R. Malet (Dermatologue, ancien interne des hôpitaux de Paris, ancien chef de clinique assistant) , S.-G. Consoli (Dermatologue, psychanalyste)
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Abstract
La pelle, organo visibile della vita di relazione, rappresenta l⬢interfaccia tra l⬢individuo e gli altri. Inoltre, partecipa, in particolare, all⬢interazione tattile con la madre e alla costruzione della propria immagine. La pelle occupa, quindi, un posto privilegiato nella sensazione dell⬢essere belli e nell⬢apparenza, la cui importanza, nella nostra società occidentale contemporanea, è ben consolidata. Così, le donne e, sempre più spesso, gli uomini consultano il dermatologo per una richiesta di natura estetica per una malattia della pelle e/o generale e per un⬢imperfezione della pelle e/o fisica congenita o acquisita, vera o immaginaria, o in periodi critici della vita (l⬢adolescenza o l⬢invecchiamento). Questo approccio, volto al miglioramento della qualità della vita dei soggetti, ha portato il dermatologo in un campo complesso della dermatologia, dove sono implicati molti fenomeni socioculturali e psicologici e dove regna l⬢immaginazione dei due partner del rapporto medico-paziente.