{"title":"Ricordo di Mario Rosa (1932-2022)","authors":"A. C. della Redazione","doi":"10.3280/ss2023-179001","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2023-179001","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70151831","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
La stagione storiografica sugli studi mediterranei inaugurata nel 2000 con la pubblicazione di The Corrupting Sea di Peregrine Horden e Nicholas Purcell ha aperto nuove prospettive che criticano l'idea di unità dello spazio mediterraneo proposta da Braudel. Nuove ricerche applicano queste prospettive anche al Mediterraneo d'età contemporanea in relazione alla formazione dei nazionalismi e degli imperialismi. Questa rassegna descrive i recenti volumi di Claudio Fogu, The Fishing Net and the Spider Web: Mediterranean Imaginaries and the Making of Italians, e di Valerie McGuire, Italy's Sea. Empire and Nation in the Mediterranean, 1895-1945, inquadrandoli storiograficamente all'interno degli studi post-braudeliani. Entrambi i saggi, pubblicati nel 2020, sottolineano l'importanza della questione mediterranea nell'immaginario nazionale italiano.
2000年,随着《Peregrine Horden》(The Corrupting Sea)和尼古拉斯·珀塞尔(Nicholas Purcell)的出版,地中海研究的历史季节开始了。新的研究将这些观点应用于当代地中海民族主义和帝国主义的形成。这篇综述描述了克劳迪奥·福古(Claudio Fogu)、渔网和蜘蛛网(Fishing Net and蜘蛛网)最近出版的《地中海想象与意大利的形成》(Mediterranean Imaginaries and The Making of italian)和瓦莱丽·McGuire (Valerie McGuire)的著作。1895-1945年,《地中海帝国与国家》将它们置于布劳德利亚时代研究的历史框架内。这两篇发表于2020年的论文都强调了意大利国家想象中地中海问题的重要性。
{"title":"Storie d'Italia nel Mediterraneo post-braudeliano","authors":"G. Montalbano","doi":"10.3280/ss2023-179006","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2023-179006","url":null,"abstract":"La stagione storiografica sugli studi mediterranei inaugurata nel 2000 con la pubblicazione di The Corrupting Sea di Peregrine Horden e Nicholas Purcell ha aperto nuove prospettive che criticano l'idea di unità dello spazio mediterraneo proposta da Braudel. Nuove ricerche applicano queste prospettive anche al Mediterraneo d'età contemporanea in relazione alla formazione dei nazionalismi e degli imperialismi. Questa rassegna descrive i recenti volumi di Claudio Fogu, The Fishing Net and the Spider Web: Mediterranean Imaginaries and the Making of Italians, e di Valerie McGuire, Italy's Sea. Empire and Nation in the Mediterranean, 1895-1945, inquadrandoli storiograficamente all'interno degli studi post-braudeliani. Entrambi i saggi, pubblicati nel 2020, sottolineano l'importanza della questione mediterranea nell'immaginario nazionale italiano.","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70151449","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L'autore prova a ricostruire l'evoluzione del referendum nell'Italia repubblicana del secondo dopoguerra sulla base degli studi esistenti. Lo strumento è stato utilizzato per importanti passaggi politici e istituzionali, diventando progressivamente un elemento centrale della vita politica italiana. Nonostante ciò, l'autore ritiene che sia stato poco considerato da una prospettiva storica: in particolare non sarebbe stata analizzata in modo accurato la relazione tra referendum e sistema dei partiti, gli effetti politici dello strumento sul sistema, e la tendenza ad utilizzarlo in una prospettiva plebiscitaria e anti-establishment. L'autore, facendo dialogare studi politici, giuridici e storici sull'argomento, tenta di focalizzarsi su questi specifici argomenti di analisi.
