{"title":"L’itinerario dei theoroi di Delfi in Sicilia. Una proposta di ricostruzione","authors":"V. Bruno","doi":"10.13135/2039-4985/4173","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"La “grande lista di Delfi”, pubblicata da Andre Plassart nel 1921, e il piu importante fra gli otto cataloghi di theorodokoi conservatisi, e fornisce il quadro complessivo dei contatti mantenuti dagli ambasciatori sacri (theoroi) del santuario panellenico di Delfi con tutte le comunita greche del Mediterraneo che partecipavano periodicamente alla celebrazione delle Pitiche e delle Soterie, tra la fine del III e l’inizio del II sec. a.C. La faccia anteriore della stele registra una successione di lemmi disposti in ordine itinerario, formati da un toponimo seguito da uno o piu nomi personali di theorodokoi. A loro volta le singole voci sono disposte sotto sezioni territoriali, corrispondenti alle aree che le diverse commissioni di theoroi avrebbero dovuto percorrere allo scopo di annunciare la celebrazione delle festivita e invitare le rispettive poleis a prendervi parte. Nel complesso, sulle quattro colonne in cui e diviso il campo epigrafico e incisa una serie di sette itinerari regionali, di cui quattro sono identificati da altrettante intestazioni.Il testo dell’ultima delle theoriai non presenta problemi di lettura sulla pietra se non per i toponimi alle linee 111-115 della quarta colonna, interessate dalla lacuna assai grave che investe tutto lo spigolo in basso a destra della Grande Stele. Per queste righe sono state proposte diverse integrazioni, volte a ricomporre la parte finale dell’itinerario siciliano. Nelle proposte di lettura, le diverse soluzioni avanzate, tutte ugualmente insoddisfacenti, restituiscono di volta in volta un percorso differente rispetto al tragitto seguito dai theoroi di Delfi. La lettura complessiva della “grande lista dei theorodokoi di Delfi” presenta elementi utili non tanto a risolvere in modo definitivo la questione, quanto piuttosto a fornire una nuova chiave di lettura relativa alla reale configurazione di questa parte dell’itinerario, risultante dalla sequenza dei toponimi della sezione siciliana. Un dato di confronto decisivo e costituito dalle evidenze contenute sulle colonne della stele, dalle quali si evince chiaramente come, in almeno due circoscrizioni regionali, le theoriai degli ambasciatori di Delfi si sono separate in gruppi piu piccoli, che hanno percorso autonomamente itinerari differenti. Questa medesima soluzione si adatta anche al caso della Sicilia, dove due gruppi di theoroi sembrano seguire le vie lungo il versante ionico e tirrenico.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"60 5","pages":"193-232"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2019-12-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/4173","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La “grande lista di Delfi”, pubblicata da Andre Plassart nel 1921, e il piu importante fra gli otto cataloghi di theorodokoi conservatisi, e fornisce il quadro complessivo dei contatti mantenuti dagli ambasciatori sacri (theoroi) del santuario panellenico di Delfi con tutte le comunita greche del Mediterraneo che partecipavano periodicamente alla celebrazione delle Pitiche e delle Soterie, tra la fine del III e l’inizio del II sec. a.C. La faccia anteriore della stele registra una successione di lemmi disposti in ordine itinerario, formati da un toponimo seguito da uno o piu nomi personali di theorodokoi. A loro volta le singole voci sono disposte sotto sezioni territoriali, corrispondenti alle aree che le diverse commissioni di theoroi avrebbero dovuto percorrere allo scopo di annunciare la celebrazione delle festivita e invitare le rispettive poleis a prendervi parte. Nel complesso, sulle quattro colonne in cui e diviso il campo epigrafico e incisa una serie di sette itinerari regionali, di cui quattro sono identificati da altrettante intestazioni.Il testo dell’ultima delle theoriai non presenta problemi di lettura sulla pietra se non per i toponimi alle linee 111-115 della quarta colonna, interessate dalla lacuna assai grave che investe tutto lo spigolo in basso a destra della Grande Stele. Per queste righe sono state proposte diverse integrazioni, volte a ricomporre la parte finale dell’itinerario siciliano. Nelle proposte di lettura, le diverse soluzioni avanzate, tutte ugualmente insoddisfacenti, restituiscono di volta in volta un percorso differente rispetto al tragitto seguito dai theoroi di Delfi. La lettura complessiva della “grande lista dei theorodokoi di Delfi” presenta elementi utili non tanto a risolvere in modo definitivo la questione, quanto piuttosto a fornire una nuova chiave di lettura relativa alla reale configurazione di questa parte dell’itinerario, risultante dalla sequenza dei toponimi della sezione siciliana. Un dato di confronto decisivo e costituito dalle evidenze contenute sulle colonne della stele, dalle quali si evince chiaramente come, in almeno due circoscrizioni regionali, le theoriai degli ambasciatori di Delfi si sono separate in gruppi piu piccoli, che hanno percorso autonomamente itinerari differenti. Questa medesima soluzione si adatta anche al caso della Sicilia, dove due gruppi di theoroi sembrano seguire le vie lungo il versante ionico e tirrenico.