Partendo dalla poco conosciuta relazione che Margarethe Hilferding, la prima donna accolta nella Società psicoanalitica di Vienna (SPV), tenne nel gennaio del 1911 sul tema dell'amore materno, si cerca di dimostrare che la relatrice anticipò di più di vent'anni la teoria di Freud della madre come prima seduttrice. Inoltre la Hilferding metterà in luce la reciproca rela- zione sessuale che intercorre tra la madre e il neonato, sottolineando l'esperienza erotica che li coinvolge entrambi ma soprattutto evidenziando che alla sessualità del neonato, descritto come un oggetto sessuale naturale per la madre, corrisponde una analoga esperienza erotica materna che non troverà riscontro neppure nelle opere più tarde di Freud, il quale non citò mai la Hilfer- ding se non per segnalarne l'esodo dalla SPV per aderire al gruppo degli adleriani. Margarethe Hilferding, nonostante il suo contributo pionieristico, è del resto ignorata dalla maggior parte della letteratura psicoanalitica.
{"title":"La seduzione materna. Margarethe Hilferding precorritrice di Sigmund Freud","authors":"Cesare Romano","doi":"10.3280/pu2023-003008","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pu2023-003008","url":null,"abstract":"Partendo dalla poco conosciuta relazione che Margarethe Hilferding, la prima donna accolta nella Società psicoanalitica di Vienna (SPV), tenne nel gennaio del 1911 sul tema dell'amore materno, si cerca di dimostrare che la relatrice anticipò di più di vent'anni la teoria di Freud della madre come prima seduttrice. Inoltre la Hilferding metterà in luce la reciproca rela- zione sessuale che intercorre tra la madre e il neonato, sottolineando l'esperienza erotica che li coinvolge entrambi ma soprattutto evidenziando che alla sessualità del neonato, descritto come un oggetto sessuale naturale per la madre, corrisponde una analoga esperienza erotica materna che non troverà riscontro neppure nelle opere più tarde di Freud, il quale non citò mai la Hilfer- ding se non per segnalarne l'esodo dalla SPV per aderire al gruppo degli adleriani. Margarethe Hilferding, nonostante il suo contributo pionieristico, è del resto ignorata dalla maggior parte della letteratura psicoanalitica.","PeriodicalId":42825,"journal":{"name":"Psicoterapia e Scienze Umane","volume":"31 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135005230","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Nella psicoanalisi contemporanea manca una definizione chiara di intersoggettività. In genere il termine si usa in riferimento a modelli di tipo relazionale e agli scambi che si realiz- zano tra due soggetti separati. Indica allora il profondo coinvolgimento dell'analista nel processo analitico. L'autore sostiene che questo tipo di uso, grosso modo come sinonimo di interazione o interpersonale, è banale e non è fedele al significato che riveste nella filosofia di Husserl. Il filo- sofo tedesco è stato il primo a parlare di intersoggettività per spiegare che se il soggetto ha ac- cesso all'altro e viceversa è perché sul piano ontologico sussiste già da sempre una dimensione di co-essere e co-implicazione reciproca (un campo trascendentale comune). Se dunque vogliamo formulare una definizione chiara e distinta, ma soprattutto specifica, di intersoggettività, dob- biamo recuperare questa intuizione e tradurla in princìpi coerenti di tecnica. In base a questi due semplici regole, fedeltà al significato speculativo originario del concetto e sua traduzione in stru- menti tecnici, diventa possibile differenziare i vari modelli di psicoanalisi.
