{"title":"“拥有自己的武器”和“军事马基雅维利主义”:在19世纪的条约中,“作者”的概念有一些注释","authors":"Andrea Guidi","doi":"10.5209/ltdl.80659","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"La circolazione dell’Arte della guerra di Machiavelli ha dato un fondamentale contributo allo sviluppo della cultura militare europea in volgare del Cinquecento. Questo saggio analizza alcuni specifici aspetti della ricezione di quest’opera nella produzione scrittoria militare del tempo e in particolare si concentra su quegli elementi di pensiero legati al tema delle “armi proprie” fortemente propagandato dal libro machiavelliano. A questo proposito, si è qui deliberatamente scelto di offrire l’esempio di due opere diverse per natura ideologica e altezza cronologica: l’una risalente alla prima metà del Cinquecento, l’altra originatasi nell’ambito delle guerre di religione e della diaspora dei protestanti francesi in area elvetica. Si tratta, in effetti, di due libri che permettono di comprendere sfumature poco note del processo di riuso di certi concetti machiavelliani che all’epoca potevano essere considerati politicamente controversi. Al tempo stesso, le due opere sono capaci di far risaltare le difficoltà che emergono ogni volta che si prova ad applicare il moderno concetto di autore a testi nati in un contesto caratterizzato da un continuo riutilizzo e dalla rielaborazione di temi ed elementi ascrivibili a una lunga e articolata tradizione di scrittura militare che si sviluppò lungo il corso del secolo, la quale, tuttavia, aveva trovato un momento di passaggio cruciale nel contributo di Machiavelli","PeriodicalId":40567,"journal":{"name":"Torres de Lucca-Revista Internacional de Filosofia Politica","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.4000,"publicationDate":"2022-06-13","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Armi proprie” e machiavellismo militare: con alcune note sul concetto di “autore” nella trattatistica del Cinquecento\",\"authors\":\"Andrea Guidi\",\"doi\":\"10.5209/ltdl.80659\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"La circolazione dell’Arte della guerra di Machiavelli ha dato un fondamentale contributo allo sviluppo della cultura militare europea in volgare del Cinquecento. Questo saggio analizza alcuni specifici aspetti della ricezione di quest’opera nella produzione scrittoria militare del tempo e in particolare si concentra su quegli elementi di pensiero legati al tema delle “armi proprie” fortemente propagandato dal libro machiavelliano. A questo proposito, si è qui deliberatamente scelto di offrire l’esempio di due opere diverse per natura ideologica e altezza cronologica: l’una risalente alla prima metà del Cinquecento, l’altra originatasi nell’ambito delle guerre di religione e della diaspora dei protestanti francesi in area elvetica. Si tratta, in effetti, di due libri che permettono di comprendere sfumature poco note del processo di riuso di certi concetti machiavelliani che all’epoca potevano essere considerati politicamente controversi. Al tempo stesso, le due opere sono capaci di far risaltare le difficoltà che emergono ogni volta che si prova ad applicare il moderno concetto di autore a testi nati in un contesto caratterizzato da un continuo riutilizzo e dalla rielaborazione di temi ed elementi ascrivibili a una lunga e articolata tradizione di scrittura militare che si sviluppò lungo il corso del secolo, la quale, tuttavia, aveva trovato un momento di passaggio cruciale nel contributo di Machiavelli\",\"PeriodicalId\":40567,\"journal\":{\"name\":\"Torres de Lucca-Revista Internacional de Filosofia Politica\",\"volume\":null,\"pages\":null},\"PeriodicalIF\":0.4000,\"publicationDate\":\"2022-06-13\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"Torres de Lucca-Revista Internacional de Filosofia Politica\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://doi.org/10.5209/ltdl.80659\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"0\",\"JCRName\":\"PHILOSOPHY\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Torres de Lucca-Revista Internacional de Filosofia Politica","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.5209/ltdl.80659","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"0","JCRName":"PHILOSOPHY","Score":null,"Total":0}
Armi proprie” e machiavellismo militare: con alcune note sul concetto di “autore” nella trattatistica del Cinquecento
La circolazione dell’Arte della guerra di Machiavelli ha dato un fondamentale contributo allo sviluppo della cultura militare europea in volgare del Cinquecento. Questo saggio analizza alcuni specifici aspetti della ricezione di quest’opera nella produzione scrittoria militare del tempo e in particolare si concentra su quegli elementi di pensiero legati al tema delle “armi proprie” fortemente propagandato dal libro machiavelliano. A questo proposito, si è qui deliberatamente scelto di offrire l’esempio di due opere diverse per natura ideologica e altezza cronologica: l’una risalente alla prima metà del Cinquecento, l’altra originatasi nell’ambito delle guerre di religione e della diaspora dei protestanti francesi in area elvetica. Si tratta, in effetti, di due libri che permettono di comprendere sfumature poco note del processo di riuso di certi concetti machiavelliani che all’epoca potevano essere considerati politicamente controversi. Al tempo stesso, le due opere sono capaci di far risaltare le difficoltà che emergono ogni volta che si prova ad applicare il moderno concetto di autore a testi nati in un contesto caratterizzato da un continuo riutilizzo e dalla rielaborazione di temi ed elementi ascrivibili a una lunga e articolata tradizione di scrittura militare che si sviluppò lungo il corso del secolo, la quale, tuttavia, aveva trovato un momento di passaggio cruciale nel contributo di Machiavelli
期刊介绍:
The scientific scope of Las Torres de Lucca (International Journal of Political Philosophy) will be to comprehend the characteristics of political philosophy, in line with the interdisciplinary character that has operated in this field during the last several years. We welcome contributions from the areas traditionally linked directly to political philosophy (moral philosophy, philosophy of law, political theory), as well as from those that have been incorporated up to the present day (political economy, philosophy of history, psychology, neurophysiology and, to a lesser extent, other sciences) as long as their scope is focused on the treatment of public affairs and sheds light on contemporary political reflections. In the same way, the reference to classic problems should be brought to bear on contemporary questions. The journal does not commit itself to any school of thought, style or ideology. However, we do commit ourselves to argumentative rigor and expositive clarity. Thus, the new publication is directed towards the academic environment and designed for the specialized reader; but the publication also aspires to awake interest in the reader who is not technically formed in these disciplines, but is interested by the public questions that inevitably affect him or her. We expect that the scope of the journal will be international. Thus, articles will be published in Spanish and English, and original articles in French, Portuguese, Italian, or German will be accepted as exceptions (depending on their quality and relevance), translated into Spanish and published in a bilingual format. We are particularly interested in covering the Spanish/Latin American realm, particularly lacking in specialized publications of this type. With this in mind, we count on experts from the distinct countries included in this geographic area.