Elena Cosentini, Vanessa Bianconi, Federica Ricciutelli, M. Mannarino, M. Pirro
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Abstract
La lipoproteina(a) [Lp(a)] è una lipoproteina plasmatica a bassa densità strutturalmente simile ad una particella LDL, ma legata ad una molecola di apolipoproteina(a) tramite un ponte disolfuro. Da studi epidemiologici e genetici è emersa un’associazione diretta lineare tra i livelli circolanti di Lp(a) ed il rischio di malattia cardiovascolare su base aterosclerotica (ASCVD). Pertanto, la misurazione di Lp(a) è considerata rilevante ai fini della stratificazione del rischio cardiovascolare (CV). Più incerte sono invece le evidenze circa il possibile ruolo di Lp(a) come determinante di eventi trombotici venosi. Sulla base di queste premesse, la riduzione dei livelli circolanti di Lp(a) potrebbe rappresentare un elemento cruciale nell’ambito delle strategie di prevenzione CV. Tuttavia, sebbene varie strategie farmacologiche e non siano state proposte a tal fine, nessuna di esse ha mostrato un buon profilo di efficacia, sicurezza, e tollerabilità tale da giustificarne l’esteso impiego nella comune pratica clinica. Inoltre, non vi sono ad oggi studi clinici randomizzati controllati di fase 3 che abbiano dimostrato l’efficacia della riduzione dei livelli circolanti di Lp(a) in termini di riduzione del rischio CV. Lo sviluppo di terapie mirate per la riduzione dei livelli circolanti di Lp(a) rappresenta quindi una sfida attuale nell’ambito delle strategie di prevenzione CV.