{"title":"人类,上帝的比喻,普遍辩证法和创造在约翰·斯科托·埃里乌吉娜","authors":"Alessandro Valsecchi","doi":"10.54103/2035-7362/19489","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Nel pensiero di Giovanni Scoto Eriugena si può ritrovare un rapporto analogico sussistente tra Dio e la natura umana. Ultimo dei grandi neoplatonici, egli propone un sistema filosofico caratterizzato da un movimento universale distinto in tre momenti: la creazione, lo sviluppo e il ritorno. Essi sono identificati rispettivamente al pensiero, alla parola e alla comprensione; tutti e tre mostrano l’analogia tra il creatore e la sua creatura. Nel principio, le cause primordiali di tutte le cose consistono in definizioni, pensate da Dio tramite l’intelletto umano. Nell’operazione che le sviluppa nei loro effetti, queste cause sono pronunciate nel e dal Verbo secondo le regole della dialettica, per essere ricevute e intese dall’uomo. Infine, il ritorno all’unità originaria coincide con la comprensione dell’universo, attraverso uno studio della scrittura e della natura, strumenti necessari a ricostituire la natura umana infranta dal peccato originale e permetterne la deificazione. Lo studio dei rapporti analogici che si presentano costantemente in queste tre tappe universali permette di mostrare l’originalità della filosofia eriugeniana e la sua capacità di rielaborare in maniera inedita alcuni tra i maggiori concetti filosofici della tradizione tardoantica.\n \nIn the thought of John Scottus Eriugena, an analogical relationship may be found between God and human nature. Last of the great Neo-Platonists, he proposes a philosophical system distinguished by a universal movement divided into three moments: creation, development and return. They are identified respectively with thought, speech and understanding; all three show the analogy between the creator and his creature. In the beginning, the primordial causes of all things consist in definitions, conceived by God through the human intellect. In the operation that develops them into their effects, these causes are pronounced in and by the Verb according to the rules of dialectics, to be received and understood by Man. Finally, the return to the original unity coincides with the understanding of the universe, through a study of scripture and nature, instruments necessary to reconstitute human nature shattered by the original sin and allow its deification. 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Uomo, analogia di Dio: dialettica universale e creazione in Giovanni Scoto Eriugena
Nel pensiero di Giovanni Scoto Eriugena si può ritrovare un rapporto analogico sussistente tra Dio e la natura umana. Ultimo dei grandi neoplatonici, egli propone un sistema filosofico caratterizzato da un movimento universale distinto in tre momenti: la creazione, lo sviluppo e il ritorno. Essi sono identificati rispettivamente al pensiero, alla parola e alla comprensione; tutti e tre mostrano l’analogia tra il creatore e la sua creatura. Nel principio, le cause primordiali di tutte le cose consistono in definizioni, pensate da Dio tramite l’intelletto umano. Nell’operazione che le sviluppa nei loro effetti, queste cause sono pronunciate nel e dal Verbo secondo le regole della dialettica, per essere ricevute e intese dall’uomo. Infine, il ritorno all’unità originaria coincide con la comprensione dell’universo, attraverso uno studio della scrittura e della natura, strumenti necessari a ricostituire la natura umana infranta dal peccato originale e permetterne la deificazione. Lo studio dei rapporti analogici che si presentano costantemente in queste tre tappe universali permette di mostrare l’originalità della filosofia eriugeniana e la sua capacità di rielaborare in maniera inedita alcuni tra i maggiori concetti filosofici della tradizione tardoantica.
In the thought of John Scottus Eriugena, an analogical relationship may be found between God and human nature. Last of the great Neo-Platonists, he proposes a philosophical system distinguished by a universal movement divided into three moments: creation, development and return. They are identified respectively with thought, speech and understanding; all three show the analogy between the creator and his creature. In the beginning, the primordial causes of all things consist in definitions, conceived by God through the human intellect. In the operation that develops them into their effects, these causes are pronounced in and by the Verb according to the rules of dialectics, to be received and understood by Man. Finally, the return to the original unity coincides with the understanding of the universe, through a study of scripture and nature, instruments necessary to reconstitute human nature shattered by the original sin and allow its deification. The study of the analogical relationships that constantly arise in these three universal stages allows us to show the originality of Eriugenian philosophy and its ability to rework philosophical concepts from the late antique tradition in a novel way.