italianoA partire dagli anni ottanta del secolo scorso si e cominciato a riflettere sistematicamente sulla presenza e la funzione della donna in Machiavelli. Le sue molteplici figure femminili – ‘reali’ o metaforiche – sono state poste al centro di analisi che hanno attraversato criticamente l’intera opera del Segretario fiorentino, fatta ‘reagire’ con gli orientamenti di una critica assai variamente impostata, ma che ha tenuto conto – con maggiore o minore ‘simpatia’ – dell’emergere di un pensiero femminista. L’articolo ripercorre questa vicenda, delineando gli snodi salienti del dibattito e argomentando la sua forte attualita. EnglishFrom the 1980s, scholarship has started a systematic reflection on the presence and role of women in Machiavelli. His many and diverse female characters – be they ‘real’ or metaphorical – have been the focus of analyses that critically examine the Florentine Secretary’s entire oeuvre. This aspect of his work has received much attention from a variety of perspectives, taking into account – with more or less ‘sympathy’ – the acquisitions of feminist criticism. This article maps the decade-long debate, pointing out its central issues, and stressing its ongoing relevance
{"title":"Un’altra questione Machiavelli: ancora sul femminile e il posto della donna","authors":"M. Marazzi","doi":"10.19272/202008301012","DOIUrl":"https://doi.org/10.19272/202008301012","url":null,"abstract":"italianoA partire dagli anni ottanta del secolo scorso si e cominciato a riflettere sistematicamente sulla presenza e la funzione della donna in Machiavelli. Le sue molteplici figure femminili – ‘reali’ o metaforiche – sono state poste al centro di analisi che hanno attraversato criticamente l’intera opera del Segretario fiorentino, fatta ‘reagire’ con gli orientamenti di una critica assai variamente impostata, ma che ha tenuto conto – con maggiore o minore ‘simpatia’ – dell’emergere di un pensiero femminista. L’articolo ripercorre questa vicenda, delineando gli snodi salienti del dibattito e argomentando la sua forte attualita. EnglishFrom the 1980s, scholarship has started a systematic reflection on the presence and role of women in Machiavelli. His many and diverse female characters – be they ‘real’ or metaphorical – have been the focus of analyses that critically examine the Florentine Secretary’s entire oeuvre. This aspect of his work has received much attention from a variety of perspectives, taking into account – with more or less ‘sympathy’ – the acquisitions of feminist criticism. This article maps the decade-long debate, pointing out its central issues, and stressing its ongoing relevance","PeriodicalId":53880,"journal":{"name":"STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE","volume":"9 1","pages":"199-215"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"87121683","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
italianoIl capolavoro di Federico De Roberto, I Vicere, ha avuto una complessa vicenda elaborativa, che si e protratta dal luglio del 1891 al settembre del 1894, quando ha avuto termine il tormentoso lavoro delle quattro redazioni e dei pentimenti apportati sulle bozze fino all’ultimo. Questo saggio ricostruisce la storia testuale dei Vicere facendo perno sulla prima e sconosciuta redazione del romanzo – ricomposta attraverso un paziente puzzle musivo – e sugli appunti, gli schemi, i materiali documentari che l’hanno preparata e accompagnata. Ne scaturisce una innovativa focalizzazione dell’officina segreta del romanziere, ma soprattutto del processo attraverso cui l’idea genetica dei Vicere e giunta a congiungere con modernita sperimentale di tecnica narrativa la micro e la macrostoria nel potente affresco di una societa in trasformazione epocale. EnglishFederico De Roberto’s masterpiece, I Vicere, had a complex elaborative story, which lasted from July 1891 to September 1894, when the tormenting work of the four autographed drafts and the regrets made on the print proofs ended up to the last. This essay reconstructs the textual history of I Vicere by hinging on the first and unknown draft of the novel – recomposed through a patient mosaic puzzle – and on the notes, schemes, documentary materials that prepared and accompanied it. The result is an innovative focus of the novelist’s secret workshop, but above all of the process through which the genetic idea of I Vicere has come to combine micro and macrohistory with experimental modernity of narrative technique in the powerful fresco of a society in epochal transformation.
