{"title":"Folgorazione, elettrocuzione, fulmini","authors":"A. Colonna , J. Calmels , A. Delahaye","doi":"10.1016/S1286-9341(20)44271-1","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Gli incidenti elettrici, folgorazione, elettrocuzione e fulmini, rappresentano un’entità clinica particolarmente eterogenea, che si richiama a varie fisiopatologie. La gravità può andare da un estremo all’altro e tutti gli organi possono essere colpiti. Gli effetti elettrici, termici e traumatici si combinano. In Francia, la mortalità per incidenti elettrici è stimata a 200 decessi annuali. Le caratteristiche fisiche della corrente elettrica e della vittima come conduttore consentono una stima della potenziale gravità. La tensione e l’intensità elettriche sono i due elementi principali coinvolti nella caratterizzazione della corrente elettrica nella pratica clinica: “i volt bruciano, gli ampère uccidono”. La valutazione clinica deve essere minuziosa e precisa, in quanto le lesioni sono inesorabilmente sottostimate, nella fase iniziale. Le lesioni sono evolutive e devono essere rivalutate regolarmente. La gestione medica immediata deve tenere conto di questa “parte invisibile dell’iceberg”. In effetti, gli arresti cardiaci per elettrocuzione o folgorazione hanno una prognosi eccezionalmente favorevole, a condizione che vengano rianimati per il tempo necessario. Tuttavia, la mortalità rimane molto alta, complicando il 3% degli incidenti elettrici a bassa tensione e il 15-30% di quelli ad alta tensione, e le sequele non sono trascurabili, con il 25-70% di amputazioni, a seconda della situazione. A eccezione di alcune regole di sicurezza necessarie per fornire cure adeguate alle vittime, la gestione del paziente esposto non ha nulla di specifico. Esistono alcune raccomandazioni che permettono di codificare meglio il monitoraggio del paziente folgorato, oltre la sua gestione iniziale. Infine, questi pazienti, un po′ particolari, devono beneficiare pienamente di un approccio multidisciplinare.</p></div>","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"24 4","pages":"Pages 1-13"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2020-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Urgenze","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1286934120442711","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Gli incidenti elettrici, folgorazione, elettrocuzione e fulmini, rappresentano un’entità clinica particolarmente eterogenea, che si richiama a varie fisiopatologie. La gravità può andare da un estremo all’altro e tutti gli organi possono essere colpiti. Gli effetti elettrici, termici e traumatici si combinano. In Francia, la mortalità per incidenti elettrici è stimata a 200 decessi annuali. Le caratteristiche fisiche della corrente elettrica e della vittima come conduttore consentono una stima della potenziale gravità. La tensione e l’intensità elettriche sono i due elementi principali coinvolti nella caratterizzazione della corrente elettrica nella pratica clinica: “i volt bruciano, gli ampère uccidono”. La valutazione clinica deve essere minuziosa e precisa, in quanto le lesioni sono inesorabilmente sottostimate, nella fase iniziale. Le lesioni sono evolutive e devono essere rivalutate regolarmente. La gestione medica immediata deve tenere conto di questa “parte invisibile dell’iceberg”. In effetti, gli arresti cardiaci per elettrocuzione o folgorazione hanno una prognosi eccezionalmente favorevole, a condizione che vengano rianimati per il tempo necessario. Tuttavia, la mortalità rimane molto alta, complicando il 3% degli incidenti elettrici a bassa tensione e il 15-30% di quelli ad alta tensione, e le sequele non sono trascurabili, con il 25-70% di amputazioni, a seconda della situazione. A eccezione di alcune regole di sicurezza necessarie per fornire cure adeguate alle vittime, la gestione del paziente esposto non ha nulla di specifico. Esistono alcune raccomandazioni che permettono di codificare meglio il monitoraggio del paziente folgorato, oltre la sua gestione iniziale. Infine, questi pazienti, un po′ particolari, devono beneficiare pienamente di un approccio multidisciplinare.