C. Salloum (Praticien hospitalier) , C. Lim (Praticien hospitalier contractuel) , F. Cochennec (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , D. Azoulay (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
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La resezione tumorale deve, tuttavia, rispettare le regole dell’exeresi oncologica e, allo stesso tempo, rispettare le regole di rivascolarizzazione volte ad assicurare la pervietà del montaggio vascolare. A questo va aggiunta la considerazione delle ripercussioni emodinamiche del clampaggio della VCI, che assicura oltre il 70% del ritorno venoso nelle cavità cardiache destre. La strategia operatoria della chirurgia della VCI è determinata in base alla posizione della gemma nella vena cava in caso di trombosi, alla sua eventuale invasione parietale e alla sua estensione ad altre affluenti della vena cava (vene epatiche e vene renali). Questo capitolo specifica le tecniche di resezione e ricostruzione della vena cava inferiore nel contesto dell’exeresi di lesioni neoplastiche primitive o secondarie della VCI. Successivamente, sono esposte le vie d’accesso, le tecniche di esposizione dei suoi vari segmenti, le ripercussioni emodinamiche del suo clampaggio e le tecniche di rivascolarizzazione cavale. Sono, infine, trattati i problemi particolari posti dal trattamento dei leiomiosarcomi della VCI e dei tumori renali ed epatici che invadono la VCI.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"26 2","pages":"Pages 1-24"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2021-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Chirurgia della vena cava inferiore\",\"authors\":\"C. Salloum (Praticien hospitalier) , C. Lim (Praticien hospitalier contractuel) , F. Cochennec (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , D. 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La chirurgia della vena cava inferiore (VCI) è realizzata principalmente nel contesto dell’exeresi di lesioni maligne primitive della VCI (leiomiosarcomi) e dei tumori epatici e renali secondariamente estesi alla vena cava. Si è considerevolmente sviluppata negli ultimi decenni, con lo sviluppo di metodiche di diagnostica per immagini specifiche per la sua esplorazione, l’efficacia della chemioterapia neoadiuvante e adiuvante e il miglioramento delle tecniche chirurgiche, anestetiche e rianimatorie, che consentono di intervenire su tutti i suoi segmenti. La resezione tumorale deve, tuttavia, rispettare le regole dell’exeresi oncologica e, allo stesso tempo, rispettare le regole di rivascolarizzazione volte ad assicurare la pervietà del montaggio vascolare. A questo va aggiunta la considerazione delle ripercussioni emodinamiche del clampaggio della VCI, che assicura oltre il 70% del ritorno venoso nelle cavità cardiache destre. La strategia operatoria della chirurgia della VCI è determinata in base alla posizione della gemma nella vena cava in caso di trombosi, alla sua eventuale invasione parietale e alla sua estensione ad altre affluenti della vena cava (vene epatiche e vene renali). Questo capitolo specifica le tecniche di resezione e ricostruzione della vena cava inferiore nel contesto dell’exeresi di lesioni neoplastiche primitive o secondarie della VCI. Successivamente, sono esposte le vie d’accesso, le tecniche di esposizione dei suoi vari segmenti, le ripercussioni emodinamiche del suo clampaggio e le tecniche di rivascolarizzazione cavale. Sono, infine, trattati i problemi particolari posti dal trattamento dei leiomiosarcomi della VCI e dei tumori renali ed epatici che invadono la VCI.