Pub Date : 2020-12-31DOI: 10.35948/2532-9006/2021.5444
L. Castellani
{"title":"In memoria di Arrigo Castellani a 100 anni dalla nascita","authors":"L. Castellani","doi":"10.35948/2532-9006/2021.5444","DOIUrl":"https://doi.org/10.35948/2532-9006/2021.5444","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":137928,"journal":{"name":"XV, 2020/4 (ottobre-dicembre)","volume":"161 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-12-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"127552112","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2020-12-31DOI: 10.35948/2532-9006/2020.5440
R. Sottile
el bel volume dal titolo Leonardo Sciascia trent’anni dopo (numero monogra co de “Il Giannone” dedicato alla gura e all’opera dello scrittore siciliano, cfr. Motta 2018), il curatore osserva che "Sciascia è uno degli scrittori italiani più studiati sul piano storico-letterario (negli ultimi dieci anni sono usciti una trentina di libri su di lui), ma poco esplorato dal punto di vista linguistico" (Motta 2018: 13). Eppure, negli anni, i lavori di taglio linguistico non sono mancati. Sgroi (2020) opera un riordino degli studi linguistici dedicati all’autore siciliano e nella sua tipologizzazione giunge a individuare ben 6 speci che categorie di contributi, sulla base dei rispettivi approcci: lologico, linguistico, variazionistico, sociolinguistico, lessicologico, stilistico. Ovviamente, l’indagine in prospettiva linguistica nisce per coincidere molto spesso con "un’analisi descrittiva, storica, etimologica e contrastiva riguardo a parole diverse" (ivi: 250). Questa prospettiva, utilissima per la "comprensione in genere della parole letteraria sciasciana" (ivi: 259), solo in pochi casi ha però riguardato le parole del dialetto, che tanta parte hanno avuto nella costruzione letteraria dell’autore di Racalmuto. Per contribuire ad arricchire il côté dialettale degli studi linguistici su Sciascia, si propone qui l’analisi della voce taddema (Il giorno della civetta) che presenta, tra gli altri, un elemento di grande interesse: essa si costituisce come hapax sia nell’opera sciasciana (dove invece, molto spesso, le parole dialettali presentano una certa ricorsività tanto all’interno della stessa opera quanto all’interno di opere diverse) sia, in generale, nel corpus di opere dovute agli altri autori plurilingui isolani (nei quali è altrimenti individuabile uno “zoccolo” di parole dialettali, che rimbalzano da un libro all’altro – ricorrendo nei lavori di Sciascia come in quelli di molti altri scrittori – costituendosi come un bagaglio lessicale comune che fonda una sorta di “plurilinguese siciliano”, cfr. Sottile 2018: 272).
{"title":"La parola dialettale nell’opera di Leonardo Sciascia: il caso di taddema","authors":"R. Sottile","doi":"10.35948/2532-9006/2020.5440","DOIUrl":"https://doi.org/10.35948/2532-9006/2020.5440","url":null,"abstract":"el bel volume dal titolo Leonardo Sciascia trent’anni dopo (numero monogra co de “Il Giannone” dedicato alla gura e all’opera dello scrittore siciliano, cfr. Motta 2018), il curatore osserva che \"Sciascia è uno degli scrittori italiani più studiati sul piano storico-letterario (negli ultimi dieci anni sono usciti una trentina di libri su di lui), ma poco esplorato dal punto di vista linguistico\" (Motta 2018: 13). Eppure, negli anni, i lavori di taglio linguistico non sono mancati. Sgroi (2020) opera un riordino degli studi linguistici dedicati all’autore siciliano e nella sua tipologizzazione giunge a individuare ben 6 speci che categorie di contributi, sulla base dei rispettivi approcci: lologico, linguistico, variazionistico, sociolinguistico, lessicologico, stilistico. Ovviamente, l’indagine in prospettiva linguistica nisce per coincidere molto spesso con \"un’analisi descrittiva, storica, etimologica e contrastiva riguardo a parole diverse\" (ivi: 250). Questa prospettiva, utilissima per la \"comprensione in genere della parole letteraria sciasciana\" (ivi: 259), solo in pochi casi ha però riguardato le parole del dialetto, che tanta parte hanno avuto nella costruzione letteraria dell’autore di Racalmuto. Per contribuire ad arricchire il côté dialettale degli studi linguistici su Sciascia, si propone qui l’analisi della voce taddema (Il giorno della civetta) che presenta, tra gli altri, un elemento di grande interesse: essa si costituisce come hapax sia nell’opera sciasciana (dove invece, molto spesso, le parole dialettali presentano una certa ricorsività tanto all’interno della stessa opera quanto all’interno di opere diverse) sia, in generale, nel corpus di opere dovute agli altri autori plurilingui isolani (nei quali è altrimenti individuabile uno “zoccolo” di parole dialettali, che rimbalzano da un libro all’altro – ricorrendo nei lavori di Sciascia come in quelli di molti altri scrittori – costituendosi come un bagaglio lessicale comune che fonda una sorta di “plurilinguese siciliano”, cfr. Sottile 2018: 272).","PeriodicalId":137928,"journal":{"name":"XV, 2020/4 (ottobre-dicembre)","volume":"33 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-12-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"116829840","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2020-12-22DOI: 10.35948/2532-9006/2020.5439
P. D'achille
Sono arrivate in redazione varie domande, sia da Nord (Torino, Milano), sia da Sud (Salerno, Acquaviva delle Fonti - BA), che ci chiedono se il noto agrume debba essere chiamato mandarino o non piuttosto manderino e se c’è differenza tra le due varianti.