{"title":"Un istituto di democrazia diretta nella repubblica dei partiti: una rassegna critica di studi sul referendum in Italia (1946-1993)","authors":"Giovanni Mennillo","doi":"10.3280/ss2023-179007","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2023-179007","url":null,"abstract":"L'autore prova a ricostruire l'evoluzione del referendum nell'Italia repubblicana del secondo dopoguerra sulla base degli studi esistenti. Lo strumento è stato utilizzato per importanti passaggi politici e istituzionali, diventando progressivamente un elemento centrale della vita politica italiana. Nonostante ciò, l'autore ritiene che sia stato poco considerato da una prospettiva storica: in particolare non sarebbe stata analizzata in modo accurato la relazione tra referendum e sistema dei partiti, gli effetti politici dello strumento sul sistema, e la tendenza ad utilizzarlo in una prospettiva plebiscitaria e anti-establishment. L'autore, facendo dialogare studi politici, giuridici e storici sull'argomento, tenta di focalizzarsi su questi specifici argomenti di analisi.","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47127388","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il presente saggio affronta le vicende genetiche e l'evoluzione del Movimento sociale italiano con una prospettiva dal basso, presentando il caso di studio della regione Toscana dagli anni del secondo dopoguerra fino al congresso nazionale di Viareggio del 1954. Attraverso l'analisi di fonti rintracciate negli archivi locali e nazionali, l'autore tratteggia la storia del partito nel contesto di una regione cosiddetta «rossa», ricostruendone la nascita e l'articolazione periferica, fornendo una prima profilazione dei quadri intermedi e della base militante, delineandone i rapporti con le proprie associazioni fiancheggiatrici. Prendendo le mosse dalla dimensione regionale, il contributo mira a ricollegarsi a tendenze e problematiche di carattere nazionale, mettendo in risalto la capacità del partito e dei suoi militanti di adattarsi alle specificità regionali proprie della realtà toscana, come pure gli elementi di comunanza rispetto a tendenze riscontrabili nel resto d'Italia.
{"title":"Il Movimento sociale italiano in Toscana, dalla nascita al congresso di Viareggio. Appunti per una ricerca","authors":"M. Borri","doi":"10.3280/ss2023-179004","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2023-179004","url":null,"abstract":"Il presente saggio affronta le vicende genetiche e l'evoluzione del Movimento sociale italiano con una prospettiva dal basso, presentando il caso di studio della regione Toscana dagli anni del secondo dopoguerra fino al congresso nazionale di Viareggio del 1954. Attraverso l'analisi di fonti rintracciate negli archivi locali e nazionali, l'autore tratteggia la storia del partito nel contesto di una regione cosiddetta «rossa», ricostruendone la nascita e l'articolazione periferica, fornendo una prima profilazione dei quadri intermedi e della base militante, delineandone i rapporti con le proprie associazioni fiancheggiatrici. Prendendo le mosse dalla dimensione regionale, il contributo mira a ricollegarsi a tendenze e problematiche di carattere nazionale, mettendo in risalto la capacità del partito e dei suoi militanti di adattarsi alle specificità regionali proprie della realtà toscana, come pure gli elementi di comunanza rispetto a tendenze riscontrabili nel resto d'Italia.","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47554298","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Obiettivo di questo contributo è osservare alcuni aspetti della transizione dal governo feudale a quello regio avvenuta nei territori sequestrati al principe di Salerno, Antonello Sanseverino, in seguito alla Congiura dei Baroni. La documentazione a disposizione permette di effettuare un confronto tra la struttura istituzionale del feudo alla vigilia della confisca e quella monarchica impiantata da Ferdinando I, in modo da poterne metterne in luce analogie e differenze. Particolare attenzione è dedicata allo studio dei capitani: ufficialità impiegata nei centri urbani del Regno con prerogative giurisdizionali e di governo. Il profilo socioprofessionale degli uomini scelti dal sovrano, chiamati a sostituire totalmente il precedente personale feudale, si presenta come l'elemento più significativo di questa transizione. Emerge il quadro di un corpo di ufficiali esperto e legato al tessuto demaniale regnicolo, la cui nomina sembra sia stata al centro delle strategie messe in atto dalla Corona per subentrare al governo di questi territori.
{"title":"«La diversità del governo nostro». I capitani regi nei domini del principe di Salerno dopo la Congiura dei Baroni","authors":"Ciro Berardinetti","doi":"10.3280/ss2023-179002","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2023-179002","url":null,"abstract":"Obiettivo di questo contributo è osservare alcuni aspetti della transizione dal governo feudale a quello regio avvenuta nei territori sequestrati al principe di Salerno, Antonello Sanseverino, in seguito alla Congiura dei Baroni. La documentazione a disposizione permette di effettuare un confronto tra la struttura istituzionale del feudo alla vigilia della confisca e quella monarchica impiantata da Ferdinando I, in modo da poterne metterne in luce analogie e differenze. Particolare attenzione è dedicata allo studio dei capitani: ufficialità impiegata nei centri urbani del Regno con prerogative giurisdizionali e di governo. Il profilo socioprofessionale degli uomini scelti dal sovrano, chiamati a sostituire totalmente il precedente personale feudale, si presenta come l'elemento più significativo di questa transizione. Emerge il quadro di un corpo di ufficiali esperto e legato al tessuto demaniale regnicolo, la cui nomina sembra sia stata al centro delle strategie messe in atto dalla Corona per subentrare al governo di questi territori.","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47044863","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
The paper starts with a definition of the system of shooting known as ‘volley fire'. It was a remarkable tactical innovation of early modern warfare, which until now has generally been considered a late-sixteenth-century Dutch "invention" or "discovery". This notwithstanding, a plurality of scholars found occurrences of similar fighting techniques both in Europe and Asia. Such an outcome seems problematic and even contradictory. For this reason, the paper adopts a different approach, resorting to the anthropology of technology and adhering to the concept of «technical tendency» conceived by André Leroi-Gourhan (1911-1936). A new perspective emerges, shedding light on the sources, some of which are mentioned here for the first time. Muzzle-loading firearms already had a deterministically oriented trend, based on their intrinsic nature as objects, and volley fire was merely its materialization.