{"title":"Sul concetto di intersoggettività in psicoanalisi","authors":"Giuseppe Civitarese","doi":"10.3280/pu2023-003002","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pu2023-003002","url":null,"abstract":"Nella psicoanalisi contemporanea manca una definizione chiara di intersoggettività. In genere il termine si usa in riferimento a modelli di tipo relazionale e agli scambi che si realiz- zano tra due soggetti separati. Indica allora il profondo coinvolgimento dell'analista nel processo analitico. L'autore sostiene che questo tipo di uso, grosso modo come sinonimo di interazione o interpersonale, è banale e non è fedele al significato che riveste nella filosofia di Husserl. Il filo- sofo tedesco è stato il primo a parlare di intersoggettività per spiegare che se il soggetto ha ac- cesso all'altro e viceversa è perché sul piano ontologico sussiste già da sempre una dimensione di co-essere e co-implicazione reciproca (un campo trascendentale comune). Se dunque vogliamo formulare una definizione chiara e distinta, ma soprattutto specifica, di intersoggettività, dob- biamo recuperare questa intuizione e tradurla in princìpi coerenti di tecnica. In base a questi due semplici regole, fedeltà al significato speculativo originario del concetto e sua traduzione in stru- menti tecnici, diventa possibile differenziare i vari modelli di psicoanalisi.","PeriodicalId":42825,"journal":{"name":"Psicoterapia e Scienze Umane","volume":"75 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135114550","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pier Francesco Galli, Alberto Merini, Paolo Migone
Viene discusso il problema della molteplicità dei modelli in psicoterapia, esaminando sette aspetti: 1) il ruolo della ricerca sperimentale; 2) alcuni dei motivi per cui si sono formate scuole diverse; 3) i fattori specifici e aspecifici; 4) la integrazione e l'eclettismo; 5) due proposte paradigmatiche e che possono suscitare interesse per tutti gli approcci psicoterapeutici, quella di Fred Pine sulle "quattro psicologie" della psicoanalisi e quella di John Gedo su uno schema gerarchico di cinque principali modelli della mente rapportati ad altrettanti interventi tecnici; 6) la utilità di conoscere più modelli psicoterapeutici, e anche di avere fatto diverse esperienze di vita, allo scopo di "vedere" e "rispecchiare" meglio il paziente; 7) una riflessione filosofica, con riferimento alla posizione del filosofo Evandro Agazzi, secondo cui più punti di vista sullo stesso paziente costruiscono diversi "oggetti scientifici" riguardo a una stessa "cosa", arricchendo il percorso di conoscenza, per sua natura interminabile.
{"title":"Come gestire la pluralità dei modelli in psicoterapia","authors":"Pier Francesco Galli, Alberto Merini, Paolo Migone","doi":"10.3280/pu2023-003009","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pu2023-003009","url":null,"abstract":"Viene discusso il problema della molteplicità dei modelli in psicoterapia, esaminando sette aspetti: 1) il ruolo della ricerca sperimentale; 2) alcuni dei motivi per cui si sono formate scuole diverse; 3) i fattori specifici e aspecifici; 4) la integrazione e l'eclettismo; 5) due proposte paradigmatiche e che possono suscitare interesse per tutti gli approcci psicoterapeutici, quella di Fred Pine sulle \"quattro psicologie\" della psicoanalisi e quella di John Gedo su uno schema gerarchico di cinque principali modelli della mente rapportati ad altrettanti interventi tecnici; 6) la utilità di conoscere più modelli psicoterapeutici, e anche di avere fatto diverse esperienze di vita, allo scopo di \"vedere\" e \"rispecchiare\" meglio il paziente; 7) una riflessione filosofica, con riferimento alla posizione del filosofo Evandro Agazzi, secondo cui più punti di vista sullo stesso paziente costruiscono diversi \"oggetti scientifici\" riguardo a una stessa \"cosa\", arricchendo il percorso di conoscenza, per sua natura interminabile.","PeriodicalId":42825,"journal":{"name":"Psicoterapia e Scienze Umane","volume":"6 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135004865","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Viene data una risposta alle osservazioni critiche contenute negli interventi di Ferro & Riefolo (2023) e di Fornaro (2023). I punti principali sono, nel primo intervento, lo statuto della realtà in psicoanalisi, l'enactment, le varie concezioni dell'inconscio, la self-disclosure, il dialogo tra filosofia e psicoanalisi. Per quanto riguarda invece il secondo intervento, i temi af- frontati riguardano l'interpretazione del contributo di Husserl ai fini di una definizione migliore del concetto di intersoggettività in psicoanalisi e aspetti metodologici relativi all'utilizzo di no- zioni derivate dal pensiero speculativo.
