{"title":"Aspetti dietetici e farmacologici nelle dislipidemie","authors":"Elena Formisano, Elisa Proietti, Almina Bertolini, Valeria Spandonari Barreto, Livia Pisciotta","doi":"10.17473/1971-6818-2023-1-5","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Il trattamento della maggior parte delle dislipidemie ha come finalità principale la riduzione del rischio cardiovascolare e, nel caso delle gravi ipertrigliceridemie, la riduzione del rischio di pancreatiti ricorrenti. La terapia farmacologica delle dislipidemie, in genere personalizzata sul tipo di dislipidemia e sul rischio specifico per il paziente, deve essere associata ad un corretto stile dietetico. Ad oggi sono stati definiti “patterns” dietetici efficaci nel ridurre il rischio cardiovascolare (dieta mediterranea, dieta DASH, dieta vegetariana) e sono entrati a fare parte delle linee guida per il trattamento dei fattori di rischio cardiovascolari. Di contro, alcune dislipidemie genetiche rare necessitano di una dietoterapia specifica che deve essere impostata da un dietista esperto. I farmaci che si utilizzano per il trattamento delle ipercolesterolemie agiscono attraverso tre noti meccanismi: inibizione della sintesi, inibizione dell’assorbimento, inibizione di PCSK-9. Per il trattamento delle ipertrigliceridemie si utilizzano farmaci in grado di modulare l’espressione genica dei geni regolatori dei livelli di trigliceridi. In questa revisione verranno descritte brevemente tutte le classi di farmaci ipolipemizzanti attualmente disponibili in Italia specificando i dati di efficacia e sicurezza.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"83 3-4","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-05-02","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2023-1-5","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Il trattamento della maggior parte delle dislipidemie ha come finalità principale la riduzione del rischio cardiovascolare e, nel caso delle gravi ipertrigliceridemie, la riduzione del rischio di pancreatiti ricorrenti. La terapia farmacologica delle dislipidemie, in genere personalizzata sul tipo di dislipidemia e sul rischio specifico per il paziente, deve essere associata ad un corretto stile dietetico. Ad oggi sono stati definiti “patterns” dietetici efficaci nel ridurre il rischio cardiovascolare (dieta mediterranea, dieta DASH, dieta vegetariana) e sono entrati a fare parte delle linee guida per il trattamento dei fattori di rischio cardiovascolari. Di contro, alcune dislipidemie genetiche rare necessitano di una dietoterapia specifica che deve essere impostata da un dietista esperto. I farmaci che si utilizzano per il trattamento delle ipercolesterolemie agiscono attraverso tre noti meccanismi: inibizione della sintesi, inibizione dell’assorbimento, inibizione di PCSK-9. Per il trattamento delle ipertrigliceridemie si utilizzano farmaci in grado di modulare l’espressione genica dei geni regolatori dei livelli di trigliceridi. In questa revisione verranno descritte brevemente tutte le classi di farmaci ipolipemizzanti attualmente disponibili in Italia specificando i dati di efficacia e sicurezza.