{"title":"The Origins of \"Volley Fire\": An Object-Focused Approach","authors":"G. Brunelli","doi":"10.3280/ss2023-179005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2023-179005","url":null,"abstract":"The paper starts with a definition of the system of shooting known as ‘volley fire'. It was a remarkable tactical innovation of early modern warfare, which until now has generally been considered a late-sixteenth-century Dutch \"invention\" or \"discovery\". This notwithstanding, a plurality of scholars found occurrences of similar fighting techniques both in Europe and Asia. Such an outcome seems problematic and even contradictory. For this reason, the paper adopts a different approach, resorting to the anthropology of technology and adhering to the concept of «technical tendency» conceived by André Leroi-Gourhan (1911-1936). A new perspective emerges, shedding light on the sources, some of which are mentioned here for the first time. Muzzle-loading firearms already had a deterministically oriented trend, based on their intrinsic nature as objects, and volley fire was merely its materialization.","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49584513","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
La spedizione di Jose Borges (settembre-dicembre 1861) fu uno degli eventi più seguiti della guerra per il Mezzogiorno. Sulla stampa egli divenne uno dei personaggi più noti tra i legittimisti stranieri schieratisi a favore di Francesco II. L'autore sostiene che Borges fu il soggetto di una campagna mediatica il cui fine era renderlo una personalità emblematica del legittimismo duosiciliano, cioè una figura utilizzabile mediaticamente e politicamente, sulla scia di quanto fatto dagli italiani con Garibaldi. L'intero progetto fu gestito dai pubblicisti e dai giornali filoborbonici francesi, responsabili della creazione del personaggio dell'intrépide Borgès, che di fatto doveva essere il "Garibaldi" borbonico. Un fenomeno analogo ma più effimero coinvolse successivamente il legittimista Rafael Tristany, somigliante a Borges nel vissuto e perché connazionale. Se Borges fu elevato a eroe dai legittimisti, per gli italiani fu invece una importante arma comunicativa, utile per smontare la narrazione duosiciliana e per attaccarla alla radice.
{"title":"Il legittimismo duosiciliano e i \"Garibaldi borbonici\" Borges (e Tristany)","authors":"G. Carrieri","doi":"10.3280/ss2023-179003","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2023-179003","url":null,"abstract":"La spedizione di Jose Borges (settembre-dicembre 1861) fu uno degli eventi più seguiti della guerra per il Mezzogiorno. Sulla stampa egli divenne uno dei personaggi più noti tra i legittimisti stranieri schieratisi a favore di Francesco II. L'autore sostiene che Borges fu il soggetto di una campagna mediatica il cui fine era renderlo una personalità emblematica del legittimismo duosiciliano, cioè una figura utilizzabile mediaticamente e politicamente, sulla scia di quanto fatto dagli italiani con Garibaldi. L'intero progetto fu gestito dai pubblicisti e dai giornali filoborbonici francesi, responsabili della creazione del personaggio dell'intrépide Borgès, che di fatto doveva essere il \"Garibaldi\" borbonico. Un fenomeno analogo ma più effimero coinvolse successivamente il legittimista Rafael Tristany, somigliante a Borges nel vissuto e perché connazionale. Se Borges fu elevato a eroe dai legittimisti, per gli italiani fu invece una importante arma comunicativa, utile per smontare la narrazione duosiciliana e per attaccarla alla radice.","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70151902","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Quale storia della società? Uno sguardo sull'epoca moderna","authors":"P. Bianchi","doi":"10.3280/ss2022-178005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2022-178005","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70151427","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Questo articolo si propone di pubblicare un testo inedito di Gabriele Cesano risalente agli anni quaranta del cinquecento e concernente una illustrazione della cosiddetta Castrametazione di Polibio, ovvero una libera interpretazione di quelle sezioni del sesto libro delle Storie dedicate alla descrizione dell'esercito romano e al modo in cui alloggiavano le legioni. Come spiega Cesano stesso, tale testo doveva essere letto congiuntamente alla visione di una "pittura" raffigurante la pianta del campo. L'autore di questo studio, a tal riguardo, avanza l'ipotesi che quest'ultima si possa identificare con quella presente nella galleria della biblioteca del cardinale Ippolito II d'Este a Fontainebleau (ora perduta). Come si spiega ancora nel saggio, non si può escludere che tale dipinto fosse stato realizzato dall'architetto bolognese Sebastiano Serlio. Di quest'ultimo, d'altronde, è noto che negli stessi anni fece simili tavole anche per il re di Francia Francesco I.