意大利总督费德里科·德·罗伯托(Federico De Roberto)的杰作经历了一段复杂的过程,从1891年7月持续到1894年9月。这篇文章回顾了总督的文本历史,重点是小说的第一部未知的作品——通过耐心的语义拼图拼凑而成——以及准备和伴随它的笔记、图案和纪录片材料。因此,小说家的秘密工作坊成为了一种创新的焦点,但最重要的是,总督的遗传思想与历史技术的实验现代结合在一起的过程罗伯特国王的杰作,我的总督,有一个复杂的故事,从1891年7月到1894年9月,当四份亲笔签名的作品和录制在最后一份手稿上的录音的折磨时。这是对我所代表的文本历史的再现——通过耐心的莫赛克之谜——以及由此产生和伴随而来的注释、示意图、文件材料。结果是对新列表的秘密研讨会的创新关注,但在这一过程中,我总督的基因创意已经将微观和宏观历史与叙事技术的现代实验结合起来
{"title":"Protostoria dei viceré","authors":"A. Morace","doi":"10.19272/202008302003","DOIUrl":"https://doi.org/10.19272/202008302003","url":null,"abstract":"italianoIl capolavoro di Federico De Roberto, I Vicere, ha avuto una complessa vicenda elaborativa, che si e protratta dal luglio del 1891 al settembre del 1894, quando ha avuto termine il tormentoso lavoro delle quattro redazioni e dei pentimenti apportati sulle bozze fino all’ultimo. Questo saggio ricostruisce la storia testuale dei Vicere facendo perno sulla prima e sconosciuta redazione del romanzo – ricomposta attraverso un paziente puzzle musivo – e sugli appunti, gli schemi, i materiali documentari che l’hanno preparata e accompagnata. Ne scaturisce una innovativa focalizzazione dell’officina segreta del romanziere, ma soprattutto del processo attraverso cui l’idea genetica dei Vicere e giunta a congiungere con modernita sperimentale di tecnica narrativa la micro e la macrostoria nel potente affresco di una societa in trasformazione epocale. EnglishFederico De Roberto’s masterpiece, I Vicere, had a complex elaborative story, which lasted from July 1891 to September 1894, when the tormenting work of the four autographed drafts and the regrets made on the print proofs ended up to the last. This essay reconstructs the textual history of I Vicere by hinging on the first and unknown draft of the novel – recomposed through a patient mosaic puzzle – and on the notes, schemes, documentary materials that prepared and accompanied it. The result is an innovative focus of the novelist’s secret workshop, but above all of the process through which the genetic idea of I Vicere has come to combine micro and macrohistory with experimental modernity of narrative technique in the powerful fresco of a society in epochal transformation.","PeriodicalId":53880,"journal":{"name":"STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE","volume":"7 1","pages":"67-113"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"79728004","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
italianoDopo una parte dedicata ai codici greci in possesso di Francesco Patrizi da Cherso e venduti nel 1575 a Filippo II di Spagna perche facessero parte della biblioteca dell’Escorial, il contributo prende in esame il testo di Del Governo de’ regni (Ferrara 1583), traduzione dello Stephanites kai Ichnelates di Simeone Seth, che presenta non pochi problemi testuali e filologici, primo fra tutti la controversa identita del traduttore e la questione delle fonti greche, che vengono qui definitivamente indicate nell’Escorialense Y.iii.6, manoscritto che contiene due versioni dello Stephanites. Il raffronto tra le due redazioni e il testo del Governo de’ regni, l’esame analitico della traduzione nella sua resa ora letterale ora piu libera, permettono di attribuire con certezza il Governo de’ regni a Francesco Patrizi. EnglishThe first part of the article analyses the Greek codices in the possession of Francesco Patrizi da Cherso that were sold to Philip II in 1575. The second part examines Del Governo de’ regni, a translation of Simeon Seth’s Stephanites kai Ichnelates. The text poses various textual and philological problems. First, the identity of the translator and the problem of Greek sources, which are identified here in the Escorialense Y.iii.6, a manuscript that contains two versions of the Stephanites. The comparison between these two versions and Del Governo de’ regni, and the examination of the translation allow the attribution of Del Governo de’ regni to Francesco Patrizi.
