dittongo / monottongo交替在动词völë̀(‘volere’)和pödë̀(‘世纪的文本进行的)在尼科西亚galloitalico方言

Salvatore Menza
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 völë̀ 
 ‘volere’ e
 pödë̀
 ‘potere’, cosìcché una stessa forma rizotonica ricorre sia con dittongo che con monottongo:
 vuoghjö/voghjö
 ‘voglio’,
 vuoë/voë
 ‘vuoi’,
 vuò/vò
 ‘vuole’,
 vuonö/vonö
 ‘vogliono’;
 puozzö/pozzö
 ‘posso’,
 puoë/poë
 ‘puoi’,
 può/pò
 ‘può’ e
 puonö/ponö
 ‘possono’. Le forme senza dittongo ricorrono quando
 völë̀ 
 e
 pödë̀
 sono seguiti da un infinito; le forme con dittongo ricorrono in tutti gli altri contesti. Tale quadro è spiegato ipotizzando una sequenza di processi (morfo)fonologici in azione in stadi diacronici distinti: una regola di dittongazione legata alla prominenza di sintagma fonologico (Nespor 1993: §8.5; Kager / Zonneveld 1999) è attiva solo in un primo stadio; il nuovo statuto acquisito da ‘volere’ e ‘potere’ nella configurazione con infinito è connesso poi all’immagazzinamento nel lessico mentale di temi verbali non dittongati, distinti da quelli dittongati associati alle strutture che non presentano l’infinito.","PeriodicalId":427907,"journal":{"name":"Cuadernos de Filología Italiana","volume":"27 5","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-11-13","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"L’alternanza dittongo/monottongo nei verbi völë̀ (‘volere’) e pödë̀ (‘potere’) in testi novecenteschi nel dialetto galloitalico di Nicosia\",\"authors\":\"Salvatore Menza\",\"doi\":\"10.5209/cfit.83803\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"L’alternanza tra forme dittongate e non dittongate nei paradigmi verbali italoromanzi riflette lo sviluppo delle vocali radicali ŏ ed ĕ, a seconda della posizione dell’accento, con forme rizotoniche che presentano sviluppi dittongati, di contro a forme arizotoniche prive di dittongazione (Rohlfs 1968: § 538; Maiden 2004, 2018). In nicosiano, tuttavia, l’alternanza si manifesta anche nelle forme rizotoniche dell’indicativo presente di due specifici verbi,
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 ‘volere’ e
 pödë̀
 ‘potere’, cosìcché una stessa forma rizotonica ricorre sia con dittongo che con monottongo:
 vuoghjö/voghjö
 ‘voglio’,
 vuoë/voë
 ‘vuoi’,
 vuò/vò
 ‘vuole’,
 vuonö/vonö
 ‘vogliono’;
 puozzö/pozzö
 ‘posso’,
 puoë/poë
 ‘puoi’,
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 ‘può’ e
 puonö/ponö
 ‘possono’. Le forme senza dittongo ricorrono quando
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 e
 pödë̀
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摘要

dittongate形式而dittongate之间交替语音记录italoromanzi范式的发展反映了激进立场的ŏ和ĕ,第二,dittongati rizotoniche形式,它具有发展的关注,另一方面arizotoniche没有形式的dittongazione(1968年Rohlfs:§538;2004年,2018)。然而,在尼科西亚语中,交替也表现在两个特定动词的当前指示形式中。völë̀& # x0D;‘volere’e& # x0D;pödë̀& # x0D;“权力”,因为在二聚体和单聚体中都有相同的rizotonic形式:vuoghjö/ voghjö& # x0D;‘voglio’,& # x0D;复合ë& # x0Dë/ vo;‘做,& # x0D;vuò/ vò& # x0D;‘vuole’,& # x0D;vuonö/ vonö& # x0D;‘vogliono’;& # x0D;puozzö/ pozzö& # x0D;‘posso’,& # x0D;可ë/ opë& # x0D;‘不能’,& # x0D;可以/ pò& # x0D;‘可e& # x0D;puonö/在ö& # x0D;‘第三款。没有双键的形式出现了völë̀& # x0D;e& # x0D;pödë̀& # x0D;然后是无穷大;二元形式在所有其他情况下都有。这一框架是根据不同时代的一系列声学过程(形态)来解释的。(Kager / Zonneveld 1999)只在早期阶段活跃;在无限结构中获得的“意志”和“权力”的新地位随后与在精神词典中存储非二元的语言主题有关,而不是与非二元结构相关的二元主题。
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L’alternanza dittongo/monottongo nei verbi völë̀ (‘volere’) e pödë̀ (‘potere’) in testi novecenteschi nel dialetto galloitalico di Nicosia
L’alternanza tra forme dittongate e non dittongate nei paradigmi verbali italoromanzi riflette lo sviluppo delle vocali radicali ŏ ed ĕ, a seconda della posizione dell’accento, con forme rizotoniche che presentano sviluppi dittongati, di contro a forme arizotoniche prive di dittongazione (Rohlfs 1968: § 538; Maiden 2004, 2018). In nicosiano, tuttavia, l’alternanza si manifesta anche nelle forme rizotoniche dell’indicativo presente di due specifici verbi, völë̀ ‘volere’ e pödë̀ ‘potere’, cosìcché una stessa forma rizotonica ricorre sia con dittongo che con monottongo: vuoghjö/voghjö ‘voglio’, vuoë/voë ‘vuoi’, vuò/vò ‘vuole’, vuonö/vonö ‘vogliono’; puozzö/pozzö ‘posso’, puoë/poë ‘puoi’, può/pò ‘può’ e puonö/ponö ‘possono’. Le forme senza dittongo ricorrono quando völë̀ e pödë̀ sono seguiti da un infinito; le forme con dittongo ricorrono in tutti gli altri contesti. Tale quadro è spiegato ipotizzando una sequenza di processi (morfo)fonologici in azione in stadi diacronici distinti: una regola di dittongazione legata alla prominenza di sintagma fonologico (Nespor 1993: §8.5; Kager / Zonneveld 1999) è attiva solo in un primo stadio; il nuovo statuto acquisito da ‘volere’ e ‘potere’ nella configurazione con infinito è connesso poi all’immagazzinamento nel lessico mentale di temi verbali non dittongati, distinti da quelli dittongati associati alle strutture che non presentano l’infinito.
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