{"title":"Joyce e la gorgia toscana","authors":"Riccardo Tesi","doi":"10.19272/201708302004","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Sul tic linguistico di Corley, protagonista di \"Two Gallants\", sesto racconto di \"Dubliners\" (1914) di James Joyce, si sofferma Riccardo Tesi: la pronuncia in pubblico della prima lettera del proprio nome utilizzando un suono fricativo glottidale tipico dei nomi di persona di origine celtica e identico alla gorgia toscana. In tal modo, il personaggio si attribuisce connotati gaelici, per sanare il divario con il suo raffinato e suadente compagno d'avventure, Lenehan, ma, al contempo, crea un effetto comico derivante dalla parziale sovrapposizione omofonica col sostantivo 'whore', 'prostituta'. Tale espediente linguistico, secondo l'A., deriva a Joyce dal contatto con alcuni fiorentini durante i primi anni del soggiorno a Trieste e dietro esso 'sembra condensarsi l'attrazione/avversione profonda dell'intellettuale raffinatissimo tanto nei riguardi dei piccoli mercanti di lingue vive incontrati alla scuola triestina, quanto nei confronti delle periferie annerite della sua amata/odiata citta natale e dei suoi improvvisati dongiovanni, ritratti impietosamente a pronunciare il proprio nome alla maniera dei bardi gaelici'","PeriodicalId":53880,"journal":{"name":"STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE","volume":"78 1","pages":"69-79"},"PeriodicalIF":0.1000,"publicationDate":"2017-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.19272/201708302004","RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"0","JCRName":"LANGUAGE & LINGUISTICS","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0
Abstract
Sul tic linguistico di Corley, protagonista di "Two Gallants", sesto racconto di "Dubliners" (1914) di James Joyce, si sofferma Riccardo Tesi: la pronuncia in pubblico della prima lettera del proprio nome utilizzando un suono fricativo glottidale tipico dei nomi di persona di origine celtica e identico alla gorgia toscana. In tal modo, il personaggio si attribuisce connotati gaelici, per sanare il divario con il suo raffinato e suadente compagno d'avventure, Lenehan, ma, al contempo, crea un effetto comico derivante dalla parziale sovrapposizione omofonica col sostantivo 'whore', 'prostituta'. Tale espediente linguistico, secondo l'A., deriva a Joyce dal contatto con alcuni fiorentini durante i primi anni del soggiorno a Trieste e dietro esso 'sembra condensarsi l'attrazione/avversione profonda dell'intellettuale raffinatissimo tanto nei riguardi dei piccoli mercanti di lingue vive incontrati alla scuola triestina, quanto nei confronti delle periferie annerite della sua amata/odiata citta natale e dei suoi improvvisati dongiovanni, ritratti impietosamente a pronunciare il proprio nome alla maniera dei bardi gaelici'