{"title":"Il legittimismo duosiciliano e i \"Garibaldi borbonici\" Borges (e Tristany)","authors":"G. Carrieri","doi":"10.3280/ss2023-179003","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"La spedizione di Jose Borges (settembre-dicembre 1861) fu uno degli eventi più seguiti della guerra per il Mezzogiorno. Sulla stampa egli divenne uno dei personaggi più noti tra i legittimisti stranieri schieratisi a favore di Francesco II. L'autore sostiene che Borges fu il soggetto di una campagna mediatica il cui fine era renderlo una personalità emblematica del legittimismo duosiciliano, cioè una figura utilizzabile mediaticamente e politicamente, sulla scia di quanto fatto dagli italiani con Garibaldi. L'intero progetto fu gestito dai pubblicisti e dai giornali filoborbonici francesi, responsabili della creazione del personaggio dell'intrépide Borgès, che di fatto doveva essere il \"Garibaldi\" borbonico. Un fenomeno analogo ma più effimero coinvolse successivamente il legittimista Rafael Tristany, somigliante a Borges nel vissuto e perché connazionale. Se Borges fu elevato a eroe dai legittimisti, per gli italiani fu invece una importante arma comunicativa, utile per smontare la narrazione duosiciliana e per attaccarla alla radice.","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Societa e storia","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.3280/ss2023-179003","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La spedizione di Jose Borges (settembre-dicembre 1861) fu uno degli eventi più seguiti della guerra per il Mezzogiorno. Sulla stampa egli divenne uno dei personaggi più noti tra i legittimisti stranieri schieratisi a favore di Francesco II. L'autore sostiene che Borges fu il soggetto di una campagna mediatica il cui fine era renderlo una personalità emblematica del legittimismo duosiciliano, cioè una figura utilizzabile mediaticamente e politicamente, sulla scia di quanto fatto dagli italiani con Garibaldi. L'intero progetto fu gestito dai pubblicisti e dai giornali filoborbonici francesi, responsabili della creazione del personaggio dell'intrépide Borgès, che di fatto doveva essere il "Garibaldi" borbonico. Un fenomeno analogo ma più effimero coinvolse successivamente il legittimista Rafael Tristany, somigliante a Borges nel vissuto e perché connazionale. Se Borges fu elevato a eroe dai legittimisti, per gli italiani fu invece una importante arma comunicativa, utile per smontare la narrazione duosiciliana e per attaccarla alla radice.