B. Ngô, V. Duquennoy-Martinot, P. Guerreschi, L. Pasquesoone
{"title":"临时和最终皮肤替代品的指示","authors":"B. Ngô, V. Duquennoy-Martinot, P. Guerreschi, L. Pasquesoone","doi":"10.1016/S1769-6704(23)47739-X","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Per assicurare la copertura delle perdite di sostanza cutanee, i chirurghi hanno a disposizione molte tecniche, dalle più semplici alle più complesse. Il ripristino della continuità cutanea è da tempo una questione fondamentale per assicurare la sopravvivenza dei pazienti, ma, in un momento in cui i progressi della medicina e della chirurgia hanno permesso di aumentare l’aspettativa di vita di questi pazienti, la nozione di qualità della cicatrice e quindi di qualità della vita dopo la copertura è diventata fondamentale. Come diceva Damour, “se l’epidermide rappresenta la sopravvivenza del paziente, il derma assicura la qualità della vita”. Parallelamente alle tecniche convenzionali di chirurgia ricostruttiva (autoinnesti cutanei, lembi), nuove vie di ricerca hanno consentito, negli ultimi decenni, lo sviluppo di sostituti dermici, biologici o sintetici, al fine di assicurare il ripristino parziale o totale del rivestimento cutaneo, in modo temporaneo o definitivo. I recenti progressi nell’ingegneria dei tessuti aprono oggi una nuova prospettiva per la copertura cutanea attraverso l’uso di cellule staminali mesenchimali e il loro ruolo nella rigenerazione cutanea.</p></div>","PeriodicalId":100455,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Plastica? Ricostruttiva ed Estetica","volume":"21 2","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Indicazione dei sostituti cutanei temporanei e definitivi\",\"authors\":\"B. Ngô, V. Duquennoy-Martinot, P. Guerreschi, L. Pasquesoone\",\"doi\":\"10.1016/S1769-6704(23)47739-X\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"<div><p>Per assicurare la copertura delle perdite di sostanza cutanee, i chirurghi hanno a disposizione molte tecniche, dalle più semplici alle più complesse. Il ripristino della continuità cutanea è da tempo una questione fondamentale per assicurare la sopravvivenza dei pazienti, ma, in un momento in cui i progressi della medicina e della chirurgia hanno permesso di aumentare l’aspettativa di vita di questi pazienti, la nozione di qualità della cicatrice e quindi di qualità della vita dopo la copertura è diventata fondamentale. Come diceva Damour, “se l’epidermide rappresenta la sopravvivenza del paziente, il derma assicura la qualità della vita”. Parallelamente alle tecniche convenzionali di chirurgia ricostruttiva (autoinnesti cutanei, lembi), nuove vie di ricerca hanno consentito, negli ultimi decenni, lo sviluppo di sostituti dermici, biologici o sintetici, al fine di assicurare il ripristino parziale o totale del rivestimento cutaneo, in modo temporaneo o definitivo. I recenti progressi nell’ingegneria dei tessuti aprono oggi una nuova prospettiva per la copertura cutanea attraverso l’uso di cellule staminali mesenchimali e il loro ruolo nella rigenerazione cutanea.</p></div>\",\"PeriodicalId\":100455,\"journal\":{\"name\":\"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Plastica? Ricostruttiva ed Estetica\",\"volume\":\"21 2\",\"pages\":\"Pages 1-11\"},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2023-07-01\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Plastica? Ricostruttiva ed Estetica\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S176967042347739X\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"\",\"JCRName\":\"\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Plastica? Ricostruttiva ed Estetica","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S176967042347739X","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
Indicazione dei sostituti cutanei temporanei e definitivi
Per assicurare la copertura delle perdite di sostanza cutanee, i chirurghi hanno a disposizione molte tecniche, dalle più semplici alle più complesse. Il ripristino della continuità cutanea è da tempo una questione fondamentale per assicurare la sopravvivenza dei pazienti, ma, in un momento in cui i progressi della medicina e della chirurgia hanno permesso di aumentare l’aspettativa di vita di questi pazienti, la nozione di qualità della cicatrice e quindi di qualità della vita dopo la copertura è diventata fondamentale. Come diceva Damour, “se l’epidermide rappresenta la sopravvivenza del paziente, il derma assicura la qualità della vita”. Parallelamente alle tecniche convenzionali di chirurgia ricostruttiva (autoinnesti cutanei, lembi), nuove vie di ricerca hanno consentito, negli ultimi decenni, lo sviluppo di sostituti dermici, biologici o sintetici, al fine di assicurare il ripristino parziale o totale del rivestimento cutaneo, in modo temporaneo o definitivo. I recenti progressi nell’ingegneria dei tessuti aprono oggi una nuova prospettiva per la copertura cutanea attraverso l’uso di cellule staminali mesenchimali e il loro ruolo nella rigenerazione cutanea.