dell’Impero Bizantino, Il declino dellImpero, Romano di Oriente, sovrani della dinastia macedone, Umberto Silva
Si ricordi che con il termine “vettore” o, più precisamente “vettore applicato”, si indica un oggetto che è completamente individuato da una direzione, un verso, una lunghezza (o modulo) e un punto di applicazione. Per fissare le notazioni, un vettore applicato verrà denotato con B −A, ove A e B sono due punti dello spazio (a volte anche con il simbolo AB); in tal caso la sua direzione è quella della retta per A e B, il suo verso è quello da A a B, il suo modulo, denotato usualmente con ‖ B − A ‖ è la lunghezza del segmento AB (rispetto ad una fissata unità di misura), e A è il suo punto di applicazione.
{"title":"CAPITOLO II","authors":"dell’Impero Bizantino, Il declino dellImpero, Romano di Oriente, sovrani della dinastia macedone, Umberto Silva","doi":"10.2307/j.ctv1q26zvh.8","DOIUrl":"https://doi.org/10.2307/j.ctv1q26zvh.8","url":null,"abstract":"Si ricordi che con il termine “vettore” o, più precisamente “vettore applicato”, si indica un oggetto che è completamente individuato da una direzione, un verso, una lunghezza (o modulo) e un punto di applicazione. Per fissare le notazioni, un vettore applicato verrà denotato con B −A, ove A e B sono due punti dello spazio (a volte anche con il simbolo AB); in tal caso la sua direzione è quella della retta per A e B, il suo verso è quello da A a B, il suo modulo, denotato usualmente con ‖ B − A ‖ è la lunghezza del segmento AB (rispetto ad una fissata unità di misura), e A è il suo punto di applicazione.","PeriodicalId":33649,"journal":{"name":"Il castello di Elsinore","volume":"31 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-03-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"85159883","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"CAPITOLO XVII","authors":"Capitolo Xviii, IL Concorso, DI Reati","doi":"10.2307/j.ctv1q26zvh.23","DOIUrl":"https://doi.org/10.2307/j.ctv1q26zvh.23","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":33649,"journal":{"name":"Il castello di Elsinore","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-03-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"75991074","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Andrea Quirini, Venne etiam il Patriarca, piovoso di questa giornata
Come già visto nel Capitolo II, gli insiemi V O e V 3 O dei vettori geometrici del piano o dello spazio applicati nel punto O sono spazi vettoriali reali. La corrispondenza biunivoca V O ←→ R 3 definita in Cap. II, Par.2 (in particolare l’Osservazione 2.10) suggeriscono le naturali definizioni di somma e di prodotto per uno scalare relativamente all’insieme R. Più precisamente si ha: 1.3. Proposizione. L’insieme R delle terne di numeri reali munito delle operazioni I. (x1, x2, x3) + (y1, y2, y3) = (x1 + y1, x2 + y2, x3 + y3), per ogni (x1, x2, x3), (y1, y2, y3) ∈ R 3 II. a(x1, x2, x3) = (ax1, ax2, ax3), per ogni a ∈ R, (x1, x2, x3) ∈ R 3
{"title":"CAPITOLO III","authors":"Andrea Quirini, Venne etiam il Patriarca, piovoso di questa giornata","doi":"10.2307/j.ctv1q26zvh.9","DOIUrl":"https://doi.org/10.2307/j.ctv1q26zvh.9","url":null,"abstract":"Come già visto nel Capitolo II, gli insiemi V O e V 3 O dei vettori geometrici del piano o dello spazio applicati nel punto O sono spazi vettoriali reali. La corrispondenza biunivoca V O ←→ R 3 definita in Cap. II, Par.2 (in particolare l’Osservazione 2.10) suggeriscono le naturali definizioni di somma e di prodotto per uno scalare relativamente all’insieme R. Più precisamente si ha: 1.3. Proposizione. L’insieme R delle terne di numeri reali munito delle operazioni I. (x1, x2, x3) + (y1, y2, y3) = (x1 + y1, x2 + y2, x3 + y3), per ogni (x1, x2, x3), (y1, y2, y3) ∈ R 3 II. a(x1, x2, x3) = (ax1, ax2, ax3), per ogni a ∈ R, (x1, x2, x3) ∈ R 3","PeriodicalId":33649,"journal":{"name":"Il castello di Elsinore","volume":"29 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-03-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"74703153","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Concilio di Ferrara, Pedro de Luna, Bartolomeo Prignano
