{"title":"Per una declinazione strumentalista dei sensi","authors":"Andrea Togni","doi":"10.4453/RIFP.2019.0013","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Riassunto: In questo articolo, vengono difese due tesi. La prima e che esistono ragioni per sganciare i dibattiti sull’individuazione delle modalita sensoriali e sul criterio esperienziale-ontologico dalle nozioni di “esperienza pura”, “esclusivita” ed “esaustivita”; piuttosto, e preferibile collocare le esperienze percettive sotto il cappello dell’unita soggettiva. La seconda e che lo sviluppo del criterio esperienziale-ontologico (e dei criteri concorrenti) puo essere portato avanti senza assumere che le modalita sensoriali costituiscono generi naturali. La prima tesi riguarda le esperienze percettive, la seconda riguarda le modalita sensoriali. Affermare, con il criterio esperienziale-ontologico, che le realta (esperienze) percettive svolgono un ruolo ontologico non implica che lo stesso valga per le classificazioni teoriche dei sensi ottenute per suo mezzo. La proposta consiste nell’inquadrare le tassonomizzazioni dei sensi in una cornice strumentalista. Parole chiave: Individuazione dei sensi; Modalita sensoriali; Esperienza percettiva; Criterio esperienziale-ontologico; Strumentalismo Towards an Instrumentalist Interpretation of the Senses Abstract: Two main theses are defended in this paper. First, I submit that the notions of “pure experience”, “exclusivity” and “exhaustivity” are far-fetched, and that a better proposal is to focus on the subjective unity of perceptual experiences. Second, I claim that the experiential-ontological criterion for the individuation of the sensory modalities doesn’t require the senses to be understood as natural kinds. The first thesis is about perceptual experiences, while the second one concerns the senses. According to the experiential-ontological criterion, perceptual realities (experiences) have to be defined in ontological terms, but that doesn’t imply that the same holds true for the senses, which are theoretical notions. The proposal is to put the task of taxonomizing the senses in an instrumentalist frame. Keywords: Individuation of the Senses; Sensory Modalities; Perceptual Experiences; Experiential-ontological Criterion; Instrumentalism","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"152-163"},"PeriodicalIF":0.2000,"publicationDate":"2019-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0013","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"0","JCRName":"PHILOSOPHY","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Riassunto: In questo articolo, vengono difese due tesi. La prima e che esistono ragioni per sganciare i dibattiti sull’individuazione delle modalita sensoriali e sul criterio esperienziale-ontologico dalle nozioni di “esperienza pura”, “esclusivita” ed “esaustivita”; piuttosto, e preferibile collocare le esperienze percettive sotto il cappello dell’unita soggettiva. La seconda e che lo sviluppo del criterio esperienziale-ontologico (e dei criteri concorrenti) puo essere portato avanti senza assumere che le modalita sensoriali costituiscono generi naturali. La prima tesi riguarda le esperienze percettive, la seconda riguarda le modalita sensoriali. Affermare, con il criterio esperienziale-ontologico, che le realta (esperienze) percettive svolgono un ruolo ontologico non implica che lo stesso valga per le classificazioni teoriche dei sensi ottenute per suo mezzo. La proposta consiste nell’inquadrare le tassonomizzazioni dei sensi in una cornice strumentalista. Parole chiave: Individuazione dei sensi; Modalita sensoriali; Esperienza percettiva; Criterio esperienziale-ontologico; Strumentalismo Towards an Instrumentalist Interpretation of the Senses Abstract: Two main theses are defended in this paper. First, I submit that the notions of “pure experience”, “exclusivity” and “exhaustivity” are far-fetched, and that a better proposal is to focus on the subjective unity of perceptual experiences. Second, I claim that the experiential-ontological criterion for the individuation of the sensory modalities doesn’t require the senses to be understood as natural kinds. The first thesis is about perceptual experiences, while the second one concerns the senses. According to the experiential-ontological criterion, perceptual realities (experiences) have to be defined in ontological terms, but that doesn’t imply that the same holds true for the senses, which are theoretical notions. The proposal is to put the task of taxonomizing the senses in an instrumentalist frame. Keywords: Individuation of the Senses; Sensory Modalities; Perceptual Experiences; Experiential-ontological Criterion; Instrumentalism