罗什福特的加纳里奥发明了神学和修辞学之间的类比(约1140年-约1225年)

IF 0.1 N/A MEDIEVAL & RENAISSANCE STUDIES Doctor Virtualis Pub Date : 2023-06-01 DOI:10.54103/2035-7362/19478
Mariano Borriello
{"title":"罗什福特的加纳里奥发明了神学和修辞学之间的类比(约1140年-约1225年)","authors":"Mariano Borriello","doi":"10.54103/2035-7362/19478","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Negli anni di passaggio dal XII al XIII secolo, il cisterciense Garnerio di Rochefort si dedica alla composizione di un breve trattato, il De contrarietatibus in Sacra Scriptura. L’opera, tuttora inedita, fa ricorso all’uso delle arti sermocinali per risolvere le ambiguità scritturali. Nel prologo del De contrarietatibus emerge un peculiare interesse del cisterciense verso la disciplina della retorica e, in particolare, verso l’impiego delle figure tropiche nella comprensione dei contenuti della Rivelazione. A ben vedere, tuttavia, la scelta garneriana di ricorrere all’affinamento degli strumenti della retorica per illuminare il significato della Scrittura trova una piena giustificazione solo alla luce della sua concezione della natura e della Scriptura come teofanie e/o simboli. Ora in quest’orizzonte simbolico, di impianto neoplatonico-dionisiano, è sempre all’opera nelle res, così come nel linguaggio, un meccanismo di traslazione, un’estensione della parola, oltre il suo contenuto ordinario, a un significato altro, di natura spirituale. Dunque la fattura retorica delle espressioni bibliche assume un valore conoscitivo, e non semplicemente ornamentale, perché capace di palesare, attraverso un dialettico gioco di corrispondenze e/o di rotture, una proporzionalità analogica tra il visibile e l’invisibile.\n \nIn the intervening years between the XII and XIII centuries, Cistercian Garnerius of Rochefort devoted himself to the composition of a short treatise, De contrarietatibus in Sacra Scriptura. The work, still unpublished, makes use of the sermocinal arts to resolve scriptural ambiguities. The prologue to De contrarietatibus reveals a peculiar interest of the Cistercian in the discipline of rhetoric and, in particular, in the use of tropes in understanding the contents of Revelation. On closer inspection, however, garnerian’s choice to resort to the refinement of the tools of rhetoric to illuminate the meaning of Scripture finds full justification only in light of his conception of natura and Scriptura as theophanies and/or symbols. Now in this symbolic horizon, of Neo-Platonic-Dionysian framework, there is always at work in res, as well as in language, a mechanism of translation, an extension of the word, beyond its ordinary content, to another meaning of a spiritual nature. So the rhetorical workmanship of biblical expressions assumes a cognitive, and not merely ornamental, value because it is capable of manifesting, through a dialectical interplay of correspondences and/or ruptures, an analogical proportionality between the visible and the invisible.","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.1000,"publicationDate":"2023-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"L’inventio dell’analogia tra teologia e retorica in Garnerio di Rochefort (1140 ca.-1225 ca.)\",\"authors\":\"Mariano Borriello\",\"doi\":\"10.54103/2035-7362/19478\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"Negli anni di passaggio dal XII al XIII secolo, il cisterciense Garnerio di Rochefort si dedica alla composizione di un breve trattato, il De contrarietatibus in Sacra Scriptura. L’opera, tuttora inedita, fa ricorso all’uso delle arti sermocinali per risolvere le ambiguità scritturali. Nel prologo del De contrarietatibus emerge un peculiare interesse del cisterciense verso la disciplina della retorica e, in particolare, verso l’impiego delle