A. Ganau, Tonino Bullitta, M. Negri, Giovanni Gazale
{"title":"在老龄化社会,门诊心脏病学的未来如何?","authors":"A. Ganau, Tonino Bullitta, M. Negri, Giovanni Gazale","doi":"10.17473/1971-6818-2023-1-2","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Negli ultimi decenni l’aspettativa di vita si è allungata notevolmente. Allo stesso tempo, i cambiamenti demografici in atto stanno determinando un rapido aumento della popolazione anziana. Pertanto, l’aumento della longevità non si accompagna ad un proporzionale incremento della durata di vita in salute a causa della importante crescita delle malattie età-dipendenti. L’Italia è caratterizzata da una aspettativa di vita tra le più lunghe al mondo, dall’età media più alta in Europa, da una rapida crescita delle malattie croniche e dei relativi costi sanitari. L’invecchiamento della popolazione sta impattando pesantemente sul sistema sanitario, la cui organizzazione territoriale appare inadeguata a gestire la mole crescente di cronicità, come dimostrano le interminabili liste di attesa. La Missione 6 del PNRR prevede importanti investimenti anche nella riorganizzazione della sanità territoriale, con la creazione delle Case e degli Ospedali di Comunità e delle Centrali Operative territoriali e con l’attivazione della telemedicina per favorire la medicina di prossimità. In questa nuova organizzazione, va definito il ruolo della cardiologia territoriale nella gestione delle malattie cardiovascolari – che sono parte preminente della cronicità. Vanno precisati i rapporti con le Case e gli Ospedali della comunità e i loro professionisti, come pure gli strumenti e la formazione per le televisite, il telemonitoraggio e il teleconsulto. Infine, va compreso come portare a livello di popolazione la prevenzione primaria cardiovascolare. Per chiarire tutti questi aspetti è necessaria una tempestiva interlocuzione tra società cardiologiche, Ministero della Salute e Assessorati alla Sanità regionali.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"4 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-05-02","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Quale futuro per la cardiologia ambulatoriale in una società che invecchia?\",\"authors\":\"A. Ganau, Tonino Bullitta, M. Negri, Giovanni Gazale\",\"doi\":\"10.17473/1971-6818-2023-1-2\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"Negli ultimi decenni l’aspettativa di vita si è allungata notevolmente. Allo stesso tempo, i cambiamenti demografici in atto stanno determinando un rapido aumento della popolazione anziana. Pertanto, l’aumento della longevità non si accompagna ad un proporzionale incremento della durata di vita in salute a causa della importante crescita delle malattie età-dipendenti. L’Italia è caratterizzata da una aspettativa di vita tra le più lunghe al mondo, dall’età media più alta in Europa, da una rapida crescita delle malattie croniche e dei relativi costi sanitari. L’invecchiamento della popolazione sta impattando pesantemente sul sistema sanitario, la cui organizzazione territoriale appare inadeguata a gestire la mole crescente di cronicità, come dimostrano le interminabili liste di attesa. La Missione 6 del PNRR prevede importanti investimenti anche nella riorganizzazione della sanità territoriale, con la creazione delle Case e degli Ospedali di Comunità e delle Centrali Operative territoriali e con l’attivazione della telemedicina per favorire la medicina di prossimità. In questa nuova organizzazione, va definito il ruolo della cardiologia territoriale nella gestione delle malattie cardiovascolari – che sono parte preminente della cronicità. Vanno precisati i rapporti con le Case e gli Ospedali della comunità e i loro professionisti, come pure gli strumenti e la formazione per le televisite, il telemonitoraggio e il teleconsulto. Infine, va compreso come portare a livello di popolazione la prevenzione primaria cardiovascolare. Per chiarire tutti questi aspetti è necessaria una tempestiva interlocuzione tra società cardiologiche, Ministero della Salute e Assessorati alla Sanità regionali.\",\"PeriodicalId\":9447,\"journal\":{\"name\":\"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE\",\"volume\":\"4 1\",\"pages\":\"\"},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2023-05-02\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2023-1-2\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"\",\"JCRName\":\"\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2023-1-2","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
Quale futuro per la cardiologia ambulatoriale in una società che invecchia?
Negli ultimi decenni l’aspettativa di vita si è allungata notevolmente. Allo stesso tempo, i cambiamenti demografici in atto stanno determinando un rapido aumento della popolazione anziana. Pertanto, l’aumento della longevità non si accompagna ad un proporzionale incremento della durata di vita in salute a causa della importante crescita delle malattie età-dipendenti. L’Italia è caratterizzata da una aspettativa di vita tra le più lunghe al mondo, dall’età media più alta in Europa, da una rapida crescita delle malattie croniche e dei relativi costi sanitari. L’invecchiamento della popolazione sta impattando pesantemente sul sistema sanitario, la cui organizzazione territoriale appare inadeguata a gestire la mole crescente di cronicità, come dimostrano le interminabili liste di attesa. La Missione 6 del PNRR prevede importanti investimenti anche nella riorganizzazione della sanità territoriale, con la creazione delle Case e degli Ospedali di Comunità e delle Centrali Operative territoriali e con l’attivazione della telemedicina per favorire la medicina di prossimità. In questa nuova organizzazione, va definito il ruolo della cardiologia territoriale nella gestione delle malattie cardiovascolari – che sono parte preminente della cronicità. Vanno precisati i rapporti con le Case e gli Ospedali della comunità e i loro professionisti, come pure gli strumenti e la formazione per le televisite, il telemonitoraggio e il teleconsulto. Infine, va compreso come portare a livello di popolazione la prevenzione primaria cardiovascolare. Per chiarire tutti questi aspetti è necessaria una tempestiva interlocuzione tra società cardiologiche, Ministero della Salute e Assessorati alla Sanità regionali.