P. May, L.-A. See, V. Masson, J.-P. Binder, D. Debrosse, M. Revol
{"title":"Chirurgia delle perdite di sostanza delle pareti del tronco (torace e addome)","authors":"P. May, L.-A. See, V. Masson, J.-P. Binder, D. Debrosse, M. Revol","doi":"10.1016/S1769-6704(14)66960-6","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Le perdite di sostanza del torace e dell’addome sono, il più delle volte, secondarie a una chirurgia di exeresi. Le eziologie principali incontrate riuniscono le patologie tumorali nonché le radiodermiti condrosternali: complicanze tardive, ma ancora visibili, di alcune radioterapie. Dopo un bilancio preoperatorio di fattibilità chirurgica, l’exeresi completa e la ricostruzione parietale sono le due fasi essenziali per permettere una riabilitazione funzionale e sociale ottimale per il paziente. La strategia di questa ricostruzione parietale è condizionata dal livello della lesione in profondità. Le tre chiavi decisionali sono l’esistenza di una lesione della pleura e/o del peritoneo, la natura biologica o sintetica della ricostruzione parietale profonda, nonché la necessità di una radioterapia postchirurgica. Viene, quindi, la scelta tra una copertura superficiale della perdita di sostanza mediante un innesto cutaneo semplice e/o mediante dei lembi tissutali vascolarizzati. Tutta la panoplia dei lembi cutanei locali e/o muscolari peduncolati può essere utilizzata per la copertura della perdita di sostanza; tuttavia, la strategia da privilegiare deve sempre restare la più semplice. L’utilizzo dei lembi liberi deve essere tenuto solo come ultima possibilità.</p></div>","PeriodicalId":100455,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Plastica? Ricostruttiva ed Estetica","volume":"12 1","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2014-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1769-6704(14)66960-6","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Plastica? Ricostruttiva ed Estetica","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1769670414669606","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0
Abstract
Le perdite di sostanza del torace e dell’addome sono, il più delle volte, secondarie a una chirurgia di exeresi. Le eziologie principali incontrate riuniscono le patologie tumorali nonché le radiodermiti condrosternali: complicanze tardive, ma ancora visibili, di alcune radioterapie. Dopo un bilancio preoperatorio di fattibilità chirurgica, l’exeresi completa e la ricostruzione parietale sono le due fasi essenziali per permettere una riabilitazione funzionale e sociale ottimale per il paziente. La strategia di questa ricostruzione parietale è condizionata dal livello della lesione in profondità. Le tre chiavi decisionali sono l’esistenza di una lesione della pleura e/o del peritoneo, la natura biologica o sintetica della ricostruzione parietale profonda, nonché la necessità di una radioterapia postchirurgica. Viene, quindi, la scelta tra una copertura superficiale della perdita di sostanza mediante un innesto cutaneo semplice e/o mediante dei lembi tissutali vascolarizzati. Tutta la panoplia dei lembi cutanei locali e/o muscolari peduncolati può essere utilizzata per la copertura della perdita di sostanza; tuttavia, la strategia da privilegiare deve sempre restare la più semplice. L’utilizzo dei lembi liberi deve essere tenuto solo come ultima possibilità.