持有的希腊italianoDopo部分专门讨论代码弗朗切斯科·Patrizi Cherso和1575年售出至西班牙国王菲利普二世因为dell’Escorial图书馆的一部分,考虑到该案文将捐助费拉拉和王国政府(第1583),西蒙Stephanites kai Ichnelates的翻译文本和filologici Seth,提出了不少问题,首先是有争议的身份翻译员和希腊来源的问题,这一点在护送Y.iii中得到了明确的说明。6 .包括斯特凡尼茨两个版本的手稿。通过将这两篇文章与王国政府的文本进行比较,通过对翻译的分析分析,从字面上到现在更加自由,可以肯定地将王国政府授予弗朗切斯科·帕特里齐。1575年,希腊法典第一部分被卖给了菲利普二世。王国政府的第二部分,西缅·塞特的斯特凡尼茨·凯·伊提提的翻译。文本poses various textual and philological问题。首先,翻译的身份和希腊来源的问题,在护送Y.iii中被识别。《斯特凡尼特人》的两种版本。这两种版本和王国政府之间的比较,以及对王国政府对弗朗西斯科·帕特里齐的归属权的翻译的审查。
{"title":"La biblioteca greca di Francesco Patrizi e le fonti di \"Del governo de’ regni\"","authors":"Giulia Beccaria","doi":"10.19272/202008301008","DOIUrl":"https://doi.org/10.19272/202008301008","url":null,"abstract":"italianoDopo una parte dedicata ai codici greci in possesso di Francesco Patrizi da Cherso e venduti nel 1575 a Filippo II di Spagna perche facessero parte della biblioteca dell’Escorial, il contributo prende in esame il testo di Del Governo de’ regni (Ferrara 1583), traduzione dello Stephanites kai Ichnelates di Simeone Seth, che presenta non pochi problemi testuali e filologici, primo fra tutti la controversa identita del traduttore e la questione delle fonti greche, che vengono qui definitivamente indicate nell’Escorialense Y.iii.6, manoscritto che contiene due versioni dello Stephanites. Il raffronto tra le due redazioni e il testo del Governo de’ regni, l’esame analitico della traduzione nella sua resa ora letterale ora piu libera, permettono di attribuire con certezza il Governo de’ regni a Francesco Patrizi. EnglishThe first part of the article analyses the Greek codices in the possession of Francesco Patrizi da Cherso that were sold to Philip II in 1575. The second part examines Del Governo de’ regni, a translation of Simeon Seth’s Stephanites kai Ichnelates. The text poses various textual and philological problems. First, the identity of the translator and the problem of Greek sources, which are identified here in the Escorialense Y.iii.6, a manuscript that contains two versions of the Stephanites. The comparison between these two versions and Del Governo de’ regni, and the examination of the translation allow the attribution of Del Governo de’ regni to Francesco Patrizi.","PeriodicalId":53880,"journal":{"name":"STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE","volume":"78 2","pages":"103-141"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72417406","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EnglishThis paper provides a new reading of the Appunti per il Dizionario by Carlo Lorenzini-Collodi, held in the Fondo Nuove Accessioni of the Biblioteca Nazionale Centrale in Florence (N. A. 754, ii 5). The examination of the seventy-nine sheets (with some photographic reproductions) allows a reinterpretation and a new dating of the work. The analysis of the words collected by Collodi (in total 1861), as well as the transcription of some of these on recycled sheets previously used by the author for the first draft of the novel Lanterna magica, allow us to conjecture a different origin and a new destination for it. italianoIl saggio offre nuove chiavi di lettura per gli Appunti per il Dizionario di Carlo Lorenzini-Collodi, conservati nel Fondo Nuove Accessioni della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (N. A. 754, ii 5). Il rinnovato esame dei settantanove fogli (di cui si fornisce anche qualche riproduzione fotografica) apre infatti nuove ipotesi interpretative e possibili datazioni alternative. Lo spoglio delle voci censite per l’occasione da Collodi (che raggiungono il numero di 1861), e la presenza di alcune di queste su due fogli di recupero precedentemente utilizzati dall’autore per la stesura di una prima redazione della Lanterna magica, consentono di congetturarne una diversa origine e una inedita (e piu verosimile) destinazione
