{"title":"Gesti di primo soccorso in urgenza","authors":"J.-M. Agostinucci , P. Bertrand","doi":"10.1016/S1286-9341(24)50000-X","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><div>Di fronte a situazioni di emergenza impreviste, il medico isolato deve mettere in atto delle azioni di primo soccorso unendo le sue conoscenze mediche. La conoscenza e la padronanza di questi gesti sono spesso insufficienti, anche per il professionista sanitario che è il professionista isolato. Il medico dovrà successivamente intraprendere le premesse ai gesti di soccorso (protezione, liberazione d’urgenza, valutazione della vittima e allerta dei servizi specializzati), identificare le situazioni di emergenza vitale ed eseguire le adeguate procedure di primo soccorso. In ogni caso, è consigliabile tenere conto del rischio di contagio, come ci ricorda l’attualità con la pandemia di SARS-CoV-2. Questo articolo affronta successivamente l’ostruzione acuta delle vie aeree superiori nell’adulto e nel bambino, le emorragie, il paziente privo di coscienza, le ustioni e i traumi ossei e muscolari. Il professionista avrà a sua disposizione i dati epidemiologici, le spiegazioni dettagliate di ciascuna tecnica, sia a livello gestuale che a livello medico, e la sequenza in tempo reale da applicare per ogni situazione. Nella catena dell’emergenza, il medico occupa solitamente l’anello della medicalizzazione. Ma, in quanto medico isolato, rappresenta un primo anello particolare. Diventa un professionista sanitario sia effettore privilegiato che referente per le squadre di soccorso e i servizi specializzati.</div></div>","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"29 1","pages":"Pages 1-13"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2025-02-18","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Urgenze","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S128693412450000X","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Di fronte a situazioni di emergenza impreviste, il medico isolato deve mettere in atto delle azioni di primo soccorso unendo le sue conoscenze mediche. La conoscenza e la padronanza di questi gesti sono spesso insufficienti, anche per il professionista sanitario che è il professionista isolato. Il medico dovrà successivamente intraprendere le premesse ai gesti di soccorso (protezione, liberazione d’urgenza, valutazione della vittima e allerta dei servizi specializzati), identificare le situazioni di emergenza vitale ed eseguire le adeguate procedure di primo soccorso. In ogni caso, è consigliabile tenere conto del rischio di contagio, come ci ricorda l’attualità con la pandemia di SARS-CoV-2. Questo articolo affronta successivamente l’ostruzione acuta delle vie aeree superiori nell’adulto e nel bambino, le emorragie, il paziente privo di coscienza, le ustioni e i traumi ossei e muscolari. Il professionista avrà a sua disposizione i dati epidemiologici, le spiegazioni dettagliate di ciascuna tecnica, sia a livello gestuale che a livello medico, e la sequenza in tempo reale da applicare per ogni situazione. Nella catena dell’emergenza, il medico occupa solitamente l’anello della medicalizzazione. Ma, in quanto medico isolato, rappresenta un primo anello particolare. Diventa un professionista sanitario sia effettore privilegiato che referente per le squadre di soccorso e i servizi specializzati.