In sostanziale accordo con la rivisitazione del concetto di "rimozione primaria" proposta da Jasminka Suljacic, in questa nota si sostiene l'ipotesi di una sia pur parziale quota di contenuti nel rimosso primario che derivi non solo dalla generica immaturità dell'apparato neurobiologi-co, come suggeriscono le attuali ricerche delle neuroscienze; ma da operazioni difensive preco-ci, quali ad esempio le protofantasie secondo Gaddini. In tale prospettiva, non dobbiamo rinunciare alla interpretazione di transfert a questi livelli; seppure, certamente, si tratta di una in-terpretazione che deve essere modulata e adattata ad ogni singola situazione.
{"title":"Nota al lavoro di Jasminka Suljagic","authors":"Simona Argentieri","doi":"10.3280/psi2023-001007","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/psi2023-001007","url":null,"abstract":"In sostanziale accordo con la rivisitazione del concetto di \"rimozione primaria\" proposta da Jasminka Suljacic, in questa nota si sostiene l'ipotesi di una sia pur parziale quota di contenuti nel rimosso primario che derivi non solo dalla generica immaturità dell'apparato neurobiologi-co, come suggeriscono le attuali ricerche delle neuroscienze; ma da operazioni difensive preco-ci, quali ad esempio le protofantasie secondo Gaddini. In tale prospettiva, non dobbiamo rinunciare alla interpretazione di transfert a questi livelli; seppure, certamente, si tratta di una in-terpretazione che deve essere modulata e adattata ad ogni singola situazione.","PeriodicalId":39274,"journal":{"name":"Rivista Di Psicoanalisi","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-10-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"136205645","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L'interesse originario per i simboli sviluppato da Freud e dai suoi primi colleghi finì per essere sostituito dall'interesse per la funzione simbolica della mente. Più tardi ancora, l'enfasi fu spostata sulla questione della simbolizzazione come processo. L'impoverimento simbolico è una specifica inibizione intellettuale, in cui non si è raggiunta l'integrazione e la sintesi del pen-siero. Il concetto, parte del normale sviluppo, trasmette sia le vicissitudini dell'immaginazione e dell'intelligenza umana, sia loro potenziali successi e fallimenti. Si sostiene che diverse forme di stupidità facciano sempre parte di questo processo. Possiamo essere abbastanza certi che, prima o poi, ognuno di noi abbia detto: "Come ho potuto essere così stupido?". Per lo più po-sta per scherzo, questa domanda dovrebbe essere considerata seriamente e in maniera umile, rivolta tanto a me stesso quanto agli altri. In un certo senso, rappresenta una confessione ge-nuina, un riconoscimento della stupidità di cui tutti siamo consapevoli, di cui tutti soffriamo. Appartiene a un continuum, paragonabile a quello che accettiamo in psicoanalisi come tra ne-vrosi e perversione, sanità mentale e follia, maturità e immaturità. La stupidità esiste, che ci piaccia o no, in intensità diverse e individui diversi. Essere intelligenti o competenti non la pre-clude.
{"title":"\"Come ho potuto essere così stupido?\". L'impoverimento simbolico e la questione degli ideali","authors":"Gregorio Kohon","doi":"10.3280/psi2023-001004","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/psi2023-001004","url":null,"abstract":"L'interesse originario per i simboli sviluppato da Freud e dai suoi primi colleghi finì per essere sostituito dall'interesse per la funzione simbolica della mente. Più tardi ancora, l'enfasi fu spostata sulla questione della simbolizzazione come processo. L'impoverimento simbolico è una specifica inibizione intellettuale, in cui non si è raggiunta l'integrazione e la sintesi del pen-siero. Il concetto, parte del normale sviluppo, trasmette sia le vicissitudini dell'immaginazione e dell'intelligenza umana, sia loro potenziali successi e fallimenti. Si sostiene che diverse forme di stupidità facciano sempre parte di questo processo. Possiamo essere abbastanza certi che, prima o poi, ognuno di noi abbia detto: \"Come ho potuto essere così stupido?\". Per lo più po-sta per scherzo, questa domanda dovrebbe essere considerata seriamente e in maniera umile, rivolta tanto a me stesso quanto agli altri. In un certo senso, rappresenta una confessione ge-nuina, un riconoscimento della stupidità di cui tutti siamo consapevoli, di cui tutti soffriamo. Appartiene a un continuum, paragonabile a quello che accettiamo in psicoanalisi come tra ne-vrosi e perversione, sanità mentale e follia, maturità e immaturità. La stupidità esiste, che ci piaccia o no, in intensità diverse e individui diversi. Essere intelligenti o competenti non la pre-clude.","PeriodicalId":39274,"journal":{"name":"Rivista Di Psicoanalisi","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-10-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"136206059","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Si cerca di riflettere intorno al valore e al significato della psicoanalisi come del fatto stesso di cosa possa significare essere psicoanalisti. La psicoanalisi viene vista come un percorso verso la possibilità di ottenere maggiori gradi di libertà nella vita, nei limiti di quanto ciò sia possibile, affrontando i desideri, le difficoltà e le paure che il crescere comporta, come il biso-gno ed il timore di aver necessità dell'altro o la fantasia stessa di potersi trovare privi della pro-tezione che le nostre catene ci offrono. Non si cresce soli, ma beneficiando dei propri familiari, come di amici e colleghi, dei propri analisti e dei maestri che ci hanno affiancato nella forma-zione, alla ricerca una nostra personale identità nella quale le esperienze del passato possano venire risignificate in una nuova autenticità. Viene esposto un frammento di un'esperienza clinica nella quale analista e paziente si incontrano, con le loro le reciproche personali storie, mo-tivazioni e desideri, come persone con ruoli differenti che decidono di avere un intento comune.