EnglishThis paper provides a new reading of the笔记,这本字典由Carlo Lorenzini-Collodi held in the新加入基金of the中央国家图书馆在弗洛伦斯·a . 754号(二)5 . the examination of the seventy-nine研究(with photographic的reproductions) allows reinterpretation and a new婚介of the work。对科洛迪(1861年)汇编的文字的分析,就像以前在回收表格上使用的一些文字的转录一样italianoIl篇提供了新的钥匙的阅读笔记查理Lorenzini-Collodi这本字典,保存在佛罗伦萨中央参考图书馆的新加入基金(第A . 754,二5号)重新审查79张(其中相机还提供了一些因为)为新的假设可能解释和秩序替代编排。以抽签方式声音胶体的机会(家有1861个,回收其中的一些在两张纸上存在以前作者之前编写一份写作使用神奇的桁架,允许来自不同来源congetturarne一项和未发表的(可能)的目的地
{"title":"Sugli Appunti per il Dizionario di Carlo Collodi","authors":"Francesca Florimbii","doi":"10.19272/202008301010","DOIUrl":"https://doi.org/10.19272/202008301010","url":null,"abstract":"EnglishThis paper provides a new reading of the Appunti per il Dizionario by Carlo Lorenzini-Collodi, held in the Fondo Nuove Accessioni of the Biblioteca Nazionale Centrale in Florence (N. A. 754, ii 5). The examination of the seventy-nine sheets (with some photographic reproductions) allows a reinterpretation and a new dating of the work. The analysis of the words collected by Collodi (in total 1861), as well as the transcription of some of these on recycled sheets previously used by the author for the first draft of the novel Lanterna magica, allow us to conjecture a different origin and a new destination for it. italianoIl saggio offre nuove chiavi di lettura per gli Appunti per il Dizionario di Carlo Lorenzini-Collodi, conservati nel Fondo Nuove Accessioni della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (N. A. 754, ii 5). Il rinnovato esame dei settantanove fogli (di cui si fornisce anche qualche riproduzione fotografica) apre infatti nuove ipotesi interpretative e possibili datazioni alternative. Lo spoglio delle voci censite per l’occasione da Collodi (che raggiungono il numero di 1861), e la presenza di alcune di queste su due fogli di recupero precedentemente utilizzati dall’autore per la stesura di una prima redazione della Lanterna magica, consentono di congetturarne una diversa origine e una inedita (e piu verosimile) destinazione","PeriodicalId":53880,"journal":{"name":"STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE","volume":"6 1","pages":"149-169"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"89610202","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EnglishThis essay proposes a comparative study of classical myth in the works of Alberto Savinio. It focuses on a reading of the theme of Childhood in Savinio as an underlying Pathosformel (Aby Warburg) whose symptoms can be found in the recurrent presence of ‘the ghosts of myth’ as constantly re-emerging remnants of the past. From this perspective, Savinio’s works are examined as a corpus of short stories subdivided into three narrative morphologies according to the modalities of the ghosts’ manifestations: short stories of appearance, metamorphosis and re-emergence. italianoIl saggio propone un’ipotesi comparativa finalizzata allo studio del mito classico nella produzione di Alberto Savinio. L’autrice si Pathosformel di warburghiana memoria, il cui sintomo risiederebbe nella costante presenza nella sua opera di ‘fantasmi del mito’, sopravvivenze di un passato che continuamente riemerge e prende corpo. In tale prospettiva si prende in esame un corpus di racconti suddiviso in tre morfologie narrative sulla base delle modalita di comparsa di tali fantasmi: racconti dell’apparizione, della metamorfosi e della riemersione
