A. Coffre (Praticien hospitalier), L. Giraud (Assistant-Chef de clinique), C. Rebière (Orthophoniste), A. Rivron (Praticien hospitalier), J. Troussier (Praticien hospitalier), C.-A. Righini (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Screening dei disturbi del linguaggio orale nel bambino e loro classificazione","authors":"A. Coffre (Praticien hospitalier), L. Giraud (Assistant-Chef de clinique), C. Rebière (Orthophoniste), A. Rivron (Praticien hospitalier), J. Troussier (Praticien hospitalier), C.-A. Righini (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1639-870X(22)46876-0","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>I bambini sono autodidatti del linguaggio orale, a condizione che possano beneficiare di interazioni regolari, varie e di qualità. Il linguaggio si sviluppa senza difficoltà nella maggior parte dei bambini. Per alcuni, lo spostamento linguistico iniziale evolverà favorevolmente e non richiede un particolare follow-up. Per altri, il ritardo del linguaggio è uno dei primi sintomi di disturbi dello sviluppo più ampi e richiede una gestione precoce e specialistica. Infine, alcuni bambini possono presentare un disturbo che colpisce selettivamente il linguaggio. I fattori di rischio, i segnali di allarme e lo screening devono essere perfettamente padroneggiati dal medico per consentire una gestione precoce e adeguata. Un recente consenso internazionale ha modificato e unificato la terminologia per favorire l’individuazione del disturbo, il follow-up dei pazienti e l’armonizzazione delle pratiche tra ricercatori e clinici. L’etichetta “disturbo dello sviluppo del linguaggio (DSL)” è stata scelta e sostituisce i vecchi termini dedicati, in particolare disturbo del linguaggio primario e disfasia.</p></div>","PeriodicalId":100439,"journal":{"name":"EMC - Otorinolaringoiatria","volume":"21 3","pages":"Pages 1-10"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Otorinolaringoiatria","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1639870X22468760","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
I bambini sono autodidatti del linguaggio orale, a condizione che possano beneficiare di interazioni regolari, varie e di qualità. Il linguaggio si sviluppa senza difficoltà nella maggior parte dei bambini. Per alcuni, lo spostamento linguistico iniziale evolverà favorevolmente e non richiede un particolare follow-up. Per altri, il ritardo del linguaggio è uno dei primi sintomi di disturbi dello sviluppo più ampi e richiede una gestione precoce e specialistica. Infine, alcuni bambini possono presentare un disturbo che colpisce selettivamente il linguaggio. I fattori di rischio, i segnali di allarme e lo screening devono essere perfettamente padroneggiati dal medico per consentire una gestione precoce e adeguata. Un recente consenso internazionale ha modificato e unificato la terminologia per favorire l’individuazione del disturbo, il follow-up dei pazienti e l’armonizzazione delle pratiche tra ricercatori e clinici. L’etichetta “disturbo dello sviluppo del linguaggio (DSL)” è stata scelta e sostituisce i vecchi termini dedicati, in particolare disturbo del linguaggio primario e disfasia.