{"title":"Libertà, dipendenza e destino: una storia clinica","authors":"Alessandro Ruggieri","doi":"10.3280/psi2023-001002","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/psi2023-001002","url":null,"abstract":"Si cerca di riflettere intorno al valore e al significato della psicoanalisi come del fatto stesso di cosa possa significare essere psicoanalisti. La psicoanalisi viene vista come un percorso verso la possibilità di ottenere maggiori gradi di libertà nella vita, nei limiti di quanto ciò sia possibile, affrontando i desideri, le difficoltà e le paure che il crescere comporta, come il biso-gno ed il timore di aver necessità dell'altro o la fantasia stessa di potersi trovare privi della pro-tezione che le nostre catene ci offrono. Non si cresce soli, ma beneficiando dei propri familiari, come di amici e colleghi, dei propri analisti e dei maestri che ci hanno affiancato nella forma-zione, alla ricerca una nostra personale identità nella quale le esperienze del passato possano venire risignificate in una nuova autenticità. Viene esposto un frammento di un'esperienza clinica nella quale analista e paziente si incontrano, con le loro le reciproche personali storie, mo-tivazioni e desideri, come persone con ruoli differenti che decidono di avere un intento comune.","PeriodicalId":39274,"journal":{"name":"Rivista Di Psicoanalisi","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-10-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"136205249","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
In questo lavoro, l'autore analizza gli stati psichici dell'analista di fronte a quelli del paziente. Egli spiega come "l'impronta" sia contemporaneamente il contributo del paziente sull'analista che un calco impresso dentro il paziente. Il concetto di "impronta" è connesso al concetto di "controtransfert" e le sue caratteristiche e l'utilità sono illustrate attraverso vignette cliniche dell'analisi infantile.
{"title":"L'impronta e il suo destino","authors":"Mario Bertolini","doi":"10.3280/psi2023-001001","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/psi2023-001001","url":null,"abstract":"In questo lavoro, l'autore analizza gli stati psichici dell'analista di fronte a quelli del paziente. Egli spiega come \"l'impronta\" sia contemporaneamente il contributo del paziente sull'analista che un calco impresso dentro il paziente. Il concetto di \"impronta\" è connesso al concetto di \"controtransfert\" e le sue caratteristiche e l'utilità sono illustrate attraverso vignette cliniche dell'analisi infantile.","PeriodicalId":39274,"journal":{"name":"Rivista Di Psicoanalisi","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-10-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"136206038","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L'autrice partendo dal lavoro di Mario Bertolini: L'impronta nei figli delle fantasie dei ge-nitori: lo spessore del loro significato nella salute e patologia, esplora come lo psicoanalista possa evidenziare, nella psicopatologia presentata dai figli, aspetti o parti dei genitori che gli stessi genitori hanno dissociato dopo averli diniegati. Il lavoro pone in risalto come divenga allora necessario prendersi cura oltre che dell'adolescente anche della coppia dei genitori. At-traverso la discussione di un caso clinico, l'autrice osserva il drammatico impatto sui figli dei lutti non fatti dai genitori e ciò che avviene quando il figlio è inconsciamente chiamato a risol-vere quanto i genitori non sono stati in grado di affrontare ed elaborare. L'autrice mostra come la capacità di ascolto dell'analista possa fornire un'utile risposta al-le complessità di intervento che queste situazioni richiedono. L'intervento psicoanalitico, dive-nendo la via per promuovere e sostenere un processo di maturazione all'interno della coppia genitoriale, facilita ed istituisce modalità di relazione più mature, finalmente capaci di favorire il percorso terapeutico del figlio, il suo sviluppo e la sua crescita.