这是对阿尔贝托·萨维尼作品中古典神话的比较研究。它是在阅读《拯救》中孩子们的主题时发现的,就像理解Pathosformel (Aby Warburg)一样,他的symptoms可以在《神话中的幽灵》(the ghosts of myth)的回归中找到,就像过去的幽灵经常出现一样。从这个角度来看,萨维诺的作品是对一长串短故事的总结,这些故事被分成了三种与鬼魂事件模式相一致的形态叙事:意大利《智者》提出了一个比较假设,以研究阿尔贝托·萨维尼的经典作品神话。作者对沃斯伯里亚人的记忆很熟悉,他的症状是在他的作品中不断出现“米托幽灵”,这是过去不断出现和出现的延续。从这个角度来看,根据这些鬼魂的出现方式,将一组故事分为三种叙事形态:幽灵的出现、变形和复活的故事
{"title":"I fantasmi del mito nell'opera di Alberto Savinio","authors":"Caterina Miracle Bragantini","doi":"10.19272/202008301015","DOIUrl":"https://doi.org/10.19272/202008301015","url":null,"abstract":"EnglishThis essay proposes a comparative study of classical myth in the works of Alberto Savinio. It focuses on a reading of the theme of Childhood in Savinio as an underlying Pathosformel (Aby Warburg) whose symptoms can be found in the recurrent presence of ‘the ghosts of myth’ as constantly re-emerging remnants of the past. From this perspective, Savinio’s works are examined as a corpus of short stories subdivided into three narrative morphologies according to the modalities of the ghosts’ manifestations: short stories of appearance, metamorphosis and re-emergence. italianoIl saggio propone un’ipotesi comparativa finalizzata allo studio del mito classico nella produzione di Alberto Savinio. L’autrice si Pathosformel di warburghiana memoria, il cui sintomo risiederebbe nella costante presenza nella sua opera di ‘fantasmi del mito’, sopravvivenze di un passato che continuamente riemerge e prende corpo. In tale prospettiva si prende in esame un corpus di racconti suddiviso in tre morfologie narrative sulla base delle modalita di comparsa di tali fantasmi: racconti dell’apparizione, della metamorfosi e della riemersione","PeriodicalId":53880,"journal":{"name":"STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE","volume":"10 1","pages":"261-278"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"82001041","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Ricordo di un Maestro (con un elogio del leggere e correggere)","authors":"Alfredo Cottignoli","doi":"10.19272/202008301004","DOIUrl":"https://doi.org/10.19272/202008301004","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":53880,"journal":{"name":"STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE","volume":"965 1","pages":"29-37"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"85635837","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Nell'articolo si legge l'edizione critica dei sonetti del poeta trecentesco Lorenzo Moschi, la maggior parte dei quali finora inediti e traditi da due manoscritti quattrocenteschi, il codice Riccardiano 1103 e il codice Palatino 359 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Dalla stessa tradizione manoscritta si ricavano i dati biografici di Moschi, nei cui testi, 'campioni delle abitudini compositive in uso nel periodo in cui visse', si riverberano, insieme a continui riferimenti alla tradizione lirica italiana. Dopo l'introduzione, il contributo e articolato in quattro sezioni: descrizione dei manoscritti e delle stampe, nota sulla tradizione, il testo e l'apparato, i sonetti.