{"title":"D’inverno è meglio mangiare mandarini che manderini","authors":"P. D'achille","doi":"10.35948/2532-9006/2020.5439","DOIUrl":"https://doi.org/10.35948/2532-9006/2020.5439","url":null,"abstract":"Sono arrivate in redazione varie domande, sia da Nord (Torino, Milano), sia da Sud (Salerno, Acquaviva delle Fonti - BA), che ci chiedono se il noto agrume debba essere chiamato mandarino o non piuttosto manderino e se c’è differenza tra le due varianti.","PeriodicalId":137928,"journal":{"name":"XV, 2020/4 (ottobre-dicembre)","volume":"12 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-12-22","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"129188261","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2020-12-16DOI: 10.35948/2532-9006/2020.5437
Barbara Patella
e voci vegafobia e vegefobia denotano una più o meno forte 'avversione nei confronti di vegetariani e/o vegani, che si manifesta mediante atti o atte iamenti di stigmatizzazione, ridicolizzazione o svalutazione, specialmente in relazione alle ideologie antispeciste' (per "antispecismo" si intende, secondo la de nizione del Devoto-Oli 2021, quel 'movimento che non riconosce la superiorità della specie umana sulle altre specie animali e, più in generale, ri uta la discriminazione degli esseri viventi in base alla specie; contrapposto allo specismo').
{"title":"Vegafobia, vegefobia","authors":"Barbara Patella","doi":"10.35948/2532-9006/2020.5437","DOIUrl":"https://doi.org/10.35948/2532-9006/2020.5437","url":null,"abstract":"e voci vegafobia e vegefobia denotano una più o meno forte 'avversione nei confronti di vegetariani e/o vegani, che si manifesta mediante atti o atte iamenti di stigmatizzazione, ridicolizzazione o svalutazione, specialmente in relazione alle ideologie antispeciste' (per \"antispecismo\" si intende, secondo la de nizione del Devoto-Oli 2021, quel 'movimento che non riconosce la superiorità della specie umana sulle altre specie animali e, più in generale, ri uta la discriminazione degli esseri viventi in base alla specie; contrapposto allo specismo').","PeriodicalId":137928,"journal":{"name":"XV, 2020/4 (ottobre-dicembre)","volume":"34 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-12-16","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"127902521","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2020-11-13DOI: 10.35948/2532-9006/2020.4420
Simona Cresti
Cerchiamo di soddisfare le curiosità di un nostro lettore appassionato di cucina toscana che dagli Stati Uniti ci chiede lumi a proposito di semel, nome di un particolare tipo di pane diffuso a Firenze e usato oggi, dice sempre il lettore, dai venditori di lampredotto (il tipico cibo fiorentino da asporto). Qual è l’esatta grafia di questa parola? Quando è stata usata per la prima volta? Che cosa indica, di preciso: un cibo della tradizione italiana o tedesca?
{"title":"Semel","authors":"Simona Cresti","doi":"10.35948/2532-9006/2020.4420","DOIUrl":"https://doi.org/10.35948/2532-9006/2020.4420","url":null,"abstract":"Cerchiamo di soddisfare le curiosità di un nostro lettore appassionato di cucina toscana che dagli Stati Uniti ci chiede lumi a proposito di semel, nome di un particolare tipo di pane diffuso a Firenze e usato oggi, dice sempre il lettore, dai venditori di lampredotto (il tipico cibo fiorentino da asporto). Qual è l’esatta grafia di questa parola? Quando è stata usata per la prima volta? Che cosa indica, di preciso: un cibo della tradizione italiana o tedesca?","PeriodicalId":137928,"journal":{"name":"XV, 2020/4 (ottobre-dicembre)","volume":"62 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-11-13","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"131103614","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2020-10-23DOI: 10.35948/2532-9006/2020.4414
P. Manni
E.T. ci chiede come possa essere tradotto in italiano il termine Pfarrerin che nella Chiesa cattolica cristiana svizzera (non romana) indica dell’equivalente di parroco al femminile: come un parroco riceve l’ordinazione presbiterale dal vescovo e l’ufficio è equivalente.
{"title":"Parroca","authors":"P. Manni","doi":"10.35948/2532-9006/2020.4414","DOIUrl":"https://doi.org/10.35948/2532-9006/2020.4414","url":null,"abstract":"E.T. ci chiede come possa essere tradotto in italiano il termine Pfarrerin che nella Chiesa cattolica cristiana svizzera (non romana) indica dell’equivalente di parroco al femminile: come un parroco riceve l’ordinazione presbiterale dal vescovo e l’ufficio è equivalente.","PeriodicalId":137928,"journal":{"name":"XV, 2020/4 (ottobre-dicembre)","volume":"17 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-10-23","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"133946134","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2020-10-20DOI: 10.35948/2532-9006/2020.4411
Ilaria Bonomi
Ci è stato chiesto da due lettori, qualche tempo fa, di chiarire l’ambito d’uso e l’eventuale regionalità dell’aggettivo posso, detto di cibi raffermi.
两名读者前段时间要求我们澄清形容词“can”(即不新鲜食品)的使用范围和可能的区域性。
{"title":"Pane pòsso","authors":"Ilaria Bonomi","doi":"10.35948/2532-9006/2020.4411","DOIUrl":"https://doi.org/10.35948/2532-9006/2020.4411","url":null,"abstract":"Ci è stato chiesto da due lettori, qualche tempo fa, di chiarire l’ambito d’uso e l’eventuale regionalità dell’aggettivo posso, detto di cibi raffermi.","PeriodicalId":137928,"journal":{"name":"XV, 2020/4 (ottobre-dicembre)","volume":"13 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-10-20","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"121984762","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}