{"title":"La morte negata e il destino di una riparazione impossibile. Curare con la psicoanalisi la disperazione della coppia genitoriale per restituire ai figli la libertà di dipendere","authors":"Annita Gallina","doi":"10.3280/psi2023-001003","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/psi2023-001003","url":null,"abstract":"L'autrice partendo dal lavoro di Mario Bertolini: L'impronta nei figli delle fantasie dei ge-nitori: lo spessore del loro significato nella salute e patologia, esplora come lo psicoanalista possa evidenziare, nella psicopatologia presentata dai figli, aspetti o parti dei genitori che gli stessi genitori hanno dissociato dopo averli diniegati. Il lavoro pone in risalto come divenga allora necessario prendersi cura oltre che dell'adolescente anche della coppia dei genitori. At-traverso la discussione di un caso clinico, l'autrice osserva il drammatico impatto sui figli dei lutti non fatti dai genitori e ciò che avviene quando il figlio è inconsciamente chiamato a risol-vere quanto i genitori non sono stati in grado di affrontare ed elaborare. L'autrice mostra come la capacità di ascolto dell'analista possa fornire un'utile risposta al-le complessità di intervento che queste situazioni richiedono. L'intervento psicoanalitico, dive-nendo la via per promuovere e sostenere un processo di maturazione all'interno della coppia genitoriale, facilita ed istituisce modalità di relazione più mature, finalmente capaci di favorire il percorso terapeutico del figlio, il suo sviluppo e la sua crescita.","PeriodicalId":39274,"journal":{"name":"Rivista Di Psicoanalisi","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-10-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"136206049","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
La rimozione originaria, in tedesco: Urverdrängung, è un concetto che appartiene all'ambi-to delle necessità metapsicologiche, della prima strutturazione e costruzione del sistema menta-le. Fu postulato da Freud (1911, 1915, 1926, 1937) per spiegare retrospettivamente il mecca-nismo della rimozione (rimozione vera e propria) come un movimento di attrazione da parte di qualcosa che è già presente. Contrariamente alla rimozione vera e propria/rimozione seconda-ria, in Tedesco Nachdrängen, la "pietra angolare" del pensiero psicoanalitico, il concetto di rimozione primaria rimane in parte dimenticato, in parte incomprensibile, anche se le sue con-cettualizzazioni sottostanti hanno attirato una crescente attenzione nel corso degli anni. Questo saggio si avvicina a tale ambito indagando la rappresentabilità e l'irrappresentabili-tà, la dinamica: azione – rappresentazione, e la nascita dello psichico a partire dalle esigenze del lavoro. La prima dualità interna e il primo legame sono introdotti nella vita psichica dai proces-si di rimozione originaria, tensione tra attrazione regressiva e formazione-ricostruzione dei processi psichici. Il materiale clinico viene presentato come illustrazione.
{"title":"La rimozione originaria e l'inizio della vita psichica","authors":"Jasminka Suljagic","doi":"10.3280/psi2023-001006","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/psi2023-001006","url":null,"abstract":"La rimozione originaria, in tedesco: Urverdrängung, è un concetto che appartiene all'ambi-to delle necessità metapsicologiche, della prima strutturazione e costruzione del sistema menta-le. Fu postulato da Freud (1911, 1915, 1926, 1937) per spiegare retrospettivamente il mecca-nismo della rimozione (rimozione vera e propria) come un movimento di attrazione da parte di qualcosa che è già presente. Contrariamente alla rimozione vera e propria/rimozione seconda-ria, in Tedesco Nachdrängen, la \"pietra angolare\" del pensiero psicoanalitico, il concetto di rimozione primaria rimane in parte dimenticato, in parte incomprensibile, anche se le sue con-cettualizzazioni sottostanti hanno attirato una crescente attenzione nel corso degli anni. Questo saggio si avvicina a tale ambito indagando la rappresentabilità e l'irrappresentabili-tà, la dinamica: azione – rappresentazione, e la nascita dello psichico a partire dalle esigenze del lavoro. La prima dualità interna e il primo legame sono introdotti nella vita psichica dai proces-si di rimozione originaria, tensione tra attrazione regressiva e formazione-ricostruzione dei processi psichici. Il materiale clinico viene presentato come illustrazione.","PeriodicalId":39274,"journal":{"name":"Rivista Di Psicoanalisi","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-10-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"136206473","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Quando le narrazioni diventano fisse, non aperte al cambiamento o alla modifica, esse di-ventano espressioni di stupidità, come descritto da Kohon, sia in patologia, psicoanalisi, di-scorso politico, o l'attuale impennata delle politiche dell'identità: un impoverimento simbolico che equivale a un collasso di terzietà. Il desiderio di certezze basato sull'illusione di completez-za, presente in tutti noi, è legato all'io ideale, un'arcaica fusione narcisistica con una madre on-nipotente. Nel nostro lavoro, la nostra identificazione con Freud come un ideale dell'Io previe-ne ogni atto incestuoso del legame transferale introducendo un terzo simbolico, la differenza, e il mondo della cultura.
