F. Cuccaro, G. Moccia, Antonio Nigro, A. D. Corte, G. Ferrucci, R. Frammartino, Rita Rosa Oro, S. M. Aliberti, Giovanni Boccia, E. Santoro, A. Petrocelli, A. Turco, M. Capunzo, F. D. Caro
{"title":"Nuova metodologia per proteggere gli studenti delle professioni sanitarie dalle ferite accidentali da punta e taglio durante il periodo formativo","authors":"F. Cuccaro, G. Moccia, Antonio Nigro, A. D. Corte, G. Ferrucci, R. Frammartino, Rita Rosa Oro, S. M. Aliberti, Giovanni Boccia, E. Santoro, A. Petrocelli, A. Turco, M. Capunzo, F. D. Caro","doi":"10.48268/SANITA/2020/0001.8","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Lo scorretto utilizzo di dispositivi medici taglienti o acuminati sono tra le pratiche assistenziali che mettono maggiormente a rischio la sicurezza sia del paziente che dell’operatore sanitario. Le lesioni accidentali da aghi o da lame costituiscono un importante rischio lavorativo degli operatori sanitari nel corso dell’attività quotidiana; di conseguenza, le punture ed il taglio accidentale devono essere collocate tra le priorità da affrontare in un programma di prevenzione teso a migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro per gli operatori sanitari, tirocinanti e studenti. Da questa premessa nasce l’esigenza da parte dell’Università, nell’adempiere all’obbligo di informazione, di formazione e di tutela degli studenti delle Professioni Sanitarie e di attuare programmi tesi alla percezione del rischio e alla conoscenza delle procedure di sicurezza. Scopo di questo lavoro è stato sia di fornire agli studenti delle professioni sanitarie un unico strumento atto a prevenire le ferite da taglio e da punta, e garantire la formazione e l’acquisizione di abilità in procedure che tengano conto della sicurezza del paziente e minimizzino il rischio clinico a cui sono sottoposti; sia di valutare la percezione che gli studenti delle professioni sanitarie hanno del rischio biologico da ferite da taglio e da punta e di individuare il numero di infortuni che si verificano durante le ore di tirocinio evidenziando il problema della sottonotifica di tali incidenti.","PeriodicalId":108590,"journal":{"name":"La Sanita pubblica. Ricerca sul campo.","volume":"51 4 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"1900-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"La Sanita pubblica. Ricerca sul campo.","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.48268/SANITA/2020/0001.8","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0
Abstract
Lo scorretto utilizzo di dispositivi medici taglienti o acuminati sono tra le pratiche assistenziali che mettono maggiormente a rischio la sicurezza sia del paziente che dell’operatore sanitario. Le lesioni accidentali da aghi o da lame costituiscono un importante rischio lavorativo degli operatori sanitari nel corso dell’attività quotidiana; di conseguenza, le punture ed il taglio accidentale devono essere collocate tra le priorità da affrontare in un programma di prevenzione teso a migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro per gli operatori sanitari, tirocinanti e studenti. Da questa premessa nasce l’esigenza da parte dell’Università, nell’adempiere all’obbligo di informazione, di formazione e di tutela degli studenti delle Professioni Sanitarie e di attuare programmi tesi alla percezione del rischio e alla conoscenza delle procedure di sicurezza. Scopo di questo lavoro è stato sia di fornire agli studenti delle professioni sanitarie un unico strumento atto a prevenire le ferite da taglio e da punta, e garantire la formazione e l’acquisizione di abilità in procedure che tengano conto della sicurezza del paziente e minimizzino il rischio clinico a cui sono sottoposti; sia di valutare la percezione che gli studenti delle professioni sanitarie hanno del rischio biologico da ferite da taglio e da punta e di individuare il numero di infortuni che si verificano durante le ore di tirocinio evidenziando il problema della sottonotifica di tali incidenti.