{"title":"Sezione aperta","authors":"A. C. della Redazione","doi":"10.3280/we2023-002015","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2023-002015","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"594 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140469680","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Le attuali condizioni ambientali e gli effetti determinati dall'inquinamento e dalla crisi climatica invitano il social work a considerare centrale il ruolo giocato dall'ambiente fisico-naturale nel determinare il benessere (o malessere) di persone, gruppi e comunità. Negli ultimi anni, si sono sviluppati numerosi approcci di social work che hanno studiato le connessioni tra bisogni sociali, crisi ecologica e ingiustizie ambientali. Lo studio presenta un inquadramento teorico dell'approccio dell'eco-social work, mettendo a fuoco il contributo del social work nel ridurre le disuguaglianze ambientali e promuovere interventi a livello comunitario che tengano in considerazione la dimensione ecologica. A titolo esemplificativo, viene presentato un progetto sperimentale di community social work, in cui lo sviluppo di legami comunitari, la cura degli spazi comuni e la promozione di una cultura della sostenibilità ambientale, economica e sociale emergono come obiettivi prioritari individuati dai membri della comunità coinvolta.
{"title":"Prospettive di eco-social work nel lavoro sociale di comunità","authors":"C. Landi","doi":"10.3280/we2023-002016","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2023-002016","url":null,"abstract":"Le attuali condizioni ambientali e gli effetti determinati dall'inquinamento e dalla crisi climatica invitano il social work a considerare centrale il ruolo giocato dall'ambiente fisico-naturale nel determinare il benessere (o malessere) di persone, gruppi e comunità. Negli ultimi anni, si sono sviluppati numerosi approcci di social work che hanno studiato le connessioni tra bisogni sociali, crisi ecologica e ingiustizie ambientali. Lo studio presenta un inquadramento teorico dell'approccio dell'eco-social work, mettendo a fuoco il contributo del social work nel ridurre le disuguaglianze ambientali e promuovere interventi a livello comunitario che tengano in considerazione la dimensione ecologica. A titolo esemplificativo, viene presentato un progetto sperimentale di community social work, in cui lo sviluppo di legami comunitari, la cura degli spazi comuni e la promozione di una cultura della sostenibilità ambientale, economica e sociale emergono come obiettivi prioritari individuati dai membri della comunità coinvolta.","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"102 10","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140469650","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L'articolo propone un'analisi quanti-qualitativa dell'impatto del lavoro non-standard sulla salute mentale delle lavoratrici migranti, inserendosi all'interno del dibattito sui determinanti sociali di salute e sulle problemati-che di salute dei e delle migranti. L'ipotesi di ricerca che verrà verificata nel corso del saggio è che il carattere non-standard di condizioni e orari di lavo-ro delle occupazioni tipicamente occupate dalle donne di origine straniera abbia un impatto negativo sulla loro salute mentale. L'analisi si sviluppa sul-la base di una ricerca multi-metodo condotta a Padova tra il 2018 e il 2020 che ha visto la realizzazione prima di una survey su un campione di lavoratri-ci moldave impiegate in diverse occupazioni e poi la realizzazione di intervi-ste-semi-strutturate a lavoratrici moldave impiegate nel settore del lavoro domestico e di cura.
