Liturgical Song and Practice in Dante's Commedia

IF 0.1 0 LANGUAGE & LINGUISTICS Italica Belgradensia Pub Date : 2023-03-01 DOI:10.5406/23256672.100.1.08
Erminia Ardissino
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Da una parte l'obiettivo è di meglio conoscere le fonti della poesia di Dante; dall'altra, e questa è la novità maggiore, di interrogarsi su come Dante coinvolga il lettore per il suo rinnovamento spirituale e morale, che è in fondo l'obviettivo di ogni azione liturgica e/o sacramentale.Pubblicato nella prestigiosa collana dantesca della Notre Dame University (The Devers Series in Dante and Medieval Italian Literature), che ha varato studi fondamentali che hanno davvero aperto nuove prospettive (si pensi anche solo al libro di Dennis Looney sulla ricezione e l'impiego di Dante tra gli Afro-Americani alla ricerca del loro riconoscimento politico, o a quello di Manuele Gragnolati sul corpo nel poema dell'aldilà e nella cultura medievale, che costituiscono il 12° e il 7° della Series), il volume consiste in quattro corposi capitoli. Se l'introduzione pone le basi del percorso da intraprendere, relazionandosi con la bibliografia pregressa e abbozzando il metodo, gli obiettivi e le tappe del saggio, i quattro capitoli si articolano secondo delle problematiche che mettono principalmente a fuoco la natura comunitaria dell'esperienza liturgica, quindi anche la dimensione condivisibile del percorso del poema in cui tanta parte ha l'espressione liturgica. Questa dimensione comunitaria si esprime anzitutto con il canto, che è esperienza di gruppo in armonia, che impronta più di tutto il purgatorio, la Chiesa purgante, attiva nel mostrare quella concordia che è espressione dell'amore divino e che non aveva parte nella prima cantica. Il secondo capitolo mette a fuoco come, attraverso l'espressione liturgica, le anime conquistino una somiglianza con Cristo che mette in atto il vero obiettivo del cristiano, quella imitatio Christi che è fonte di spiritualità perché ragione di salvezza. In particolare, Dante non solo rappresenta, ma agisce sul suo lettore coinvolgendolo nella pratica liturgica e mettendo in atto le strategie di quella “retorica della salvezza” che tanto bene Andrea Battistini ha individuato per il poema. La preghiera è il focus del capitolo terzo, che analizza le modalità con cui l'intercessione veicola una relazione con il divino anzitutto, ma non solo, poiché si mostra come anche a livello umano la preghiera instauri diversi modelli di socialità. L'ultimo capitolo si focalizza sui canti degli esami di Dante sulle virtù teologali (Paradiso 24 e 25), in particolare fruttuosa attenzione è dedicata al Credo di Dante (espresso in risposta all'esame di san Pietro), che divenne un testo di riferimento nell'età degli incunaboli.Ovviamente lo studio prende in considerazione anzitutto le fonti liturgiche, innari e antifonari, ma anche e soprattutto il libro di preghiere per eccellenza del cristiano in ogni tempo, quel Salterio recitato interamente nella preghiera monastica, su cui si modellava anche la devozione (e la poesia così come il canto) dei laici all'epoca, e che Dante ha sommamente presente in tutto il suo poema. Viene studiata anche la predicazione, specie di Giordano da Pisa, da cui si ricavano interessanti approcci esegetici, e vengono considerate persino le miniature, come prova della risposta del lettore alle suggestioni che il poema veicola.Il saggio di Helena Phillips-Robins segna un avanzamento negli studi sul poema e stimola nuovi contributi, perché con acume sfrutta le suggestioni della pratica liturgica, che era esperienza quotidiana e pervasiva all'epoca. La prospettiva comunitaria offre inoltre suggerimenti per quello che è un aspetto sempre più intrigante della storiografia dantesca, ovvero il rapporto che il poeta può avere avuto con le confraternite, assai attive anche nella Firenze del tempo.","PeriodicalId":29826,"journal":{"name":"Italica Belgradensia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.1000,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Italica Belgradensia","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.5406/23256672.100.1.08","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"0","JCRName":"LANGUAGE & LINGUISTICS","Score":null,"Total":0}
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Abstract