figure tropiche nella comprensione dei contenuti della Rivelazione. A ben vedere, tuttavia, la scelta garneriana di ricorrere all’affinamento degli strumenti della retorica per illuminare il significato della Scrittura trova una piena giustificazione solo alla luce della sua concezione della natura e della Scriptura come teofanie e/o simboli. Ora in quest’orizzonte simbolico, di impianto neoplatonico-dionisiano, è sempre all’opera nelle res, così come nel linguaggio, un meccanismo di traslazione, un’estensione della parola, oltre il suo contenuto ordinario, a un significato altro, di natura spirituale. Dunque la fattura retorica delle espressioni bibliche assume un valore conoscitivo, e non semplicemente ornamentale, perché capace di palesare, attraverso un dialettico gioco di corrispondenze e/o di rotture, una proporzionalità analogica tra il visibile e l’invisibile.\\n \\nIn the intervening years between the XII and XIII centuries, Cistercian Garnerius of Rochefort devoted himself to the composition of a short treatise, De contrarietatibus in Sacra Scriptura. The work, still unpublished, makes use of the sermocinal arts to resolve scriptural ambiguities. The prologue to De contrarietatibus reveals a peculiar interest of the Cistercian in the discipline of rhetoric and, in particular, in the use of tropes in understanding the contents of Revelation. On closer inspection, however, garnerian’s choice to resort to the refinement of the tools of rhetoric to illuminate the meaning of Scripture finds full justification only in light of his conception of natura and Scriptura as theophanies and/or symbols. Now in this symbolic horizon, of Neo-Platonic-Dionysian framework, there is always at work in res, as well as in language, a mechanism of translation, an extension of the word, beyond its ordinary content, to another meaning of a spiritual nature. So the rhetorical workmanship of biblical expressions assumes a cognitive, and not merely ornamental, value because it is capable of manifesting, through a dialectical interplay of correspondences and/or ruptures, an analogical proportionality between the visible and the invisible.\",\"PeriodicalId\":30063,\"journal\":{\"name\":\"Doctor Virtualis\",\"volume\":null,\"pages\":null},\"PeriodicalIF\":0.1000,\"publicationDate\":\"2023-06-01\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"Doctor Virtualis\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://doi.org/10.54103/2035-7362/19478\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"N/A\",\"JCRName\":\"MEDIEVAL & RENAISSANCE STUDIES\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Doctor Virtualis","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.54103/2035-7362/19478","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"N/A","JCRName":"MEDIEVAL & RENAISSANCE STUDIES","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0

摘要

在12世纪到13世纪的过渡时期,罗什福特的西多会加纳里奥致力于撰写一篇短篇论文《圣体经》中的De reversietatibus。这部尚未出版的作品利用了宗教艺术来解决圣经中的歧义。在德的序言中,西多会对修辞学学科产生了特殊的兴趣,特别是在理解《启示录》内容时使用热带人物。然而,仔细观察,加纳人选择使用修辞工具来阐明《圣经》的含义,只有根据其对自然和《圣经》作为神显和/或象征的概念,才能找到充分的理由。现在,在这个象征性的视野中,在新柏拉图的酒神植物中,在语言和语言中,总是有一种翻译机制在起作用,一种超越普通内容的词的延伸,一种精神性质的另一种意义。因此,圣经表达的修辞手法具有认知价值,而不仅仅是装饰性的,因为它能够通过对应和/或断裂的辩证游戏揭示可见和不可见之间的类比比例。在十二世纪和十三世纪之间的中间几年里,罗什福特的西多会加尼里乌斯致力于创作一首短篇小说《圣体经》中的De reversietatibus。这部尚未出版的作品利用了宗教艺术来解决圣经中的歧义。德的序言揭示了西多会对修辞学的特殊兴趣,尤其是在理解《启示录》内容时使用比喻。然而,仔细观察,加纳选择使用修辞工具来阐明《圣经》的含义,只有根据他对自然和《圣经》作为神显和/或象征的概念,才能找到充分的理由。现在,在这个象征性的视野中,在新柏拉图的酒神框架中,在语言和语言中,总是有一种翻译机制在起作用,一种超越普通内容的词的延伸,一种精神本质的另一种意义。因此,圣经表达的修辞手法具有认知价值,而不仅仅是装饰价值,因为它能够通过对应和/或断裂的辩证相互作用,表现出可见和不可见之间的类似比例。
本文章由计算机程序翻译,如有差异,请以英文原文为准。
查看原文
分享 分享
微信好友 朋友圈 QQ好友 复制链接
本刊更多论文
L’inventio dell’analogia tra teologia e retorica in Garnerio di Rochefort (1140 ca.-1225 ca.)
