从急性期到长期,心力衰竭患者利尿治疗的最佳管理方法

Fabio Lattanzi, Attilio Lepone, Alessandro Viselli, C. Romano
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La Classe di evidenza scientifica di tipo C e l’assenza di indicazioni per la riduzione della mortalità a lungo termine sono conseguenza della netta discrepanza tra il giustificato uso estensivo dei diuretici e la quasi totale assenza di studi prospettici controllati su larga scala che ne documentino l’efficienza clinica. I diuretici dell’ansa, ed in particolare la furosemide, sono utilizzati per risolvere quadri di scompenso cardiaco con sovraccarico idrico e congestione polmonare o periferica. La loro azione si esplica a livello del tubulo renale con un meccanismo di escrezione di sodio ed acqua ed il conseguente effetto decongestionante. Anche le dosi e le modalità di somministrazione dei diuretici sono derivati dalla pratica clinica piuttosto che da studi specifici. In condizioni di scompenso cardiaco con congestione è necessario utilizzare dosi relativamente elevate per raggiungere la soglia diuretica e mantenere la natriuresi di una entità e per tempi adeguati. Dosi elevate sono tuttavia spesso controproducenti perché gravate da effetti collaterali potenzialmente severi, consistenti prevalentemente in alterazioni elettrolitiche e ipotensione arteriosa, e da fenomeni di diuretico-resistenza. Studi di confronto non hanno documentato differenze significative in termini prognostici tra uso di dosi elevate o standard di diuretici, o tra la somministrazione orale od endovena. Dopo la dimissione ospedaliera od in un contesto cronico, la dose di diuretico deve essere adattata alla eventuale persistenza di congestione, verificabile periodicamente con semplici parametri clinici e di laboratorio. Generalmente, la minor dose di diuretico necessario dovrebbe essere prescritta al paziente, fino alla sospensione, nei casi rari di stabile euvolemia. La somministrazione di dosi elevate e ravvicinate, può essere correlata alla diuretico-resistenza, un fenomeno prognosticamente sfavorevole e di origine eterogenea, a cui possono contribuire diversi fattori che includono condizioni emodinamiche, aspetti farmacocinetici e farmacodinamici, attivazione neuro-ormonale e rimodellamento del nefrone. Un aumento delle dosi o l’associazione con altre classi di diuretici, come i diuretici tiazidici, con effetto sequenziale, sono approcci che possono contribuire a risolvere la diuretico-resistenza. In casi di scarsa natriuresi e sovraccarico idrico persistente, è possibile considerare la somministrazione periodica di diuretico endovena in regime ambulatoriale o di breve ricovero, fino a valutare la terapia di sostituzione con ultrafiltrazione, nel paziente acuto ospedalizzato.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"178 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-11-21","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Gestione ottimale della terapia diuretica nello scompenso cardiaco, dalla fase acuta al lungo termine\",\"authors\":\"Fabio Lattanzi, Attilio Lepone, Alessandro Viselli, C. Romano\",\"doi\":\"10.17473/1971-6818-2023-3-7\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"La terapia diuretica rappresenta un presidio insostituibile nel trattamento dello scompenso cardiaco con segni di ritenzione idrica e congestione. 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摘要