La critica dantesca ha riconosciuto tardi la rilevanza che le fonti bibliche e liturgiche hanno avuto nella costruzione dell'immaginario e del linguaggio della Commedia, ma da qualche decina di anni diversi e notevoli contributi hanno iniziato a chiarire quanto Dante sia in debito con questi aspetti della dimensione religiosa, sia che si tratti delle fonti bibliche che determinano le macrostrutture (il pattern dell'Esodo valido per tutto il poema, ad esempio) sia che si tratti dell'impiego di microelementi, come formule devozionali, precative, liturgiche, ma anche gesti e immagini, che indicano bene quanto questo universo abbia fecondato la poesia di Dante.Il libro di Helena Phillips-Robins viene ora ad arricchire con una prospettiva nuova questo importante tassello della costruzione poetica di Dante, lavorando su materiale prettamente liturgico, ovvero focalizzandosi sulle molteplici modalità con cui il rapporto tra l'umano e il divino si configura attraverso le espressioni con cui la Chiesa del tempo si relazionava con il trascendente. Da una parte l'obiettivo è di meglio conoscere le fonti della poesia di Dante; dall'altra, e questa è la novità maggiore, di interrogarsi su come Dante coinvolga il lettore per il suo rinnovamento spirituale e morale, che è in fondo l'obviettivo di ogni azione liturgica e/o sacramentale.Pubblicato nella prestigiosa collana dantesca della Notre Dame University (The Devers Series in Dante and Medieval Italian Literature), che ha varato studi fondamentali che hanno davvero aperto nuove prospettive (si pensi anche solo al libro di Dennis Looney sulla ricezione e l'impiego di Dante tra gli Afro-Americani alla ricerca del loro riconoscimento politico, o a quello di Manuele Gragnolati sul corpo nel poema dell'aldilà e nella cultura medievale, che costituiscono il 12° e il 7° della Series), il volume consiste in quattro corposi capitoli. Se l'introduzione pone le basi del percorso da intraprendere, relazionandosi con la bibliografia pregressa e abbozzando il metodo, gli obiettivi e le tappe del saggio, i quattro capitoli si articolano secondo delle problematiche che mettono principalmente a fuoco la natura comunitaria dell'esperienza liturgica, quindi anche la dimensione condivisibile del percorso del poema in cui tanta parte ha l'espressione liturgica. Questa dimensione comunitaria si esprime anzitutto con il canto, che è esperienza di gruppo in armonia, che impronta più di tutto il purgatorio, la Chiesa purgante, attiva nel mostrare quella concordia che è espressione dell'amore divino e che non aveva parte nella prima cantica. Il secondo capitolo mette a fuoco come, attraverso l'espressione liturgica, le anime conquistino una somiglianza con Cristo che mette in atto il vero obiettivo del cristiano, quella imitatio Christi che è fonte di spiritualità perché ragione di salvezza. In particolare, Dante non solo rappresenta, ma agisce sul suo lettore coinvolgendolo nella pratica liturgica e mettendo in atto le strategie di quella “retorica della salvezza” che tanto bene Andrea Battistini ha individuato per il poema. La preghiera è il focus del capitolo terzo, che analizza le modalità con cui l'intercessione veicola una relazione con il divino anzitutto, ma non solo, poiché si mostra come anche a livello umano la preghiera instauri diversi modelli di socialità. L'ultimo capitolo si focalizza sui canti degli esami di Dante sulle virtù teologali (Paradiso 24 e 25), in particolare fruttuosa attenzione è dedicata al Credo di Dante (espresso in risposta all'esame di san Pietro), che divenne un testo di riferimento nell'età degli incunaboli.Ovviamente lo studio prende in considerazione anzitutto le fonti liturgiche, innari e antifonari, ma anche e soprattutto il libro di preghiere per eccellenza del cristiano in ogni tempo, quel Salterio recitato interamente nella preghiera monastica, su cui si modellava anche la devozione (e la poesia così come il canto) dei laici all'epoca, e che Dante ha sommamente presente in tutto il suo poema. Viene studiata anche la predicazione, specie di Giordano da Pisa, da cui si ricavano interessanti approcci esegetici, e vengono considerate persino le miniature, come prova della risposta del lettore alle suggestioni che il poema veicola.Il saggio di Helena Phillips-Robins segna un avanzamento negli studi sul poema e stimola nuovi contributi, perché con acume sfrutta le suggestioni della pratica liturgica, che era esperienza quotidiana e pervasiva all'epoca. La prospettiva comunitaria offre inoltre suggerimenti per quello che è un aspetto sempre più intrigante della storiografia dantesca, ovvero il rapporto che il poeta può avere avuto con le confraternite, assai attive anche nella Firenze del tempo.