Negli anni di passaggio dal XII al XIII secolo, il cisterciense Garnerio di Rochefort si dedica alla composizione di un breve trattato, il De contrarietatibus in Sacra Scriptura. L’opera, tuttora inedita, fa ricorso all’uso delle arti sermocinali per risolvere le ambiguità scritturali. Nel prologo del De contrarietatibus emerge un peculiare interesse del cisterciense verso la disciplina della retorica e, in particolare, verso l’impiego delle figure tropiche nella comprensione dei contenuti della Rivelazione. A ben vedere, tuttavia, la scelta garneriana di ricorrere all’affinamento degli strumenti della retorica per illuminare il significato della Scrittura trova una piena giustificazione solo alla luce della sua concezione della natura e della Scriptura come teofanie e/o simboli. Ora in quest’orizzonte simbolico, di impianto neoplatonico-dionisiano, è sempre all’opera nelle res, così come nel linguaggio, un meccanismo di traslazione, un’estensione della parola, oltre il suo contenuto ordinario, a un significato altro, di natura spirituale. Dunque la fattura retorica delle espressioni bibliche assume un valore conoscitivo, e non semplicemente ornamentale, perché capace di palesare, attraverso un dialettico gioco di corrispondenze e/o di rotture, una proporzionalità analogica tra il visibile e l’invisibile.   In the intervening years between the XII and XIII centuries, Cistercian Garnerius of Rochefort devoted himself to the composition of a short treatise, De contrarietatibus in Sacra Scriptura. The work, still unpublished, makes use of the sermocinal arts to resolve scriptural ambiguities. The prologue to De contrarietatibus reveals a peculiar interest of the Cistercian in the discipline of rhetoric and, in particular, in the use of tropes in understanding the contents of Revelation. On closer inspection, however, garnerian’s choice to resort to the refinement of the tools of rhetoric to illuminate the meaning of Scripture finds full justification only in light of his conception of natura and Scriptura as theophanies and/or symbols. Now in this symbolic horizon, of Neo-Platonic-Dionysian framework, there is always at work in res, as well as in language, a mechanism of translation, an extension of the word, beyond its ordinary content, to another meaning of a spiritual nature. So the rhetorical workmanship of biblical expressions assumes a cognitive, and not merely ornamental, value because it is capable of manifesting, through a dialectical interplay of correspondences and/or ruptures, an analogical proportionality between the visible and the invisible.
求助全文
通过发布文献求助,成功后即可免费获取论文全文。 去求助
来源期刊
自引率
0.00%
发文量
10
审稿时长
20 weeks
期刊最新文献
Aperto per chi? Il valore della scienza aperta Uomo, analogia di Dio: dialettica universale e creazione in Giovanni Scoto Eriugena L'analogia e lo sviluppo della teologia cattolica in Hans Urs Von Balthasar Macchine per analogie. Note sul trattamento automatico dell’analogia Analogie di artifex, artifex di analogie. Figure storiche e metodiche tra medioevo e modernità
×
引用
GB/T 7714-2015
复制
MLA
复制
APA
复制
导出至
BibTeX EndNote RefMan NoteFirst NoteExpress
×
×
提示
您的信息不完整,为了账户安全,请先补充。
现在去补充
×
提示
您因"违规操作"
具体请查看互助需知
我知道了
×
提示
现在去查看 取消
×
提示
确定
0
微信
客服QQ
Book学术公众号 扫码关注我们
反馈
×
意见反馈
请填写您的意见或建议
请填写您的手机或邮箱
已复制链接
已复制链接
快去分享给好友吧!
我知道了
×
扫码分享
扫码分享
Book学术官方微信
Book学术文献互助
Book学术文献互助群
群 号:481959085
Book学术
文献互助 智能选刊 最新文献 互助须知 联系我们:info@booksci.cn
Book学术提供免费学术资源搜索服务,方便国内外学者检索中英文文献。致力于提供最便捷和优质的服务体验。
Copyright © 2023 Book学术 All rights reserved.
ghs 京公网安备 11010802042870号 京ICP备2023020795号-1