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Utilizzando la Convenzione di Faro come un sestante nella notte, orientandosi avendo come punti di riferimento i professionisti museali, la scuola e gli interlocutori del territorio, insieme alla collettivita, il saggio si propone di suggerire possibili strategie che scavalchino la provvisorieta di una fase 3 per pensare a una fase 4 del mondo della cultura. Fifteen years after the Convention on the Value of Cultural Heritage for Society (Faro 2005), in the middle of the Covid-19 pandemic consequences, our community is facing a paradigm shift, whose far-reaching implications are already evident in the social, economical and cultural fields. In this context, might museums be the backbone in the planning of a redesign which puts people and the heritage community at its very core, with the aim of a methodological leap, avoiding the target of a throwback? May this be possible inside a network among places, people and institutions? 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La Convenzione di Faro e la Fase 4 dei Musei: da obiettivo immaginato a sestante nella notte/The Faro Convention and Phase 4 of the Museums: from imagined lens to sextant in the night
Quindici anni dopo la Convenzione sul valore dell’eredita culturale per la societa (Faro 2005), nel pieno delle conseguenze della pandemia , di fronte a un cambiamento di paradigma che gia mostra i suoi effetti in campo sociale, economico e culturale, possono i musei essere la spina dorsale di una riprogettazione che metta al centro le persone, le comunita di eredita, ponendosi come obiettivo non un ritorno allo status quo, ma un salto metodologico e operativo vissuto all’interno di una rete di luoghi, persone e istituzioni? Utilizzando la Convenzione di Faro come un sestante nella notte, orientandosi avendo come punti di riferimento i professionisti museali, la scuola e gli interlocutori del territorio, insieme alla collettivita, il saggio si propone di suggerire possibili strategie che scavalchino la provvisorieta di una fase 3 per pensare a una fase 4 del mondo della cultura. Fifteen years after the Convention on the Value of Cultural Heritage for Society (Faro 2005), in the middle of the Covid-19 pandemic consequences, our community is facing a paradigm shift, whose far-reaching implications are already evident in the social, economical and cultural fields. In this context, might museums be the backbone in the planning of a redesign which puts people and the heritage community at its very core, with the aim of a methodological leap, avoiding the target of a throwback? May this be possible inside a network among places, people and institutions? Considering the Faro Convention as a sextant into the night, imagining the museum workers , schools and communities representatives as our cardinal points, this essay seeks to suggest some potential strategies that could overcome the so-called phase 3 to plan phase 4 of the cultural word.