{"title":"I sonetti di Lorenzo Moschi","authors":"N. Morelli","doi":"10.17863/CAM.18187","DOIUrl":"https://doi.org/10.17863/CAM.18187","url":null,"abstract":"Nell'articolo si legge l'edizione critica dei sonetti del poeta trecentesco Lorenzo Moschi, la maggior parte dei quali finora inediti e traditi da due manoscritti quattrocenteschi, il codice Riccardiano 1103 e il codice Palatino 359 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Dalla stessa tradizione manoscritta si ricavano i dati biografici di Moschi, nei cui testi, 'campioni delle abitudini compositive in uso nel periodo in cui visse', si riverberano, insieme a continui riferimenti alla tradizione lirica italiana. Dopo l'introduzione, il contributo e articolato in quattro sezioni: descrizione dei manoscritti e delle stampe, nota sulla tradizione, il testo e l'apparato, i sonetti.","PeriodicalId":53880,"journal":{"name":"STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE","volume":"102 1","pages":"271-315"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-01-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"89150582","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Sul tic linguistico di Corley, protagonista di "Two Gallants", sesto racconto di "Dubliners" (1914) di James Joyce, si sofferma Riccardo Tesi: la pronuncia in pubblico della prima lettera del proprio nome utilizzando un suono fricativo glottidale tipico dei nomi di persona di origine celtica e identico alla gorgia toscana. In tal modo, il personaggio si attribuisce connotati gaelici, per sanare il divario con il suo raffinato e suadente compagno d'avventure, Lenehan, ma, al contempo, crea un effetto comico derivante dalla parziale sovrapposizione omofonica col sostantivo 'whore', 'prostituta'. Tale espediente linguistico, secondo l'A., deriva a Joyce dal contatto con alcuni fiorentini durante i primi anni del soggiorno a Trieste e dietro esso 'sembra condensarsi l'attrazione/avversione profonda dell'intellettuale raffinatissimo tanto nei riguardi dei piccoli mercanti di lingue vive incontrati alla scuola triestina, quanto nei confronti delle periferie annerite della sua amata/odiata citta natale e dei suoi improvvisati dongiovanni, ritratti impietosamente a pronunciare il proprio nome alla maniera dei bardi gaelici'
{"title":"Joyce e la gorgia toscana","authors":"Riccardo Tesi","doi":"10.19272/201708302004","DOIUrl":"https://doi.org/10.19272/201708302004","url":null,"abstract":"Sul tic linguistico di Corley, protagonista di \"Two Gallants\", sesto racconto di \"Dubliners\" (1914) di James Joyce, si sofferma Riccardo Tesi: la pronuncia in pubblico della prima lettera del proprio nome utilizzando un suono fricativo glottidale tipico dei nomi di persona di origine celtica e identico alla gorgia toscana. In tal modo, il personaggio si attribuisce connotati gaelici, per sanare il divario con il suo raffinato e suadente compagno d'avventure, Lenehan, ma, al contempo, crea un effetto comico derivante dalla parziale sovrapposizione omofonica col sostantivo 'whore', 'prostituta'. Tale espediente linguistico, secondo l'A., deriva a Joyce dal contatto con alcuni fiorentini durante i primi anni del soggiorno a Trieste e dietro esso 'sembra condensarsi l'attrazione/avversione profonda dell'intellettuale raffinatissimo tanto nei riguardi dei piccoli mercanti di lingue vive incontrati alla scuola triestina, quanto nei confronti delle periferie annerite della sua amata/odiata citta natale e dei suoi improvvisati dongiovanni, ritratti impietosamente a pronunciare il proprio nome alla maniera dei bardi gaelici'","PeriodicalId":53880,"journal":{"name":"STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE","volume":"78 1","pages":"69-79"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"90972102","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Partendo dal presupposto che 'nelle sue novelle Masuccio mette in scena una sorta di 'Doppelganger' del destinatario', il contributo indaga le corrispondenze riflesse vigenti tra Giovanni Pontano, dedicatario della terza novella del "Novellino" di Masuccio Salernitano, il medico Rogero Campisciano e il frate Nicolo da Nargni, personaggi dello stesso racconto breve. Sebbene Salernitano inviti Pontano a identificarsi con il primo, poiche come lui 'pericolosamente contiguo ai frati dai quali e trascinato nell'inferno dell'adulterio e del disonore', secondo l'A., l'umanista si presenta piu simile al chierico, figura tinteggiata a partire da 'un rapporto di filiazione genetica della novella di Masuccio con le poesie giovanili del dedicatario'. Difatti, una siffatta costruzione del personaggio Nicolo da Nargni fa da eco a un progetto narrativo piu vasto cui la novella prende parte: 'la novella di Masuccio [e] costruita in molti punti come capovolgimento parodico dell'elegia VIII degli "Amores" di Pontano' e 'il nono componimento degli "Amores" [e un] testo coinvolto, insieme con l'elegia VIII della stessa raccolta, nella genesi della terza novella del "Novellino"'.
