R. Coscas , J. Jayet , V. Basceken , I. Javerliat , M. Coggia
{"title":"血液透析血管通路发育并发症的管理","authors":"R. Coscas , J. Jayet , V. Basceken , I. Javerliat , M. Coggia","doi":"10.1016/S1283-0801(24)49622-2","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><div>Questo capitolo tratta le principali complicanze progressive degli accessi vascolari in emodialisi (fistola arterovenosa chirurgica o percutanea, bypass arterovenoso, catetere tunnellizzato). Un ritardo diagnostico o terapeutico può avere conseguenze sull’accesso vascolare, sull’arto su cui viene impiantato o sulla situazione generale del paziente. La stenosi della vena di drenaggio è la complicanza progressiva più frequente e generalmente richiede un’angioplastica percutanea, ma talvolta piuttosto un intervento chirurgico correttivo. La trombosi è urgente e deve condurre a una disostruzione dell’accesso il più rapidamente possibile, qualunque sia la modalità, altrimenti non sarà possibile recuperarlo. I problemi di iperflusso e di furto vascolare distale sono rari, ma devono essere perfettamente distinti l’uno dall’altro dal clinico per proporre una terapia adeguata, se possibile preservando l’accesso vascolare. Le fistole percutanee possono porre problemi specifici di stenosi perianastomotica e di drenaggio in una vena profonda. I cateteri tunnellizzati devono rimanere una soluzione temporanea per evitare un’infezione e delle lesioni alle vene centrali, con queste ultime che possono porre problemi terapeutici molto complessi.</div></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"29 4","pages":"Pages 1-19"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2024-11-20","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Gestione delle complicanze evolutive degli accessi vascolari di emodialisi\",\"authors\":\"R. Coscas , J. Jayet , V. Basceken , I. Javerliat , M. Coggia\",\"doi\":\"10.1016/S1283-0801(24)49622-2\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"<div><div>Questo capitolo tratta le principali complicanze progressive degli accessi vascolari in emodialisi (fistola arterovenosa chirurgica o percutanea, bypass arterovenoso, catetere tunnellizzato). Un ritardo diagnostico o terapeutico può avere conseguenze sull’accesso vascolare, sull’arto su cui viene impiantato o sulla situazione generale del paziente. La stenosi della vena di drenaggio è la complicanza progressiva più frequente e generalmente richiede un’angioplastica percutanea, ma talvolta piuttosto un intervento chirurgico correttivo. La trombosi è urgente e deve condurre a una disostruzione dell’accesso il più rapidamente possibile, qualunque sia la modalità, altrimenti non sarà possibile recuperarlo. I problemi di iperflusso e di furto vascolare distale sono rari, ma devono essere perfettamente distinti l’uno dall’altro dal clinico per proporre una terapia adeguata, se possibile preservando l’accesso vascolare. Le fistole percutanee possono porre problemi specifici di stenosi perianastomotica e di drenaggio in una vena profonda. I cateteri tunnellizzati devono rimanere una soluzione temporanea per evitare un’infezione e delle lesioni alle vene centrali, con queste ultime che possono porre problemi terapeutici molto complessi.</div></div>\",\"PeriodicalId\":100458,\"journal\":{\"name\":\"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare\",\"volume\":\"29 4\",\"pages\":\"Pages 1-19\"},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2024-11-20\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283080124496222\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"\",\"JCRName\":\"\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283080124496222","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
Gestione delle complicanze evolutive degli accessi vascolari di emodialisi
Questo capitolo tratta le principali complicanze progressive degli accessi vascolari in emodialisi (fistola arterovenosa chirurgica o percutanea, bypass arterovenoso, catetere tunnellizzato). Un ritardo diagnostico o terapeutico può avere conseguenze sull’accesso vascolare, sull’arto su cui viene impiantato o sulla situazione generale del paziente. La stenosi della vena di drenaggio è la complicanza progressiva più frequente e generalmente richiede un’angioplastica percutanea, ma talvolta piuttosto un intervento chirurgico correttivo. La trombosi è urgente e deve condurre a una disostruzione dell’accesso il più rapidamente possibile, qualunque sia la modalità, altrimenti non sarà possibile recuperarlo. I problemi di iperflusso e di furto vascolare distale sono rari, ma devono essere perfettamente distinti l’uno dall’altro dal clinico per proporre una terapia adeguata, se possibile preservando l’accesso vascolare. Le fistole percutanee possono porre problemi specifici di stenosi perianastomotica e di drenaggio in una vena profonda. I cateteri tunnellizzati devono rimanere una soluzione temporanea per evitare un’infezione e delle lesioni alle vene centrali, con queste ultime che possono porre problemi terapeutici molto complessi.