{"title":"La stupidità e il crollo della terzietà. Discussione sull'articolo di Gregorio Kohon \"‘Come ho potuto essere così stupido?'. L'impoverimento simbolico e la questione degli ideali\"","authors":"Patricia Grieve","doi":"10.3280/psi2023-001005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/psi2023-001005","url":null,"abstract":"Quando le narrazioni diventano fisse, non aperte al cambiamento o alla modifica, esse di-ventano espressioni di stupidità, come descritto da Kohon, sia in patologia, psicoanalisi, di-scorso politico, o l'attuale impennata delle politiche dell'identità: un impoverimento simbolico che equivale a un collasso di terzietà. Il desiderio di certezze basato sull'illusione di completez-za, presente in tutti noi, è legato all'io ideale, un'arcaica fusione narcisistica con una madre on-nipotente. Nel nostro lavoro, la nostra identificazione con Freud come un ideale dell'Io previe-ne ogni atto incestuoso del legame transferale introducendo un terzo simbolico, la differenza, e il mondo della cultura.","PeriodicalId":39274,"journal":{"name":"Rivista Di Psicoanalisi","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-10-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"136206465","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Recensioni","authors":"Simona Argentieri","doi":"10.3280/psi2022-002008","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/psi2022-002008","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":39274,"journal":{"name":"Rivista Di Psicoanalisi","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"134977593","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L'autrice ripercorre alcune personali riflessioni e notazioni cliniche di un'analisi in corso, all'interno della quale intrecci di vita personale, condensati e confusi del paziente mettono a dura prova l'evolversi del processo analitico. Attraverso il lavoro delle configurazioni trans-fert controtransfert, del rapporto con le identificazioni e le disidentificazioni, con gli oggetti interni - soprattutto quando questi ostacolano il processo di separazione e differenziazione non consentendo di entrare in contato con il profondo dolore e angoscia - si riuscirà gradualmente a lasciare spazio alla costruzione della terzietà e alla costruzione di interiorizzazioni più funzio-nanti e costruire il vero sé.
{"title":"Dalla confusione delle lingue al rifugio nella paternità e nella simbiosi. Notazioni cliniche","authors":"Jona Kozdine","doi":"10.3280/psi2022-002002","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/psi2022-002002","url":null,"abstract":"L'autrice ripercorre alcune personali riflessioni e notazioni cliniche di un'analisi in corso, all'interno della quale intrecci di vita personale, condensati e confusi del paziente mettono a dura prova l'evolversi del processo analitico. Attraverso il lavoro delle configurazioni trans-fert controtransfert, del rapporto con le identificazioni e le disidentificazioni, con gli oggetti interni - soprattutto quando questi ostacolano il processo di separazione e differenziazione non consentendo di entrare in contato con il profondo dolore e angoscia - si riuscirà gradualmente a lasciare spazio alla costruzione della terzietà e alla costruzione di interiorizzazioni più funzio-nanti e costruire il vero sé.","PeriodicalId":39274,"journal":{"name":"Rivista Di Psicoanalisi","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"78964348","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il presente scritto vuole essere soprattutto un omaggio al ricordo di Edna O'Shaughnessy. A partire dalla lettura del suo saggio, intende offrire un inquadramento del suo pensiero all'interno di una cornice più generale. Attraverso l'esposizione dei principali riferimenti teori-ci che hanno influenzato il suo lavoro, si cercherà di mettere in luce le caratteristiche precipue del suo modo di funzionare come analista.
{"title":"Un ricordo di Edna O'Shaughnessy a partire dalla lettura di \"Parole e working through\"","authors":"Simona Di Segni","doi":"10.3280/psi2022-002007","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/psi2022-002007","url":null,"abstract":"Il presente scritto vuole essere soprattutto un omaggio al ricordo di Edna O'Shaughnessy. A partire dalla lettura del suo saggio, intende offrire un inquadramento del suo pensiero all'interno di una cornice più generale. Attraverso l'esposizione dei principali riferimenti teori-ci che hanno influenzato il suo lavoro, si cercherà di mettere in luce le caratteristiche precipue del suo modo di funzionare come analista.","PeriodicalId":39274,"journal":{"name":"Rivista Di Psicoanalisi","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"74078032","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}