{"title":"从19世纪下半叶到数字原住民的精神病发作的临床和精神病理学概念化","authors":"Riccardo Piero Dalle Luche","doi":"10.3280/rsf2023-002008","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"La vasta letteratura sulla psicopatologia adolescenziale e gli esordi psicotici ignora la storia delle categorie diagnostiche che nel corso di 150 anni si sono succedute nella concettualizzazione di questi quadri clinici. L'Autore riassume la vicenda che, attraverso una prima descrizione dell'Ebe- frenia, portò al costrutto di Dementia praecox e, successivamente, a quello di Schizofrenia ancora in uso. Successivamente analizza le principali descrizio- ni psicopatologiche dei quadri di esordio che si sono succedute nel ‘900, in particolare quello della Schizofrenie simplex polimorfa e delle Schizofrenie subapofaniche. Tutti questi modelli riservano ancora oggi elementi di grande validità didattica e facilitano il corretto riconoscimento degli esordi nella clinica di oggi, che appare spesso confuso e tardivo per una serie di motivi. Tra questi la crisi della nosografia, la concettualizzazione degli esordi psi- cotici nel modello del disturbo del neurosviluppo tardivo, con le numerose accertate comorbidità ed i cambiamenti nel corso del tempo, il polimorfismo e l'aspecificità sintomatologica, da ultimo i grandi cambiamenti degli stan- dard comportamentali e cognitivi dei nativi digitali che spesso mascherano o si sovrappongono ai sintomi. 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Concettualizzazioni cliniche e psicopatologiche degli esordi psicotici dalla seconda metà dell'800 ai nativi digitali
La vasta letteratura sulla psicopatologia adolescenziale e gli esordi psicotici ignora la storia delle categorie diagnostiche che nel corso di 150 anni si sono succedute nella concettualizzazione di questi quadri clinici. L'Autore riassume la vicenda che, attraverso una prima descrizione dell'Ebe- frenia, portò al costrutto di Dementia praecox e, successivamente, a quello di Schizofrenia ancora in uso. Successivamente analizza le principali descrizio- ni psicopatologiche dei quadri di esordio che si sono succedute nel ‘900, in particolare quello della Schizofrenie simplex polimorfa e delle Schizofrenie subapofaniche. Tutti questi modelli riservano ancora oggi elementi di grande validità didattica e facilitano il corretto riconoscimento degli esordi nella clinica di oggi, che appare spesso confuso e tardivo per una serie di motivi. Tra questi la crisi della nosografia, la concettualizzazione degli esordi psi- cotici nel modello del disturbo del neurosviluppo tardivo, con le numerose accertate comorbidità ed i cambiamenti nel corso del tempo, il polimorfismo e l'aspecificità sintomatologica, da ultimo i grandi cambiamenti degli stan- dard comportamentali e cognitivi dei nativi digitali che spesso mascherano o si sovrappongono ai sintomi. Appare necessario per gli psichiatri clinici una riconcettualizzazione appropriata di questi quadri il cui trattamento precoce è di fondamentale importanza per la vita dei giovani pazienti, potendo condi- zionare positivamente la prognosi sia a breve che a lungo termine.