{"title":"Dottor Pontano e fra Pontano nella terza novella del \"Novellino\" di Masuccio","authors":"Vincenzo Vitale","doi":"10.19272/201708301002","DOIUrl":"https://doi.org/10.19272/201708301002","url":null,"abstract":"Partendo dal presupposto che 'nelle sue novelle Masuccio mette in scena una sorta di 'Doppelganger' del destinatario', il contributo indaga le corrispondenze riflesse vigenti tra Giovanni Pontano, dedicatario della terza novella del \"Novellino\" di Masuccio Salernitano, il medico Rogero Campisciano e il frate Nicolo da Nargni, personaggi dello stesso racconto breve. Sebbene Salernitano inviti Pontano a identificarsi con il primo, poiche come lui 'pericolosamente contiguo ai frati dai quali e trascinato nell'inferno dell'adulterio e del disonore', secondo l'A., l'umanista si presenta piu simile al chierico, figura tinteggiata a partire da 'un rapporto di filiazione genetica della novella di Masuccio con le poesie giovanili del dedicatario'. Difatti, una siffatta costruzione del personaggio Nicolo da Nargni fa da eco a un progetto narrativo piu vasto cui la novella prende parte: 'la novella di Masuccio [e] costruita in molti punti come capovolgimento parodico dell'elegia VIII degli \"Amores\" di Pontano' e 'il nono componimento degli \"Amores\" [e un] testo coinvolto, insieme con l'elegia VIII della stessa raccolta, nella genesi della terza novella del \"Novellino\"'.","PeriodicalId":53880,"journal":{"name":"STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE","volume":"1 1","pages":"21-49"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"83006182","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L'A. analizza l'epistolario, conservato presso l'Archivio di Stato di Modena e comprendente per lo piu lettere indirizzate a membri della famiglia estense, di Lucrezia Borgia, moglie di Alfonso I d'Este dal 1501 e duchessa di Ferrara dal 1505 al 1519, evidenziando la predilezione da parte della donna per la stesura di propria mano dei testi: 'Dal punto di vista archivistico Lucrezia usa sostanzialmente quattro modalita di trasmissione epistolare: lettere autografe, lettere dettate con 'postscriptum' di propria mano, lettere dettate al segretario, lettere dettate con avvertimento, spesso autografo, che il messaggero completera 'a boccha''. In particolar modo, Capaci si sofferma sulla scrittura autografa della lettera a Ercole I d'Este, concernente don Rodrigo, il figlio avuto dal duca di Bisceglie, e indica i reali destinatari e corregge la datazione di cinque lettere giacenti presso l'Archivio modenese con 'inadeguata collocazione'. Infine, lo studioso considera le 'familiares' lucreziane e, esaminandone il livello linguistico, ne studia la funzione politica e privata.
{"title":"Dettate 'e manu propria': lettere familiari di Lucrezia Estense de Borgia","authors":"Bruno Capaci","doi":"10.19272/201708301003","DOIUrl":"https://doi.org/10.19272/201708301003","url":null,"abstract":"L'A. analizza l'epistolario, conservato presso l'Archivio di Stato di Modena e comprendente per lo piu lettere indirizzate a membri della famiglia estense, di Lucrezia Borgia, moglie di Alfonso I d'Este dal 1501 e duchessa di Ferrara dal 1505 al 1519, evidenziando la predilezione da parte della donna per la stesura di propria mano dei testi: 'Dal punto di vista archivistico Lucrezia usa sostanzialmente quattro modalita di trasmissione epistolare: lettere autografe, lettere dettate con 'postscriptum' di propria mano, lettere dettate al segretario, lettere dettate con avvertimento, spesso autografo, che il messaggero completera 'a boccha''. In particolar modo, Capaci si sofferma sulla scrittura autografa della lettera a Ercole I d'Este, concernente don Rodrigo, il figlio avuto dal duca di Bisceglie, e indica i reali destinatari e corregge la datazione di cinque lettere giacenti presso l'Archivio modenese con 'inadeguata collocazione'. Infine, lo studioso considera le 'familiares' lucreziane e, esaminandone il livello linguistico, ne studia la funzione politica e privata.","PeriodicalId":53880,"journal":{"name":"STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE","volume":"75 1","pages":"51-66"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"86362199","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}