{"title":"Rischio cardio-metabolico e aterotrombosi nella donna in menopausa","authors":"A. Carcagnì, Patrizia Presbitero","doi":"10.17473/1971-6818-2021-3-2","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Le alterazioni ormonali e metaboliche della donna in menopausa sono alla base della comparsa dei principali fattori di rischio cardiovascolari (FRC), della formazione delle placche ateromasiche e di un aumento degli eventi cardiovascolari maggiori ad essa associate. L’insulino-resistenza correlata all’obesità centrale potenzia lo stato infiammatorio e di ipercoagulabilità, già presenti per la variazione del quadro ormonale. Il processo aterosclerotico nei vasi compare nella donna soprattutto dopo la menopausa e si associa ad un aumento di eventi ischemici cardiovascolari, anche acuti dovuti ad aterotrombosi. La formazione della placca nella donna, protetta fino ad allora dagli estrogeni, sembra subire una accelerazione in questa fase, eguagliando in pochi anni gli eventi cardiovascolari degli uomini, e diventando la principale causa di mortalità dopo i 75 anni. Questa rassegna mostra in che modo le alterazioni ormonali e l’insulino-resistenza portano all’insorgenza dei maggiori FRC come il diabete, l’ipertensione e la dislipidemia. Inoltre, evidenzia come l’aumento dello stato infiammatorio in menopausa associato ai FRC determina non solo la formazione della placca ateromasica, ma anche i fenomeni aterotrombotici e gli eventi cardiovascolari maggiori. La comparsa della placca ateromasica e la sua destabilizzazione legata allo stato infiammatorio diventano, quindi, la principale causa di morbilità e mortalità nella donna in menopausa. Pertanto, è importante limitare lo stato infiammatorio controllando l’insorgenza dell’obesità centrale e dell’insulino-resistenza principalmente con la dieta e l’esercizio fisico. Inoltre, è necessario istruire le donne in menopausa a riconoscere i sintomi associati ad eventi cardiovascolari. L’aumento della mortalità, soprattutto per cardiopatia ischemica (CPI) nella donna dipende spesso da un ritardo del trattamento anche per eventi acuti; pertanto, è necessario ricorrere più velocemente al trattamento per migliorare la prognosi.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"66 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2021-3-2","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0
Abstract
Le alterazioni ormonali e metaboliche della donna in menopausa sono alla base della comparsa dei principali fattori di rischio cardiovascolari (FRC), della formazione delle placche ateromasiche e di un aumento degli eventi cardiovascolari maggiori ad essa associate. L’insulino-resistenza correlata all’obesità centrale potenzia lo stato infiammatorio e di ipercoagulabilità, già presenti per la variazione del quadro ormonale. Il processo aterosclerotico nei vasi compare nella donna soprattutto dopo la menopausa e si associa ad un aumento di eventi ischemici cardiovascolari, anche acuti dovuti ad aterotrombosi. La formazione della placca nella donna, protetta fino ad allora dagli estrogeni, sembra subire una accelerazione in questa fase, eguagliando in pochi anni gli eventi cardiovascolari degli uomini, e diventando la principale causa di mortalità dopo i 75 anni. Questa rassegna mostra in che modo le alterazioni ormonali e l’insulino-resistenza portano all’insorgenza dei maggiori FRC come il diabete, l’ipertensione e la dislipidemia. Inoltre, evidenzia come l’aumento dello stato infiammatorio in menopausa associato ai FRC determina non solo la formazione della placca ateromasica, ma anche i fenomeni aterotrombotici e gli eventi cardiovascolari maggiori. La comparsa della placca ateromasica e la sua destabilizzazione legata allo stato infiammatorio diventano, quindi, la principale causa di morbilità e mortalità nella donna in menopausa. Pertanto, è importante limitare lo stato infiammatorio controllando l’insorgenza dell’obesità centrale e dell’insulino-resistenza principalmente con la dieta e l’esercizio fisico. Inoltre, è necessario istruire le donne in menopausa a riconoscere i sintomi associati ad eventi cardiovascolari. L’aumento della mortalità, soprattutto per cardiopatia ischemica (CPI) nella donna dipende spesso da un ritardo del trattamento anche per eventi acuti; pertanto, è necessario ricorrere più velocemente al trattamento per migliorare la prognosi.