{"title":"Esaurite: le conseguenze del lavoro non standard sulla salute mentale delle lavoratrici migranti","authors":"Veronica Redini, F. Vianello, Federica Zaccagnini","doi":"10.3280/we2023-002018","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2023-002018","url":null,"abstract":"L'articolo propone un'analisi quanti-qualitativa dell'impatto del lavoro non-standard sulla salute mentale delle lavoratrici migranti, inserendosi all'interno del dibattito sui determinanti sociali di salute e sulle problemati-che di salute dei e delle migranti. L'ipotesi di ricerca che verrà verificata nel corso del saggio è che il carattere non-standard di condizioni e orari di lavo-ro delle occupazioni tipicamente occupate dalle donne di origine straniera abbia un impatto negativo sulla loro salute mentale. L'analisi si sviluppa sul-la base di una ricerca multi-metodo condotta a Padova tra il 2018 e il 2020 che ha visto la realizzazione prima di una survey su un campione di lavoratri-ci moldave impiegate in diverse occupazioni e poi la realizzazione di intervi-ste-semi-strutturate a lavoratrici moldave impiegate nel settore del lavoro domestico e di cura.","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"33 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140464156","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il contributo proposto vuole restituire l'esperienza del progetto "Distretto X: Domani ti scrivo", azione di partecipazione museale promossa dalla Direzio-ne Cultura del Comune di Milano e dalla Fondazione Scuola del Patrimonio con il sostegno di Poste Italiane. Il progetto ha esplorato nuove pratiche di coinvolgimento dei giovani nella creazione di narrazioni museali, promuo-vendo la partecipazione attiva dei giovani e degli anziani riflettendo sugli stereotipi giovanili grazie all'analisi di un corpus di più di cinquecento lettere. Attraverso l'utilizzo di metodologie partecipative, che avevano come mez-zo lo scambio di lettere tra giovani e anziani, il progetto ha sfatato stereotipi comuni e ha evidenziato la sensibilità e la curiosità dei giovani nei confronti dello scambio intergenerazionale, l'importanza della famiglia e della parteci-pazione artistica. Il progetto ha creato rapporti intergenerazionali significa-tivi e ha coinvolto il territorio milanese attraverso la distribuzione delle car-toline contenenti estratti delle corrispondenze.
{"title":"Parola alle lettere. Gli stereotipi giovanili nel progetto Distretto X: Domani ti scrivo","authors":"Samuele Briatore","doi":"10.3280/we2023-002014","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2023-002014","url":null,"abstract":"Il contributo proposto vuole restituire l'esperienza del progetto \"Distretto X: Domani ti scrivo\", azione di partecipazione museale promossa dalla Direzio-ne Cultura del Comune di Milano e dalla Fondazione Scuola del Patrimonio con il sostegno di Poste Italiane. Il progetto ha esplorato nuove pratiche di coinvolgimento dei giovani nella creazione di narrazioni museali, promuo-vendo la partecipazione attiva dei giovani e degli anziani riflettendo sugli stereotipi giovanili grazie all'analisi di un corpus di più di cinquecento lettere. Attraverso l'utilizzo di metodologie partecipative, che avevano come mez-zo lo scambio di lettere tra giovani e anziani, il progetto ha sfatato stereotipi comuni e ha evidenziato la sensibilità e la curiosità dei giovani nei confronti dello scambio intergenerazionale, l'importanza della famiglia e della parteci-pazione artistica. Il progetto ha creato rapporti intergenerazionali significa-tivi e ha coinvolto il territorio milanese attraverso la distribuzione delle car-toline contenenti estratti delle corrispondenze.","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"47 4","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140465756","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
G. Pellegrini, Leonardo Augusto, Luvison Araújo, Nelio Marco Vincenzo Bizzo
Le teorie sull'evoluzione biologica non sono accettate da molte persone nel mondo, con grandi differenze tra paesi. Ciò è dovuto a fattori come la religio-ne, l'osservazione dei fenomeni empirici e diverse visioni dell'attività scienti-fica. Si propongono i risultati di un'indagine sulla forza delle associazioni tra na-zionalità, religione e accettazione dell'evoluzione che ha coinvolto due cam-pioni rappresentativi di studenti Italiani e Brasiliani. I risultati dimostrano che i fattori socioculturali hanno una maggiore influen-za nell'accettazione dell'evoluzione, molto più di quelli religiosi. L'affiliazione religiosa non è dunque il fattore principale nel predire il livello di accettazione dell'evoluzione.