本文旨在发表加布里埃尔·切萨诺(Gabriele Cesano)的一篇未发表的文本,该文本可追溯到16世纪40年代,涉及所谓的“波利比奥城堡”(Castrametazione di Polibio)的插图,或对《故事集》第六本中专门描述罗马军队和军团居住方式的章节的自由解读。正如切萨诺自己所解释的那样,这篇文本必须与描绘场地平面图的“绘画”视觉一起阅读。在这方面,这项研究的作者提出了一个假设,即后者可以与枫丹白露红衣主教伊波利托·二世·德埃斯特图书馆(现已失传)的画廊中的作品相一致。正如文章中所解释的,不能排除这幅画是由博洛尼亚建筑师Sebastiano Serlio创作的。此外,众所周知,在同一年,他也为法国国王弗朗西斯一世制作了类似的盘子。
{"title":"Illustrare Polibio: letterati, architetti e condottieri italiani nell'Europa del cinquecento e il caso di Gabriele Cesano","authors":"Andrea Guidi","doi":"10.3280/ss2022-178001","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2022-178001","url":null,"abstract":"Questo articolo si propone di pubblicare un testo inedito di Gabriele Cesano risalente agli anni quaranta del cinquecento e concernente una illustrazione della cosiddetta Castrametazione di Polibio, ovvero una libera interpretazione di quelle sezioni del sesto libro delle Storie dedicate alla descrizione dell'esercito romano e al modo in cui alloggiavano le legioni. Come spiega Cesano stesso, tale testo doveva essere letto congiuntamente alla visione di una \"pittura\" raffigurante la pianta del campo. L'autore di questo studio, a tal riguardo, avanza l'ipotesi che quest'ultima si possa identificare con quella presente nella galleria della biblioteca del cardinale Ippolito II d'Este a Fontainebleau (ora perduta). Come si spiega ancora nel saggio, non si può escludere che tale dipinto fosse stato realizzato dall'architetto bolognese Sebastiano Serlio. Di quest'ultimo, d'altronde, è noto che negli stessi anni fece simili tavole anche per il re di Francia Francesco I.","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48723825","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L'articolo ha come oggetto l'identificazione e l'analisi del razzismo presente all'interno del discorso pubblico odierno, con l'obiettivo di tracciare le continuità dell'idea di razza ereditata dal passato coloniale. Come fonte l'autore prende in esame i profili social afferenti a partiti, militanti e organizzazioni riconducibili alle destre nazional-populiste, isolando i contenuti testuali e audiovisivi che esplicitamente o implicitamente utilizzano il concetto di "razza" per veicolare un messaggio politico. A partire da un'ampia letteratura italiana ed internazionale, l'autore scandaglia questa fonte recentissima con approccio storiografico, rilevando quanto in profondità sono radicati immagini, stereotipi e pregiudizi risalenti al razzismo otto-novecentesco, ed il modo in cui tali residui del passato vengono oggi ripresi e disseminati secondo precise strategie politiche.
{"title":"Razza e razzismo nella comunicazione social: il caso toscano tra eredità storiche e nuove strategie","authors":"Emanuele Ertola","doi":"10.3280/ss2022-178002","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2022-178002","url":null,"abstract":"L'articolo ha come oggetto l'identificazione e l'analisi del razzismo presente all'interno del discorso pubblico odierno, con l'obiettivo di tracciare le continuità dell'idea di razza ereditata dal passato coloniale. Come fonte l'autore prende in esame i profili social afferenti a partiti, militanti e organizzazioni riconducibili alle destre nazional-populiste, isolando i contenuti testuali e audiovisivi che esplicitamente o implicitamente utilizzano il concetto di \"razza\" per veicolare un messaggio politico. A partire da un'ampia letteratura italiana ed internazionale, l'autore scandaglia questa fonte recentissima con approccio storiografico, rilevando quanto in profondità sono radicati immagini, stereotipi e pregiudizi risalenti al razzismo otto-novecentesco, ed il modo in cui tali residui del passato vengono oggi ripresi e disseminati secondo precise strategie politiche.","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70151362","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}