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摘要
这篇文章探讨了在“向住院儿童的家人开放”的儿科重症监护室(TIP)中与生命终结相关的一些重要问题。正如世界卫生组织(world health organization)在一份名为《儿科护理与symptom救济整合》(integring姑息)的文件中所强调的那样,当儿童面临严重和严重的疾病时,家庭成员和临床医生的情绪负担都更重。家庭成员在TIP中的存在有时会被医务人员视为一种障碍,但这种体验——在儿童医院G的“开放”TIP中。正如文献中所报道的那样,这是一种积极的做法,一种良好的做法。甚至孩子的基本生活在过去的几天里,或在过去的几个小时里和条件的,我父母看到她的儿子或女儿,并确保已经做了力所能及的一切做医生和护士—工作人员对避免在未来的负罪感至关重要。提示“敞开”必须设计不仅画的地方是如何提供最先进的临床治疗和创新,而且是真正的“伦理”的地方,一个工作人员训练尽了人类所能承担的确保受害症状、疼痛和痛苦、态度和良好行为的叙事,利用医学手段和舒适度,以期在同情的道德准则。
Tra etica e cura. Il fine vita nella Terapia Intensiva Pediatrica “aperta” ai familiari
L’articolo esplora alcune importanti questioni collegate al tema del fine vita nelle Terapie Intensive Pediatriche (TIP) “aperte” ai familiari del bambino ricoverato. Come è stato sottolineato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel documento Integrating palliative care and symptom relief into paediatrics, c’è un peso emotivo maggiore sia per i familiari che per i clinici quando si è di fronte alla malattia grave e severa di un bambino. La presenza dei famigliari nella TIP può essere talvolta percepita dallo staff medico come un ostacolo, ma l’esperienza – nella TIP “aperta” dell’ospedale pediatrico “G. Salesi” di Ancona, oggetto specifico dell’articolo, e anche di altri ospedali, come riportato in letteratura – dimostra che si tratta di una pratica positiva, di una buona pratica, perfino essenziale per il bambino negli ultimi giorni o nelle ultime ore di vita ed anche per i genitori che sono posti nelle condizioni di assistere il figlio o la figlia e di verificare che è stato fatto tutto ciò che era umanamente possibile fare da parte del personale medico e infermieristico – elemento cruciale per evitare sensi di colpa in futuro. Le TIP “aperte” devono essere concepite e disegnate non soltanto come luoghi in cui si forniscono le cure cliniche più avanzate e innovative, ma anche come dei veri e propri “luoghi etici”, in cui uno staff ben istruito si fa carico di provvedere per quanto umanamente possibile all’alleviamento dei sintomi, del dolore e della sofferenza, con atteggiamenti e comportamenti virtuosi, usando gli strumenti della medicina narrativa e della comfort care nella prospettiva di un’etica della compassione.