{"title":"La fortuna di Milziade tra IV secolo a.C. e I d.C. Frammenti di una tradizione","authors":"P. Tuci","doi":"10.13135/2039-4985/4182","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Il presente lavoro studia il ritratto di Milziade nelle fonti tra il IV sec. a.C. e il I sec. d.C., cioe dopo Erodoto e prima di Plutarco e della Seconda sofisitica. Dopo una breve introduzione contenuta nel primo paragrafo, il secondo si sofferma sulle fonti di IV secolo: gli oratori generalmente forniscono una presentazione elogiativa di Milziade, riabilitandone l’immagine dopo la sua morte in disgrazia (par. 2.1); successivamente, viene analizzata la sua presentazione in autori come Platone, Aristotele (par. 2.2) e Teopompo ed Eforo (par. 2.3). Il terzo paragrafo affronta le fonti relative al periodo tra il I sec. a.C. e il I d.C.: l’unica fonte greca e Diodoro (par. 3.1), mentre abbiamo un buon numero di fonti latine, tra cui Nepote, Cicerone, Seneca il Vecchio e Valerio Massimo (par. 3.2). Nel quarto paragrafo sono analizzate alcune notizie isolate su Milziade, relative alla battaglia di Maratona (par. 4.1) o ad eventi ad essa successivi (par. 4.2) o ancora ad altri fatti (par. 4.3), allo scopo non tanto di accertarne l’attendibilita storica, di solito piuttosto bassa, bensi di trarne deduzioni sull’immagine di Milziade che l’autore voleva veicolare attraverso di esse. Il quinto e ultimo paragrafo propone alcune considerazioni conclusive e osserva da un lato che e innegabile una significativa riabilitazione di Milziade, dovuta sia alla propaganda cimoniana, sia soprattutto alla nuova situazione internazionale che Atene si trovava a vivere nel IV secolo, ma, dall’altro, che la sua immagine rimane almeno in parte controversa: sono attestate posizioni critiche, come quella di Platone, e anche giudizi chiaroscurali, come quello di Nepote, autore dell’unica biografia nota di Milziade.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"305 1","pages":"417-450"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2019-12-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/4182","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Il presente lavoro studia il ritratto di Milziade nelle fonti tra il IV sec. a.C. e il I sec. d.C., cioe dopo Erodoto e prima di Plutarco e della Seconda sofisitica. Dopo una breve introduzione contenuta nel primo paragrafo, il secondo si sofferma sulle fonti di IV secolo: gli oratori generalmente forniscono una presentazione elogiativa di Milziade, riabilitandone l’immagine dopo la sua morte in disgrazia (par. 2.1); successivamente, viene analizzata la sua presentazione in autori come Platone, Aristotele (par. 2.2) e Teopompo ed Eforo (par. 2.3). Il terzo paragrafo affronta le fonti relative al periodo tra il I sec. a.C. e il I d.C.: l’unica fonte greca e Diodoro (par. 3.1), mentre abbiamo un buon numero di fonti latine, tra cui Nepote, Cicerone, Seneca il Vecchio e Valerio Massimo (par. 3.2). Nel quarto paragrafo sono analizzate alcune notizie isolate su Milziade, relative alla battaglia di Maratona (par. 4.1) o ad eventi ad essa successivi (par. 4.2) o ancora ad altri fatti (par. 4.3), allo scopo non tanto di accertarne l’attendibilita storica, di solito piuttosto bassa, bensi di trarne deduzioni sull’immagine di Milziade che l’autore voleva veicolare attraverso di esse. Il quinto e ultimo paragrafo propone alcune considerazioni conclusive e osserva da un lato che e innegabile una significativa riabilitazione di Milziade, dovuta sia alla propaganda cimoniana, sia soprattutto alla nuova situazione internazionale che Atene si trovava a vivere nel IV secolo, ma, dall’altro, che la sua immagine rimane almeno in parte controversa: sono attestate posizioni critiche, come quella di Platone, e anche giudizi chiaroscurali, come quello di Nepote, autore dell’unica biografia nota di Milziade.