{"title":"Adolescenti e accettazione delle teorie evoluzionistiche, quando la religione non è il fattore determinante","authors":"G. Pellegrini, Leonardo Augusto, Luvison Araújo, Nelio Marco Vincenzo Bizzo","doi":"10.3280/we2023-002013","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2023-002013","url":null,"abstract":"Le teorie sull'evoluzione biologica non sono accettate da molte persone nel mondo, con grandi differenze tra paesi. Ciò è dovuto a fattori come la religio-ne, l'osservazione dei fenomeni empirici e diverse visioni dell'attività scienti-fica. Si propongono i risultati di un'indagine sulla forza delle associazioni tra na-zionalità, religione e accettazione dell'evoluzione che ha coinvolto due cam-pioni rappresentativi di studenti Italiani e Brasiliani. I risultati dimostrano che i fattori socioculturali hanno una maggiore influen-za nell'accettazione dell'evoluzione, molto più di quelli religiosi. L'affiliazione religiosa non è dunque il fattore principale nel predire il livello di accettazione dell'evoluzione.","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"182 ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140462374","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il rapporto tra adolescenti e volontariato è al centro del presente contributo che riflette su come i primi percepiscono l'azione volontaria e su come si col-locano in un contesto di solidarietà. Lo studio prende le mosse da un percorso di ricerca svolto nel contesto fioren-tino, che tradizionalmente si distingue nello scenario nazionale per ricchezza e vivacità del volontariato. Sono stati coinvolti 407 studentesse e studenti de-gli Istituti di Scuola Secondaria Superiore dell'area della città metropolitana di Firenze. Al fine di avere un quadro il più possibile dettagliato e ampio, si è scelto di ricorrere all'utilizzo di più metodologie che hanno permesso di indagare tre dimensioni: definizione delle proprie esperienze e idea di impegno volontario; le motivazioni e i destinatari dell'azione di aiuto; le rappresentazioni del vo-lontariato, anche in assenza di esperienza diretta.
{"title":"Per gli altri e per sé stessi. Gli adolescenti e il volontariato, tra solidarietà e identità","authors":"L. Solito, L. Materazzi, G. Buoncompagni","doi":"10.3280/we2023-002009","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2023-002009","url":null,"abstract":"Il rapporto tra adolescenti e volontariato è al centro del presente contributo che riflette su come i primi percepiscono l'azione volontaria e su come si col-locano in un contesto di solidarietà. Lo studio prende le mosse da un percorso di ricerca svolto nel contesto fioren-tino, che tradizionalmente si distingue nello scenario nazionale per ricchezza e vivacità del volontariato. Sono stati coinvolti 407 studentesse e studenti de-gli Istituti di Scuola Secondaria Superiore dell'area della città metropolitana di Firenze. Al fine di avere un quadro il più possibile dettagliato e ampio, si è scelto di ricorrere all'utilizzo di più metodologie che hanno permesso di indagare tre dimensioni: definizione delle proprie esperienze e idea di impegno volontario; le motivazioni e i destinatari dell'azione di aiuto; le rappresentazioni del vo-lontariato, anche in assenza di esperienza diretta.","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"414 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140466227","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Introduzione. Nuove generazioni in movimento: giovani oltre gli stereotipi","authors":"C. Buzzi","doi":"10.3280/we2023-002001","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2023-002001","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"93 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140469987","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il presente lavoro cerca di esplorare il sentiero poco battuto dei nuovi e più recenti cambiamenti del welfare italiano (Ciocia e Tognetti, 2022). L'obiettivo è quello di fornire spunti di riflessione per stimolare il dibattito in merito allo stato attuale del sistema di welfare. Si prescinde in questa sede dall'osservazione delle misure economiche statali, oggi in fase di revisione e mutamento, in favore delle realtà pubbliche o private – in convenzione con i sistemi pubblici – che forniscono servizi. Non solo, grande spazio viene dedicato all'approfondimento delle nuove frontiere di welfare, in particolare il welfare di comunità (Giovannetti, Gori e Pacini, 2014; Rago e Venturi, 2016) e il welfare culturale (Manzoli e Paltrinieri, 2021). Dopo un'analisi introduttiva dei modelli di welfare di comunità e di welfare culturale, il lavoro prosegue con un confronto tra il welfare tradizionale ed i modelli teorici esposti, l'obiettivo è quello di individuarne i potenziali vantaggi applicativi. L'intento di questo lavoro è, quindi, quello di raccogliere i molteplici stimoli che aprono la strada alle nuove frontiere di welfare e di costituire un primo tentativo di risposta, non univoca ed aperta a possibili ed auspicabili sviluppi, ai quesiti che gli autori si sono posti.
