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Abstract
Il contributo traccia un possibile percorso di riflessione sulle potenzialità del racconto di metamorfosi e sulle sue rappresentazioni, sull'in- terazione tra parola e immagine e sulle potenziali dinamiche della percezione di esse. L'analisi muove dalle Metamorfosi di Ovidio, racconto di trasformazione per eccellenza, attraverso l'osservazione di alcuni episodi esemplari del mito e la loro declinazione nella dimensione dell'albo illustrato, racconto visivo per eccellenza. La prima parte del percorso è una ricerca sulla parola: una riflessione sulla dimensione narrativa delle Metamorfosi, che si estende poi ad alcu- ne considerazioni sulla natura, dinamicità ed universalità della metamorfosi stessa. La seconda parte del contributo è centrata sul ruolo e la potenzialità dell'immagine in relazione alla parola, e sulla lettura visiva e simbolica di alcuni episodi di metamorfosi. Vengono esaminate la metamorfosi punitiva dell'uomo-lupo Licaone, le trasformazioni che salvano Cornacchia, le figlie di Anio e Dafne ed infine le mutazioni arboree di Ciparisso e della coppia di Filemone e Baucide. Le conclusioni sottolineano la dimensione universale del mito, l'idea di metamorfosi come aderenza di forma ad un'autenticità originale, le potenzia- lità dell'intreccio parola-immagine: la relazione tra queste dimensioni e le possibili percezioni dei singoli lettori può così dare vita ad un racconto che trasforma, tra immagine e parola sostenendo un processo di trasformazione e crescita.