{"title":"Tra lingua, metodo e selezione dei modelli: il rapporto tra scrittura teologica e ricerca dell’unità nel pensiero di Jean Gerson","authors":"Luciano Micali","doi":"10.34096/petm.v44.n1.12691","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"La ricerca dell’unità in ambito dottrinale, specchio e strumento dell’unità della Chiesa, è un elemento ricorrente nell’opera di Jean Gerson (1363-1429), rinomato teologo e cancelliere dell’Università di Parigi a cavallo tra il XIV ed il XV secolo. L’insistenza sul concetto di unità è veicolata da una costante riflessione sul ruolo e sui modi della scrittura teologica. Gerson individua precisi metodi e modelli da seguire al fine di spiegare alcune oscurità delle Scritture con chiarezza e precisione e senza rischi per l’integrità della dottrina. Parte fondamentale della riflessione sulla scrittura teologica è la discussione sulla possibilità di usare le lingue volgari, una possibilità che il cancelliere parigino nega in maniera lapidaria, stigmatizzando la confusione linguistica che inevitabilmente conduce non solo all’incomprensione reciproca, ma alla rottura di una corrispondenza tra termini e concetti che affonda le proprie radici in una consolidata e plurisecolare tradizione teologica in latino. Il presente articolo si propone di studiare la riflessione di Gerson sulla lingua, sui metodi e sulla selezione dei modelli nell’ambito della scrittura teologica accademica, nel quadro più ampio della ricerca dell’unità in ambito dottrinale, elemento necessario per perseguire l’unità della Chiesa tout court.","PeriodicalId":34178,"journal":{"name":"Patristica et Mediaevalia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-03-23","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Patristica et Mediaevalia","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.34096/petm.v44.n1.12691","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"Q4","JCRName":"Arts and Humanities","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La ricerca dell’unità in ambito dottrinale, specchio e strumento dell’unità della Chiesa, è un elemento ricorrente nell’opera di Jean Gerson (1363-1429), rinomato teologo e cancelliere dell’Università di Parigi a cavallo tra il XIV ed il XV secolo. L’insistenza sul concetto di unità è veicolata da una costante riflessione sul ruolo e sui modi della scrittura teologica. Gerson individua precisi metodi e modelli da seguire al fine di spiegare alcune oscurità delle Scritture con chiarezza e precisione e senza rischi per l’integrità della dottrina. Parte fondamentale della riflessione sulla scrittura teologica è la discussione sulla possibilità di usare le lingue volgari, una possibilità che il cancelliere parigino nega in maniera lapidaria, stigmatizzando la confusione linguistica che inevitabilmente conduce non solo all’incomprensione reciproca, ma alla rottura di una corrispondenza tra termini e concetti che affonda le proprie radici in una consolidata e plurisecolare tradizione teologica in latino. Il presente articolo si propone di studiare la riflessione di Gerson sulla lingua, sui metodi e sulla selezione dei modelli nell’ambito della scrittura teologica accademica, nel quadro più ampio della ricerca dell’unità in ambito dottrinale, elemento necessario per perseguire l’unità della Chiesa tout court.
Jean Gerson(1363-1429)是14世纪至15世纪巴黎大学著名神学家和校长,他的著作中反复出现了对教义统一的追求,这是教会统一的反映和工具。对统一概念的坚持反映在对神学写作的作用和方式的不断思考中。Gerson确定了精确的方法和模型,以清晰和精确地解释某些黑暗的经文,而不危及教义的完整性。神学反思写作的基本组成部分是讨论使用粗俗语言的可能性,在总结了巴黎总理否认的可能性,不仅语言混乱,不可避免地会导致all’incomprensione谴责相互匹配的断裂,但条款和概念的根源和古老传统神学最终确立了拉丁文。这篇文章的目的是研究格森在学术神学写作中对语言、方法和模型选择的思考,以及在更广泛的理论研究框架内,这是追求教会整体统一所必需的。