’esacerbazione acuta dell’asma rimane un’entità frequente e una fonte di difficoltà per il rianimatore. La gravità iniziale è spesso sottovalutata e richiede una gestione medica rapida. Individuare segni di gravità è quindi un elemento essenziale. Il trattamento medico è talvolta insufficiente, il che giustifica la ventilazione non invasiva per garantire l’ematosi, ridurre l’affaticamento muscolare ed evitare le conseguenze emodinamiche dell’iperinsufflazione dinamica. L’esiguità dei dati presenti in letteratura non consente di formulare raccomandazioni precise sulla parametrizzazione della ventilazione non invasiva. Per quanto riguarda la ventilazione meccanica invasiva, essa viene posticipata il più possibile, tenendo conto della morbilità associata. La gestione della ventilazione meccanica invasiva è comune a tutti i pazienti con patologie ostruttive. Il ruolo dell’assistenza circolatoria tipo depuratore di CO2 è oggetto di discussione in assenza di dati scientifici solidi. Questa tecnica invasiva è associata a complicanze talvolta gravi e deve essere discussa caso per caso.