P. Toulemonde, M. Risoud, C. Beck, P.-E. Lemesre, J. Wattelet, C. Vincent
{"title":"Imaging dell’angolo pontocerebellare e del condotto uditivo interno normale e patologico","authors":"P. Toulemonde, M. Risoud, C. Beck, P.-E. Lemesre, J. Wattelet, C. Vincent","doi":"10.1016/S1639-870X(24)48802-8","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>L’angolo pontocerebellare (APC) è una regione anatomica ricca di elementi vascolonervosi, il che spiega la frequente manifestazione di diverse patologie attraverso il danneggiamento dei nervi cranici che vi circolano. La patologia dell’angolo pontocerebellare è estremamente varia ma dominata da patologie tumorali con, in ordine di frequenza, lo schwannoma vestibolare, il meningioma e la cisti epidermoide. La risonanza magnetica (RM) è l’esame diagnostico chiave per le patologie che colpiscono l’angolo pontocerebellare e il condotto uditivo interno (CUI). Le sequenze morfologiche consentono uno studio dettagliato dei diversi elementi della fossa posteriore e le sequenze funzionali sono un prezioso aiuto nella diagnosi eziologica delle lesioni. Nel caso di un acufene pulsatile, la RM può cercare prove a favore di un’anomalia vascolare della fossa posteriore o della base del cranio. L’emergere della RM 3 Tesla con sequenze tridimensionali (3D) <em>fluid attenuated inversion recovery</em> (FLAIR) tardive consente di ottenere maggiori informazioni sulla diagnosi positiva e sulla localizzazione dei diversi disturbi dell’orecchio interno. La TC resta indicata per le lesioni ossee dell’osso temporale e le situazioni di emergenza e a scopo anatomico prechirurgico. L’arteriografia è un esame invasivo utile prima di un intervento di radiologia interventistica.</p></div>","PeriodicalId":100439,"journal":{"name":"EMC - Otorinolaringoiatria","volume":"23 1","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2024-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1639870X24488028/pdfft?md5=32ee2f7c6b0cbdc4ebfd28d3536e2ec9&pid=1-s2.0-S1639870X24488028-main.pdf","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Otorinolaringoiatria","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1639870X24488028","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
L’angolo pontocerebellare (APC) è una regione anatomica ricca di elementi vascolonervosi, il che spiega la frequente manifestazione di diverse patologie attraverso il danneggiamento dei nervi cranici che vi circolano. La patologia dell’angolo pontocerebellare è estremamente varia ma dominata da patologie tumorali con, in ordine di frequenza, lo schwannoma vestibolare, il meningioma e la cisti epidermoide. La risonanza magnetica (RM) è l’esame diagnostico chiave per le patologie che colpiscono l’angolo pontocerebellare e il condotto uditivo interno (CUI). Le sequenze morfologiche consentono uno studio dettagliato dei diversi elementi della fossa posteriore e le sequenze funzionali sono un prezioso aiuto nella diagnosi eziologica delle lesioni. Nel caso di un acufene pulsatile, la RM può cercare prove a favore di un’anomalia vascolare della fossa posteriore o della base del cranio. L’emergere della RM 3 Tesla con sequenze tridimensionali (3D) fluid attenuated inversion recovery (FLAIR) tardive consente di ottenere maggiori informazioni sulla diagnosi positiva e sulla localizzazione dei diversi disturbi dell’orecchio interno. La TC resta indicata per le lesioni ossee dell’osso temporale e le situazioni di emergenza e a scopo anatomico prechirurgico. L’arteriografia è un esame invasivo utile prima di un intervento di radiologia interventistica.