{"title":"想象疼痛的可能性","authors":"A. Kind","doi":"10.4453/RIFP.2021.0016","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Abstract: In Imagined and delusional pain Jennifer Radden aims to show that experiences of pain – and in particular, the pain associated with depression – cannot be merely delusional. Her reasoning relies crucially on the claim that the feeling of pain is imaginatively beyond our reach. Though she thinks that there are many ways that one can imagine scenarios involving oneself being in pain, she argues that one cannot imagine the feeling of pain itself. In this commentary, I target this claim in an attempt to show that Radden is mistaken. My argument relies on facts about individual differences involving imagination. To my mind, arguments like Radden’s involve an unfortunate slide from an “I can’t imagine…” claim to an “It can’t be imagined claim…” To support my argument, I also call upon empirical findings concerning pain imagination. As I conclude, we have no reason to think that the feeling of pain is something that is, in principle, unimaginable. Keywords: Pain; Imagination; Feeling of Pain; Delusion La possibilita di immaginare il dolore Riassunto: In Imagined and delusional pain Jennifer Radden intende mostrare che le esperienze di dolore – e, in particolare, il dolore associato alla depressione – non possono essere semplicemente illusorie. Il cuore del suo argomento fa leva sull’affermazione per cui provare dolore e immaginativamente al di la della nostra portata. Sebbene ritenga che si possano immaginare scenari nei quali proviamo dolore, Radden afferma che non si possa immaginare l’avvertire dolore di per se. In questo commento mi concentrero su questa affermazione nel tentative di mostrare che Radden si sbaglia. Il mio argomento poggia su fatti relativi alle differenze individuali che riguardano l’immaginazione. Dal mio punto di vista argomenti come quelli di Radden implicano un infelice slittamento da una affermazione come “io non posso immaginare…” a una affermazione come “non si puo immaginare …”. A sostegno della mia tesi portero evidenze empiriche relative all’immaginazione del dolore. Come giungero a sostenere, non abbiamo ragioni per pensare che il provare dolore sia qualcosa in via di principio inimmaginabile. Parole chiave: Dolore; Immaginazione; Sensazioni di dolore; Illusione","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"12 1","pages":"183-189"},"PeriodicalIF":0.2000,"publicationDate":"2021-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"The possibility of imagining pain\",\"authors\":\"A. 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As I conclude, we have no reason to think that the feeling of pain is something that is, in principle, unimaginable. Keywords: Pain; Imagination; Feeling of Pain; Delusion La possibilita di immaginare il dolore Riassunto: In Imagined and delusional pain Jennifer Radden intende mostrare che le esperienze di dolore – e, in particolare, il dolore associato alla depressione – non possono essere semplicemente illusorie. Il cuore del suo argomento fa leva sull’affermazione per cui provare dolore e immaginativamente al di la della nostra portata. Sebbene ritenga che si possano immaginare scenari nei quali proviamo dolore, Radden afferma che non si possa immaginare l’avvertire dolore di per se. In questo commento mi concentrero su questa affermazione nel tentative di mostrare che Radden si sbaglia. Il mio argomento poggia su fatti relativi alle differenze individuali che riguardano l’immaginazione. 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Abstract: In Imagined and delusional pain Jennifer Radden aims to show that experiences of pain – and in particular, the pain associated with depression – cannot be merely delusional. Her reasoning relies crucially on the claim that the feeling of pain is imaginatively beyond our reach. Though she thinks that there are many ways that one can imagine scenarios involving oneself being in pain, she argues that one cannot imagine the feeling of pain itself. In this commentary, I target this claim in an attempt to show that Radden is mistaken. My argument relies on facts about individual differences involving imagination. To my mind, arguments like Radden’s involve an unfortunate slide from an “I can’t imagine…” claim to an “It can’t be imagined claim…” To support my argument, I also call upon empirical findings concerning pain imagination. As I conclude, we have no reason to think that the feeling of pain is something that is, in principle, unimaginable. Keywords: Pain; Imagination; Feeling of Pain; Delusion La possibilita di immaginare il dolore Riassunto: In Imagined and delusional pain Jennifer Radden intende mostrare che le esperienze di dolore – e, in particolare, il dolore associato alla depressione – non possono essere semplicemente illusorie. Il cuore del suo argomento fa leva sull’affermazione per cui provare dolore e immaginativamente al di la della nostra portata. Sebbene ritenga che si possano immaginare scenari nei quali proviamo dolore, Radden afferma che non si possa immaginare l’avvertire dolore di per se. In questo commento mi concentrero su questa affermazione nel tentative di mostrare che Radden si sbaglia. Il mio argomento poggia su fatti relativi alle differenze individuali che riguardano l’immaginazione. Dal mio punto di vista argomenti come quelli di Radden implicano un infelice slittamento da una affermazione come “io non posso immaginare…” a una affermazione come “non si puo immaginare …”. A sostegno della mia tesi portero evidenze empiriche relative all’immaginazione del dolore. Come giungero a sostenere, non abbiamo ragioni per pensare che il provare dolore sia qualcosa in via di principio inimmaginabile. Parole chiave: Dolore; Immaginazione; Sensazioni di dolore; Illusione