S. Kuntz (Docteur en médecine et en sciences médicales) , A. Lejay Docteur en médecine, PhD , F. Heim PhD , N. Chakfé Docteur en médecine, PhD
{"title":"血管替代品","authors":"S. Kuntz (Docteur en médecine et en sciences médicales) , A. Lejay Docteur en médecine, PhD , F. Heim PhD , N. Chakfé Docteur en médecine, PhD","doi":"10.1016/S1283-0801(23)47931-9","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La chirurgia vascolare convenzionale si basa sulla tecnica del bypass, che consiste nel bypassare l’arteria nativa, sia essa occlusiva o aneurismatica, con un sostituto vascolare, biologico o sintetico. Tra i sostituti biologici, la vena safena autologa rimane il sostituto di elezione delle arterie di piccolo calibro. Tra i sostituti sintetici, il polietilene tereftalato (PET) e il poli-tetra-fluoro-etilene microporoso (ePTFE) sono i sostituti più utilizzati. Il PET è il sostituto più utilizzato per le arterie di grosso calibro, mentre l’ePTFE è più utilizzato per le arterie di piccolo calibro. Il sostituto vascolare ideale dovrebbe soddisfare più requisiti contemporaneamente: avere una bassa trombogenicità, incorporarsi nell’organismo, resistere alle infezioni e presentare una corretta biostabilità. Attualmente, nessun sostituto soddisfa tutti questi criteri. Sembra quindi importante effettuare un’analisi fisicochimica dei sostituti espiantati al fine di migliorare la comprensione dei meccanismi di fallimento.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"28 3","pages":"Pages 1-9"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Sostituti vascolari\",\"authors\":\"S. Kuntz (Docteur en médecine et en sciences médicales) , A. Lejay Docteur en médecine, PhD , F. Heim PhD , N. Chakfé Docteur en médecine, PhD\",\"doi\":\"10.1016/S1283-0801(23)47931-9\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"<div><p>La chirurgia vascolare convenzionale si basa sulla tecnica del bypass, che consiste nel bypassare l’arteria nativa, sia essa occlusiva o aneurismatica, con un sostituto vascolare, biologico o sintetico. Tra i sostituti biologici, la vena safena autologa rimane il sostituto di elezione delle arterie di piccolo calibro. Tra i sostituti sintetici, il polietilene tereftalato (PET) e il poli-tetra-fluoro-etilene microporoso (ePTFE) sono i sostituti più utilizzati. Il PET è il sostituto più utilizzato per le arterie di grosso calibro, mentre l’ePTFE è più utilizzato per le arterie di piccolo calibro. Il sostituto vascolare ideale dovrebbe soddisfare più requisiti contemporaneamente: avere una bassa trombogenicità, incorporarsi nell’organismo, resistere alle infezioni e presentare una corretta biostabilità. Attualmente, nessun sostituto soddisfa tutti questi criteri. Sembra quindi importante effettuare un’analisi fisicochimica dei sostituti espiantati al fine di migliorare la comprensione dei meccanismi di fallimento.</p></div>\",\"PeriodicalId\":100458,\"journal\":{\"name\":\"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare\",\"volume\":\"28 3\",\"pages\":\"Pages 1-9\"},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2023-09-01\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283080123479319\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"\",\"JCRName\":\"\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283080123479319","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
La chirurgia vascolare convenzionale si basa sulla tecnica del bypass, che consiste nel bypassare l’arteria nativa, sia essa occlusiva o aneurismatica, con un sostituto vascolare, biologico o sintetico. Tra i sostituti biologici, la vena safena autologa rimane il sostituto di elezione delle arterie di piccolo calibro. Tra i sostituti sintetici, il polietilene tereftalato (PET) e il poli-tetra-fluoro-etilene microporoso (ePTFE) sono i sostituti più utilizzati. Il PET è il sostituto più utilizzato per le arterie di grosso calibro, mentre l’ePTFE è più utilizzato per le arterie di piccolo calibro. Il sostituto vascolare ideale dovrebbe soddisfare più requisiti contemporaneamente: avere una bassa trombogenicità, incorporarsi nell’organismo, resistere alle infezioni e presentare una corretta biostabilità. Attualmente, nessun sostituto soddisfa tutti questi criteri. Sembra quindi importante effettuare un’analisi fisicochimica dei sostituti espiantati al fine di migliorare la comprensione dei meccanismi di fallimento.