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但丁喜剧中的礼仪歌与实践
批评dantesca认识到迟了相关性,圣经的信息来源和liturgiche喜剧的语言和想象力的建设上,但几十年来一些和重大贡献开始澄清因为债务但丁是在宗教方面的这些方面,无论是管理新型(圣经来源的移民模式适用于整个诗,例如,无论是使用微观元素,如虔诚的、祈祷的、礼拜的公式,还是手势和图像,都清楚地表明这个宇宙是如何孕育但丁的诗歌的。海伦娜的书现在Phillips-Robins被另一视角的丰富建设诗意的但丁的这一重要组成部分,正在写的纯liturgico材料,即通过多种方式与人类和神之间的关系是通过教会与表情的超然地relazionava了很长时间的。一方面,目的是更好地了解但丁诗歌的来源;另一方面,这是最大的创新,去想但丁是如何让读者接受他的精神和道德复兴的,这基本上是任何礼拜和/或神圣行为的目的。发表在著名的巴黎圣母院大学的项链dantesca (The Devers系列在但丁and Medieval基本英语文学),发起了研究,真正打开了新的前景(greenstone)也只是想想Dennis的书关于接收和使用非洲裔美国人之间的但丁研究他们的政治承认,或在身体上Manuele Gragnolati的中世纪诗来世和文化中,这本书由四章组成。如果引入道路奠定了基础,有了方法,以前的参考书目和明智的阶段目标、四章分为不同的经验,主要是社会性质问题的礼仪行为,因此也支持诗的礼仪表达了很大一部分。这一社区层面首先通过唱歌来表达,这是一种和谐的群体体验,这是炼狱的标志,也是净化教会的标志。第二章集中讨论了通过礼拜仪式的表达,灵魂是如何与基督取得相似之处的,基督实现了基督徒的真正目标,模仿基督是灵性的源泉,因为它是拯救的理由。特别是,但丁不仅代表了他的读者,而且通过让他参与礼拜仪式的实践,并将安德烈·巴蒂斯蒂尼(Andrea Battistini)为这首诗所确定的“救赎修辞”的策略付诸实践,对他的读者产生了影响。祈祷是第三章的重点,它首先分析了祈祷是如何与神建立关系的,但不仅仅是这样,因为它展示了祈祷是如何在人类层面上建立不同的社交模式的。最后一章集中讨论了但丁对神学美德的检验(天堂24和25)的圣歌,特别值得注意的是但丁的信仰(在对圣彼得考试的回应中表达),它在《圣经》时代成为了一本参考书。来源当然首先研究考虑到innari antifonari,而且最重要的是融合,基督教的祈祷的书中全部在任何时间,你背诵那Salterio修道院祈祷,还的献身精神(这首诗就像当时世俗的一方面),但丁他极为各地本诗。它还研究了布道,特别是来自比萨的约旦河西岸的布道,从中产生了有趣的解释方法,甚至微型模型也被认为是读者对诗歌所传达的建议的反应的证据。海伦娜·菲利普·罗宾斯的论文标志着对这首诗的研究向前迈进了一步,并激发了新的贡献,因为她敏锐地运用了当时普遍存在的日常实践的建议。社区视角还为但丁史学中一个日益有趣的方面提供了建议,那就是诗人可能与希腊人的关系,希腊人在当时的佛罗伦萨也非常活跃。
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