在治疗伴有水钠潴留和充血症状的心力衰竭时,利尿剂治疗是一种不可替代的辅助手段。相关科学指南将该疗法列为一级适应症。这一建议是全面的,因为与治疗失代偿的其他药物不同,利尿剂适用于急性和慢性失代偿,适用于射血分数降低、轻微降低或保留的失代偿。C 级科学证据和缺乏降低长期死亡率的适应症是合理广泛使用利尿剂与几乎完全没有大规模对照前瞻性研究记录其临床疗效之间存在明显差异的结果。襻利尿剂,尤其是呋塞米,用于解决水负荷过重、肺部或外周充血的心力衰竭病例。其作用发生在肾小管水平,具有排钠和排水的机制,并因此产生减充血作用。利尿剂的剂量和给药方式也是根据临床实践而非特定研究得出的。在心力衰竭并伴有充血的情况下,必须使用相对较大的剂量才能达到利尿阈值,并在足够的时间内维持足够程度的利尿作用。然而,大剂量往往适得其反,因为它们会带来潜在的严重副作用,主要包括电解质改变、动脉低血压和利尿剂抵抗现象。在预后方面,使用大剂量或标准剂量的利尿剂,以及口服或静脉注射利尿剂之间并没有明显的差异。出院后或在慢性环境中,应根据充血的持续情况调整利尿剂的剂量,这可通过简单的临床和实验室参数定期验证。一般来说,在极少数情况下,如果出现稳定的尿毒症,应为患者开具最低必要剂量的利尿剂,直至停药。大剂量和近似剂量的用药可能与利尿剂抵抗有关,这是一种预后不利的现象,有多种原因,包括血流动力学条件、药代动力学和药效学方面、神经激素激活和肾脏重塑。增加剂量或与其他类型的利尿剂(如噻嗪类利尿剂)联用并产生连续效果,是有助于解决利尿剂耐药性的方法。如果利尿效果不佳且持续水负荷过重,可考虑在门诊或短期住院的基础上定期静脉注射利尿剂,包括在急性住院病人中使用超滤进行替代治疗。
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Gestione ottimale della terapia diuretica nello scompenso cardiaco, dalla fase acuta al lungo termine
La terapia diuretica rappresenta un presidio insostituibile nel trattamento dello scompenso cardiaco con segni di ritenzione idrica e congestione. Le linee guida scientifiche sull’argomento classificano questo trattamento come indicazione di Classe I. La raccomandazione è trasversale, perché a differenza degli altri farmaci indicati nella cura dello scompenso, i diuretici sono indicati nella presentazione acuta e nella forma cronica, nello scompenso a frazione di eiezione ridotta, leggermente ridotta o preservata. La Classe di evidenza scientifica di tipo C e l’assenza di indicazioni per la riduzione della mortalità a lungo termine sono conseguenza della netta discrepanza tra il giustificato uso estensivo dei diuretici e la quasi totale assenza di studi prospettici controllati su larga scala che ne documentino l’efficienza clinica. I diuretici dell’ansa, ed in particolare la furosemide, sono utilizzati per risolvere quadri di scompenso cardiaco con sovraccarico idrico e congestione polmonare o periferica. La loro azione si esplica a livello del tubulo renale con un meccanismo di escrezione di sodio ed acqua ed il conseguente effetto decongestionante. Anche le dosi e le modalità di somministrazione dei diuretici sono derivati dalla pratica clinica piuttosto che da studi specifici. In condizioni di scompenso cardiaco con congestione è necessario utilizzare dosi relativamente elevate per raggiungere la soglia diuretica e mantenere la natriuresi di una entità e per tempi adeguati. Dosi elevate sono tuttavia spesso controproducenti perché gravate da effetti collaterali potenzialmente severi, consistenti prevalentemente in alterazioni elettrolitiche e ipotensione arteriosa, e da fenomeni di diuretico-resistenza. Studi di confronto non hanno documentato differenze significative in termini prognostici tra uso di dosi elevate o standard di diuretici, o tra la somministrazione orale od endovena. Dopo la dimissione ospedaliera od in un contesto cronico, la dose di diuretico deve essere adattata alla eventuale persistenza di congestione, verificabile periodicamente con semplici parametri clinici e di laboratorio. Generalmente, la minor dose di diuretico necessario dovrebbe essere prescritta al paziente, fino alla sospensione, nei casi rari di stabile euvolemia. La somministrazione di dosi elevate e ravvicinate, può essere correlata alla diuretico-resistenza, un fenomeno prognosticamente sfavorevole e di origine eterogenea, a cui possono contribuire diversi fattori che includono condizioni emodinamiche, aspetti farmacocinetici e farmacodinamici, attivazione neuro-ormonale e rimodellamento del nefrone. Un aumento delle dosi o l’associazione con altre classi di diuretici, come i diuretici tiazidici, con effetto sequenziale, sono approcci che possono contribuire a risolvere la diuretico-resistenza. In casi di scarsa natriuresi e sovraccarico idrico persistente, è possibile considerare la somministrazione periodica di diuretico endovena in regime ambulatoriale o di breve ricovero, fino a valutare la terapia di sostituzione con ultrafiltrazione, nel paziente acuto ospedalizzato.
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