{"title":"\"Come ho potuto essere così stupido?\". L'impoverimento simbolico e la questione degli ideali","authors":"Gregorio Kohon","doi":"10.3280/psi2023-001004","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"L'interesse originario per i simboli sviluppato da Freud e dai suoi primi colleghi finì per essere sostituito dall'interesse per la funzione simbolica della mente. Più tardi ancora, l'enfasi fu spostata sulla questione della simbolizzazione come processo. L'impoverimento simbolico è una specifica inibizione intellettuale, in cui non si è raggiunta l'integrazione e la sintesi del pen-siero. Il concetto, parte del normale sviluppo, trasmette sia le vicissitudini dell'immaginazione e dell'intelligenza umana, sia loro potenziali successi e fallimenti. Si sostiene che diverse forme di stupidità facciano sempre parte di questo processo. Possiamo essere abbastanza certi che, prima o poi, ognuno di noi abbia detto: \"Come ho potuto essere così stupido?\". Per lo più po-sta per scherzo, questa domanda dovrebbe essere considerata seriamente e in maniera umile, rivolta tanto a me stesso quanto agli altri. In un certo senso, rappresenta una confessione ge-nuina, un riconoscimento della stupidità di cui tutti siamo consapevoli, di cui tutti soffriamo. Appartiene a un continuum, paragonabile a quello che accettiamo in psicoanalisi come tra ne-vrosi e perversione, sanità mentale e follia, maturità e immaturità. La stupidità esiste, che ci piaccia o no, in intensità diverse e individui diversi. Essere intelligenti o competenti non la pre-clude.","PeriodicalId":39274,"journal":{"name":"Rivista Di Psicoanalisi","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-10-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Rivista Di Psicoanalisi","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.3280/psi2023-001004","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"Q4","JCRName":"Psychology","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0
Abstract
L'interesse originario per i simboli sviluppato da Freud e dai suoi primi colleghi finì per essere sostituito dall'interesse per la funzione simbolica della mente. Più tardi ancora, l'enfasi fu spostata sulla questione della simbolizzazione come processo. L'impoverimento simbolico è una specifica inibizione intellettuale, in cui non si è raggiunta l'integrazione e la sintesi del pen-siero. Il concetto, parte del normale sviluppo, trasmette sia le vicissitudini dell'immaginazione e dell'intelligenza umana, sia loro potenziali successi e fallimenti. Si sostiene che diverse forme di stupidità facciano sempre parte di questo processo. Possiamo essere abbastanza certi che, prima o poi, ognuno di noi abbia detto: "Come ho potuto essere così stupido?". Per lo più po-sta per scherzo, questa domanda dovrebbe essere considerata seriamente e in maniera umile, rivolta tanto a me stesso quanto agli altri. In un certo senso, rappresenta una confessione ge-nuina, un riconoscimento della stupidità di cui tutti siamo consapevoli, di cui tutti soffriamo. Appartiene a un continuum, paragonabile a quello che accettiamo in psicoanalisi come tra ne-vrosi e perversione, sanità mentale e follia, maturità e immaturità. La stupidità esiste, che ci piaccia o no, in intensità diverse e individui diversi. Essere intelligenti o competenti non la pre-clude.