L’ottimizzazione della terapia basata sull’integrazione dell’ecocardiografia e dei peptidi natriuretici in pazienti ambulatoriali con scompenso cardiaco
{"title":"L’ottimizzazione della terapia basata sull’integrazione dell’ecocardiografia e dei peptidi natriuretici in pazienti ambulatoriali con scompenso cardiaco","authors":"F. L. Dini","doi":"10.17473/1971-6818-2023-3-5","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Lo scompenso cardiaco è una condizione progressiva che conduce alla riduzione della portata cardiaca e/o all’elevazione delle pressioni di riempimento del ventricolo sinistro. Risulta tuttavia complesso valutare la gravità del quadro clinico solamente sulla base dei dati clinici. La classificazione originale Diamond-Forrester, basata sui parametri emodinamici del cateterismo destro, permette di ricavare informazioni sulla portata cardiaca e riconoscere la presenza di segni indiretti di congestione polmonare. Essa è stata introdotta per valutare la gravità e trattare i pazienti, classificandoli in categorie denominate: warm/dry, cold/dry, warm/wetecold/wet. Più recentemente la valutazione invasiva del profilo emodinamico è stata sostituita da valutazioni non invasive ottenute con l’ecocardiografia. È possibile ricavare così stime del flusso anterogrado (portata cardiaca) e della pressione di riempimento del ventricolo sinistro sia in casi acuti che cronici. Questa classificazione può essere utilizzata per identificare i pazienti ad alto rischio di eventi avversi, eventualmente in associazione alla valutazione dei peptidi natriuretici (PN), e per personalizzare la terapia per antagonizzare i sistemi neuroumorali, ridurre la congestione e preservare la perfusione tissutale e renale. I maggiori benefici della terapia medica condotta in accordo alle Linee Guida sono da attendersi nei pazienti con profilo warm-dry, che sono quelli che più frequentemente rispondono con il rimodellamento ventricolare inverso, mentre trattamenti più selettivi e personalizzati guidati dall’ecocardiografia e dai PN sono necessari in pazienti con congestione persistente e/o ipoperfusione tissutale e renale per raggiungere gli obiettivi terapeutici e per evitare la stimolazione ulteriore dei sistemi neuroumorali come effetto dell’uso inappropriato di farmaci vasodilatatori o inotropi negativi. Pertanto, il monitoraggio emodinamico attraverso indicatori clinici, strumentali e bioumorali permette l’implementazione della terapia attraverso la personalizzazione del trattamento farmacologico e degli interventi.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"87 5","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-11-21","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2023-3-5","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Lo scompenso cardiaco è una condizione progressiva che conduce alla riduzione della portata cardiaca e/o all’elevazione delle pressioni di riempimento del ventricolo sinistro. Risulta tuttavia complesso valutare la gravità del quadro clinico solamente sulla base dei dati clinici. La classificazione originale Diamond-Forrester, basata sui parametri emodinamici del cateterismo destro, permette di ricavare informazioni sulla portata cardiaca e riconoscere la presenza di segni indiretti di congestione polmonare. Essa è stata introdotta per valutare la gravità e trattare i pazienti, classificandoli in categorie denominate: warm/dry, cold/dry, warm/wetecold/wet. Più recentemente la valutazione invasiva del profilo emodinamico è stata sostituita da valutazioni non invasive ottenute con l’ecocardiografia. È possibile ricavare così stime del flusso anterogrado (portata cardiaca) e della pressione di riempimento del ventricolo sinistro sia in casi acuti che cronici. Questa classificazione può essere utilizzata per identificare i pazienti ad alto rischio di eventi avversi, eventualmente in associazione alla valutazione dei peptidi natriuretici (PN), e per personalizzare la terapia per antagonizzare i sistemi neuroumorali, ridurre la congestione e preservare la perfusione tissutale e renale. I maggiori benefici della terapia medica condotta in accordo alle Linee Guida sono da attendersi nei pazienti con profilo warm-dry, che sono quelli che più frequentemente rispondono con il rimodellamento ventricolare inverso, mentre trattamenti più selettivi e personalizzati guidati dall’ecocardiografia e dai PN sono necessari in pazienti con congestione persistente e/o ipoperfusione tissutale e renale per raggiungere gli obiettivi terapeutici e per evitare la stimolazione ulteriore dei sistemi neuroumorali come effetto dell’uso inappropriato di farmaci vasodilatatori o inotropi negativi. Pertanto, il monitoraggio emodinamico attraverso indicatori clinici, strumentali e bioumorali permette l’implementazione della terapia attraverso la personalizzazione del trattamento farmacologico e degli interventi.