Il cosiddetto esilio babilonese del Papato ebbe termine il 17 gennaio 1377, allorché Gregorio XI, non insensibile alle preghiere da tempo rivoltegli da tanti influenti personaggi, affinché abbandonasse Avignone, rientrò a Roma; i problemi immediati posti dallimpegnativo trasferimento della curia, più che la definizione di una linea di politica generale, attenta alle attese e alle esigenze spirituali del momento, assorbirono lattenzione e lopera del pontefice, che, peraltro, regnò ancora per soli quattordici mesi. Il calo di prestigio e di autorità, che il papato aveva subito in tutta lEuropa, era pressoché irreparabile: infatti, proprio durante il periodo in cui la sede papale fu stabilita nella città, affacciata sulla riva del Rodano (1309-1377), la centralizzazione dellapparato ecclesiastico, al fine di sottrarre la Chiesa al controllo del potere laico, ebbe la massima rilevanza. Fu allora che nella curia pontificia prevalse la determinazione a costituire un apparato amministrativo sul modello di una vera e propria corte regia; era quindi naturale che, in aperta reazione a tale indirizzo, si riaccendessero le tendenze ascetiche di mistici, chierici e laici, pronti a scagliare pesanti accuse contro quella che Dante aveva definito cattività avignonese. Non minore influenza, negativa, ebbe la sempre più accentuata dipendenza del papato avignonese dalla monarchia francese dei Capetingi e dei Valois, un asservimento talvolta solo formale, che oscurò però limmagine della Chiesa, quale istituzione divina e per ciò stesso universale e al di sopra delle parti. Di fronte a una Chiesa , quasi dimentica delle finalità originali della sua missione, il disorientamento della gente, angosciata e impoverita dalle continue guerre, dalla crescente crisi economica, dalle frequenti carestie e dalle ricorrenti epidemie, divenne sempre più grande.
{"title":"CAPITOLO IV","authors":"Concilio di Ferrara, Pedro de Luna, Bartolomeo Prignano","doi":"10.2307/j.ctv1q26zvh.10","DOIUrl":"https://doi.org/10.2307/j.ctv1q26zvh.10","url":null,"abstract":"Il cosiddetto esilio babilonese del Papato ebbe termine il 17 gennaio 1377, allorché Gregorio XI, non insensibile alle preghiere da tempo rivoltegli da tanti influenti personaggi, affinché abbandonasse Avignone, rientrò a Roma; i problemi immediati posti dallimpegnativo trasferimento della curia, più che la definizione di una linea di politica generale, attenta alle attese e alle esigenze spirituali del momento, assorbirono lattenzione e lopera del pontefice, che, peraltro, regnò ancora per soli quattordici mesi. Il calo di prestigio e di autorità, che il papato aveva subito in tutta lEuropa, era pressoché irreparabile: infatti, proprio durante il periodo in cui la sede papale fu stabilita nella città, affacciata sulla riva del Rodano (1309-1377), la centralizzazione dellapparato ecclesiastico, al fine di sottrarre la Chiesa al controllo del potere laico, ebbe la massima rilevanza. Fu allora che nella curia pontificia prevalse la determinazione a costituire un apparato amministrativo sul modello di una vera e propria corte regia; era quindi naturale che, in aperta reazione a tale indirizzo, si riaccendessero le tendenze ascetiche di mistici, chierici e laici, pronti a scagliare pesanti accuse contro quella che Dante aveva definito cattività avignonese. Non minore influenza, negativa, ebbe la sempre più accentuata dipendenza del papato avignonese dalla monarchia francese dei Capetingi e dei Valois, un asservimento talvolta solo formale, che oscurò però limmagine della Chiesa, quale istituzione divina e per ciò stesso universale e al di sopra delle parti. Di fronte a una Chiesa , quasi dimentica delle finalità originali della sua missione, il disorientamento della gente, angosciata e impoverita dalle continue guerre, dalla crescente crisi economica, dalle frequenti carestie e dalle ricorrenti epidemie, divenne sempre più grande.","PeriodicalId":33649,"journal":{"name":"Il castello di Elsinore","volume":"66 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-03-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72855826","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}