J.-B. Ricco MD, PhD, R. Belmonte MD, F. Schneider MD, PhD
{"title":"下肢动脉外科:技术","authors":"J.-B. Ricco MD, PhD, R. Belmonte MD, F. Schneider MD, PhD","doi":"10.1016/S1283-0801(16)77577-7","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Le rivascolarizzazioni arteriose degli arti inferiori sono tra le procedure più frequentemente eseguite nei pazienti con malattia arteriosa ateromatosa occlusiva. Sono, qui, definite come qualunque ricostruzione arteriosa che utilizza un bypass autogeno, una protesi o una tecnica di endoarteriectomia al di sotto del legamento inguinale. Spesso riguardano pazienti con grave ischemia degli arti. Sono trattate solo le procedure chirurgiche convenzionali o ibride, mentre le tecniche endovascolari sono state descritte altrove. Inoltre, non è trattata qui la chirurgia degli aneurismi della femorale e degli aneurismi poplitei (cfr. “Chirurgia degli aneurismi arteriosi degli arti”). Negli ultimi due decenni, i progressi nella valutazione, nella selezione dei pazienti e nella realizzazione tecnica dei bypass sottoinguinali hanno permesso di sviluppare un approccio più aggressivo con ricostruzioni arteriose più distali nei pazienti con un’ischemia cronica severa per i quali l’alternativa è un’amputazione maggiore. Gli studi pubblicati in questi ultimi anni hanno confermato il miglioramento parallelo della pervietà del bypass e dei tassi di salvataggio dell’arto, a condizione che il paziente abbia una vena grande safena (VGS) utilizzabile.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"21 2","pages":"Pages 1-32"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2016-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0801(16)77577-7","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Chirurgia delle arterie dell’arto inferiore: tecniche\",\"authors\":\"J.-B. Ricco MD, PhD, R. Belmonte MD, F. Schneider MD, PhD\",\"doi\":\"10.1016/S1283-0801(16)77577-7\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"<div><p>Le rivascolarizzazioni arteriose degli arti inferiori sono tra le procedure più frequentemente eseguite nei pazienti con malattia arteriosa ateromatosa occlusiva. Sono, qui, definite come qualunque ricostruzione arteriosa che utilizza un bypass autogeno, una protesi o una tecnica di endoarteriectomia al di sotto del legamento inguinale. Spesso riguardano pazienti con grave ischemia degli arti. Sono trattate solo le procedure chirurgiche convenzionali o ibride, mentre le tecniche endovascolari sono state descritte altrove. Inoltre, non è trattata qui la chirurgia degli aneurismi della femorale e degli aneurismi poplitei (cfr. “Chirurgia degli aneurismi arteriosi degli arti”). Negli ultimi due decenni, i progressi nella valutazione, nella selezione dei pazienti e nella realizzazione tecnica dei bypass sottoinguinali hanno permesso di sviluppare un approccio più aggressivo con ricostruzioni arteriose più distali nei pazienti con un’ischemia cronica severa per i quali l’alternativa è un’amputazione maggiore. Gli studi pubblicati in questi ultimi anni hanno confermato il miglioramento parallelo della pervietà del bypass e dei tassi di salvataggio dell’arto, a condizione che il paziente abbia una vena grande safena (VGS) utilizzabile.</p></div>\",\"PeriodicalId\":100458,\"journal\":{\"name\":\"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare\",\"volume\":\"21 2\",\"pages\":\"Pages 1-32\"},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2016-06-01\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0801(16)77577-7\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283080116775777\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"\",\"JCRName\":\"\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283080116775777","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
Chirurgia delle arterie dell’arto inferiore: tecniche
Le rivascolarizzazioni arteriose degli arti inferiori sono tra le procedure più frequentemente eseguite nei pazienti con malattia arteriosa ateromatosa occlusiva. Sono, qui, definite come qualunque ricostruzione arteriosa che utilizza un bypass autogeno, una protesi o una tecnica di endoarteriectomia al di sotto del legamento inguinale. Spesso riguardano pazienti con grave ischemia degli arti. Sono trattate solo le procedure chirurgiche convenzionali o ibride, mentre le tecniche endovascolari sono state descritte altrove. Inoltre, non è trattata qui la chirurgia degli aneurismi della femorale e degli aneurismi poplitei (cfr. “Chirurgia degli aneurismi arteriosi degli arti”). Negli ultimi due decenni, i progressi nella valutazione, nella selezione dei pazienti e nella realizzazione tecnica dei bypass sottoinguinali hanno permesso di sviluppare un approccio più aggressivo con ricostruzioni arteriose più distali nei pazienti con un’ischemia cronica severa per i quali l’alternativa è un’amputazione maggiore. Gli studi pubblicati in questi ultimi anni hanno confermato il miglioramento parallelo della pervietà del bypass e dei tassi di salvataggio dell’arto, a condizione che il paziente abbia una vena grande safena (VGS) utilizzabile.