{"title":"Il valore dell'intertestualità per il progresso della psicoanalisi. Replica ai commenti di F.M. Ferro & G. Riefolo e di M. Fornaro al saggio \"Sul concetto di intersoggettività in psicoanalisi\"","authors":"Giuseppe Civitarese","doi":"10.3280/pu2023-003005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pu2023-003005","url":null,"abstract":"Viene data una risposta alle osservazioni critiche contenute negli interventi di Ferro & Riefolo (2023) e di Fornaro (2023). I punti principali sono, nel primo intervento, lo statuto della realtà in psicoanalisi, l'enactment, le varie concezioni dell'inconscio, la self-disclosure, il dialogo tra filosofia e psicoanalisi. Per quanto riguarda invece il secondo intervento, i temi af- frontati riguardano l'interpretazione del contributo di Husserl ai fini di una definizione migliore del concetto di intersoggettività in psicoanalisi e aspetti metodologici relativi all'utilizzo di no- zioni derivate dal pensiero speculativo.","PeriodicalId":42825,"journal":{"name":"Psicoterapia e Scienze Umane","volume":"23 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135222672","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Criticando le interpretazioni che Civitarese (2023a, 2023b) ha dato dei filosofi cui si appoggia per giustificare la sua concezione di intersoggettività, Fornaro (2023b) trascura la sto- riografia recente che annovera ricercatori di primo piano.
{"title":"Essere o non essere Habermas. Una risposta alla controreplica di Mauro Fornaro","authors":"Giuseppe Civitarese","doi":"10.3280/pu2023-003007","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pu2023-003007","url":null,"abstract":"Criticando le interpretazioni che Civitarese (2023a, 2023b) ha dato dei filosofi cui si appoggia per giustificare la sua concezione di intersoggettività, Fornaro (2023b) trascura la sto- riografia recente che annovera ricercatori di primo piano.","PeriodicalId":42825,"journal":{"name":"Psicoterapia e Scienze Umane","volume":"114 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135004870","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pur mirando con Civitarese (2023) a una nozione di intersoggettività in grado di giu- stificare un'idea di campo psicoanalitico basata sul "con-essere" analizzando/analista, viene sug- gerita l'inadeguatezza allo scopo della filosofia di Husserl, alla fin fine per una nozione di sog- getto (io trascendentale) aliena alla psicoanalisi. D'altra parte non va sottovalutata la differenza dell'approccio husserliano da quello di altri autori che pur si occupano fruttuosamente di inter- soggettività. Inoltre si sottolineano le difficoltà del passaggio dalla speculazione filosofica alla rilevazione clinica condotta nell'ottica di campo, e perciò occorre prestare attenzione agli speci- fici fenomeni trans-individuali, empiricamente rilevabili nel setting analitico.
{"title":"Perché Husserl non quadra col campo psicoanalitico e altre annotazioni. Replica a Giuseppe Civitarese","authors":"Mauro Fornaro","doi":"10.3280/pu2023-003004","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pu2023-003004","url":null,"abstract":"Pur mirando con Civitarese (2023) a una nozione di intersoggettività in grado di giu- stificare un'idea di campo psicoanalitico basata sul \"con-essere\" analizzando/analista, viene sug- gerita l'inadeguatezza allo scopo della filosofia di Husserl, alla fin fine per una nozione di sog- getto (io trascendentale) aliena alla psicoanalisi. D'altra parte non va sottovalutata la differenza dell'approccio husserliano da quello di altri autori che pur si occupano fruttuosamente di inter- soggettività. Inoltre si sottolineano le difficoltà del passaggio dalla speculazione filosofica alla rilevazione clinica condotta nell'ottica di campo, e perciò occorre prestare attenzione agli speci- fici fenomeni trans-individuali, empiricamente rilevabili nel setting analitico.","PeriodicalId":42825,"journal":{"name":"Psicoterapia e Scienze Umane","volume":"66 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135165173","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Interventi sul caso Mia","authors":"I. Pretorius","doi":"10.3280/pu2023-002009","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pu2023-002009","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":42825,"journal":{"name":"Psicoterapia e Scienze Umane","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2023-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"41990882","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Interventi sul caso Mia","authors":"M. Rocco","doi":"10.3280/pu2023-002010","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pu2023-002010","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":42825,"journal":{"name":"Psicoterapia e Scienze Umane","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2023-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46016535","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Vengono fatte alcune riflessioni sul problema della misurazione in psicoterapia e del rapporto tra la tecnica e la persona del terapeuta. Vengono anche riportati alcuni brani tratti dal libro del 1992 La persona e la tecnica (ripubblicato nel 2002 dall'editore FrancoAngeli di Milano) e della prefazione, scritta nel 1960, alla edizione italiana del libro di Harry Stack Sullivan del 1953 La teoria interpersonale della psichiatria (Milano: Feltrinelli, 1961).
