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Gestione clinica della malaria nel paziente HIV positivo.
Vi è un’estesa sovrapposizione geografica tra malaria e infezione da HIV nell’Africa Sub-Sahariana e, in minor misura, nel Sud-Est Asiatico.In Europa e Nord America i casi di malaria nei pazienti HIV positivi sono limitati ai viaggiatori in aree malariche senza idonea profilassi.La co-infezione malaria-HIV (CMH) comporta un aumento della viremia e una riduzione del numero dei linfociti CD4+, l’incremento della parassitemia e della frequenza di gametocitemia persistente, più frequenti complicanze da malaria grave e mortalità più elevata.La CMH in gravidanza aumenta il rischio di complicanze perinatali (parto pre-termine, aumentatamortalità neonatale, anemia grave).Nella scelta del trattamento antimalarico è necessario tenere in considerazione le numerose interazioni farmacologiche con la terapia antiretrovirale.In generale gli inibitori delle proteasi e gli NNRTI sono i farmaci con il maggior numero di interazioni farmacologiche con le terapie di combinazione a base di derivati dell’artemisinina.L’allungamento del tratto QT è l’evento avverso più frequente e che richiede un monitoraggio ECG più attento nei pazienti in trattamento antiretrovirale.Il paziente con infezione da HIV necessita pertanto un attento monitoraggio degli effetti collaterali in corso di terapia e rivalutazione nelle settimane successive per assicurarsi l’efficacia del trattamento antimalarico.