对心理治疗中的测量问题以及技术与治疗师人格的关系进行了思考。1992年出版的《技术人物》(La persona e La tecnica)一书(米兰出版商FrancoAngeli于2002年再版)以及哈里·斯塔克·沙利文(Harry Stack Sullivan)1953年出版的书《心灵世界》(La teoria interposonale della psichiaria)意大利版的序言(米兰:费尔特里内利,1961年)的部分节选。
{"title":"Il senso della misura","authors":"Pier Francesco Galli, Alberto Merini","doi":"10.3280/pu2023-002007","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pu2023-002007","url":null,"abstract":"Vengono fatte alcune riflessioni sul problema della misurazione in psicoterapia e del rapporto tra la tecnica e la persona del terapeuta. Vengono anche riportati alcuni brani tratti dal libro del 1992 La persona e la tecnica (ripubblicato nel 2002 dall'editore FrancoAngeli di Milano) e della prefazione, scritta nel 1960, alla edizione italiana del libro di Harry Stack Sullivan del 1953 La teoria interpersonale della psichiatria (Milano: Feltrinelli, 1961).","PeriodicalId":42825,"journal":{"name":"Psicoterapia e Scienze Umane","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2023-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46061744","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Vengono sintetizzate le conclusioni di due recenti libri (Wakefield, 2023a, 2023b) che analizzano l'irremovibile difesa di Freud della teoria edipica e le conseguenze sulla vita della famiglia moder-na. Con una ricostruzione logica vengono identificate quattro argomentazioni centrali presentate da Freud nel caso del piccolo Hans del 1908 per supportare la sua teoria, ciascuna delle quali è brillante sul piano logico, ma debole se messa a confronto con i dati empirici. Mancando di con-ferme, la teoria edipica rimane un tentativo ad hoc di salvare la teoria sessuale dell'etiologia delle nevrosi di Freud dopo l'abbandono della teoria della seduzione. L'accettazione della teoria edipica ha avuto come conseguenza una modifica delle relazioni di potere all'interno della famiglia di Hans e della famiglia moderna, gravando di un senso di pericolo le manifestazioni di affettività fisica tra madre e bambino. Ciò ha portato a una riduzione di affettività fisica e alla separazione dei bambini dai genitori, soprattutto di notte. Il "letto sospetto" del bambino della campagna contro la masturbazione è stato così sostituito dal "letto protetto" dei genitori, posto al servizio del nuovo ideale coniugale di soddisfazione sessuale e affettiva.
{"title":"L'anti-Edipo dalla prospettiva della filosofia della scienza e da quella foucaultiana del sapere-potere","authors":"Jerome C. Wakefield","doi":"10.3280/pu2023-002002","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pu2023-002002","url":null,"abstract":"Vengono sintetizzate le conclusioni di due recenti libri (Wakefield, 2023a, 2023b) che analizzano l'irremovibile difesa di Freud della teoria edipica e le conseguenze sulla vita della famiglia moder-na. Con una ricostruzione logica vengono identificate quattro argomentazioni centrali presentate da Freud nel caso del piccolo Hans del 1908 per supportare la sua teoria, ciascuna delle quali è brillante sul piano logico, ma debole se messa a confronto con i dati empirici. Mancando di con-ferme, la teoria edipica rimane un tentativo ad hoc di salvare la teoria sessuale dell'etiologia delle nevrosi di Freud dopo l'abbandono della teoria della seduzione. L'accettazione della teoria edipica ha avuto come conseguenza una modifica delle relazioni di potere all'interno della famiglia di Hans e della famiglia moderna, gravando di un senso di pericolo le manifestazioni di affettività fisica tra madre e bambino. Ciò ha portato a una riduzione di affettività fisica e alla separazione dei bambini dai genitori, soprattutto di notte. Il \"letto sospetto\" del bambino della campagna contro la masturbazione è stato così sostituito dal \"letto protetto\" dei genitori, posto al servizio del nuovo ideale coniugale di soddisfazione sessuale e affettiva.","PeriodicalId":42825,"journal":{"name":"Psicoterapia e Scienze Umane","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2023-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45085405","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}