{"title":"Il welfare di comunità e il welfare culturale","authors":"E. Rigoni, A. Scalera","doi":"10.3280/we2023-002017","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2023-002017","url":null,"abstract":"Il presente lavoro cerca di esplorare il sentiero poco battuto dei nuovi e più recenti cambiamenti del welfare italiano (Ciocia e Tognetti, 2022). L'obiettivo è quello di fornire spunti di riflessione per stimolare il dibattito in merito allo stato attuale del sistema di welfare. Si prescinde in questa sede dall'osservazione delle misure economiche statali, oggi in fase di revisione e mutamento, in favore delle realtà pubbliche o private – in convenzione con i sistemi pubblici – che forniscono servizi. Non solo, grande spazio viene dedicato all'approfondimento delle nuove frontiere di welfare, in particolare il welfare di comunità (Giovannetti, Gori e Pacini, 2014; Rago e Venturi, 2016) e il welfare culturale (Manzoli e Paltrinieri, 2021). Dopo un'analisi introduttiva dei modelli di welfare di comunità e di welfare culturale, il lavoro prosegue con un confronto tra il welfare tradizionale ed i modelli teorici esposti, l'obiettivo è quello di individuarne i potenziali vantaggi applicativi. L'intento di questo lavoro è, quindi, quello di raccogliere i molteplici stimoli che aprono la strada alle nuove frontiere di welfare e di costituire un primo tentativo di risposta, non univoca ed aperta a possibili ed auspicabili sviluppi, ai quesiti che gli autori si sono posti.","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"978 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140467602","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Le aree interne italiane sono state recentemente attraversate da fenomeni di riconversione all'agricoltura, attività rurali e progetti ambientali in chiave sostenibile che, almeno in potenza, costituiscono una possibile forma di restanza sul territorio. Ciò assume rilevanza riguardo ai modelli sociali possibili se gli insediamenti provengono da giovani interessati alla valorizzazione del patrimonio naturale, in un contesto storicamente caratterizzato da migrazioni giovanili in uscita come le aree interne. Il presente lavoro di ricerca analizza come valori e culture connessi all'ambiente influenzino le aspirazioni di vita e residenziali di giovani impegnati in progetti neo-rurali nelle aree interne. L'analisi si basa su un set di interviste condotte con partecipanti di età compresa tra i venticinque e i trentanove anni di aree interne pugliesi, esplorando le caratteristiche dei loro progetti e le scelte di vita connesse alla loro permanenza nei paesi remoti. I risultati mostrano tratti di convergenza tra giovani con diversi vissuti di mobilità, fra cui una solida cultura ambientale, la resistenza a modelli urbani, la ricerca di stili di vita a contatto con la natura.
{"title":"Scelte di vita e culture ambientali. Giovani neorurali che restano nelle aree interne","authors":"S. Leone, Andrea Orio","doi":"10.3280/we2023-002005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2023-002005","url":null,"abstract":"Le aree interne italiane sono state recentemente attraversate da fenomeni di riconversione all'agricoltura, attività rurali e progetti ambientali in chiave sostenibile che, almeno in potenza, costituiscono una possibile forma di restanza sul territorio. Ciò assume rilevanza riguardo ai modelli sociali possibili se gli insediamenti provengono da giovani interessati alla valorizzazione del patrimonio naturale, in un contesto storicamente caratterizzato da migrazioni giovanili in uscita come le aree interne. Il presente lavoro di ricerca analizza come valori e culture connessi all'ambiente influenzino le aspirazioni di vita e residenziali di giovani impegnati in progetti neo-rurali nelle aree interne. L'analisi si basa su un set di interviste condotte con partecipanti di età compresa tra i venticinque e i trentanove anni di aree interne pugliesi, esplorando le caratteristiche dei loro progetti e le scelte di vita connesse alla loro permanenza nei paesi remoti. I risultati mostrano tratti di convergenza tra giovani con diversi vissuti di mobilità, fra cui una solida cultura ambientale, la resistenza a modelli urbani, la ricerca di stili di vita a contatto con la natura.","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"43 20","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140464681","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-06-01DOI: 10.3280/we2022-002-s1003
M. Bonolis
Lo scopo e il compito di una programmazione economica nazionale e sovrana-zionale come quella che caratterizzano il PNRR, dopo la crisi pandemica del 2020, si intreccia necessariamente con il rispetto del principio di sostenibilità dei progetti di rilancio dei sistemi economico-produttivi. L'attuazione di opere ispi-rate al modello di una razionalità conseguenzialista, che è alla base del control-lo di sostenibilità, deve tuttavia confrontarsi con istanze provenienti dai soggetti destinatari delle misure di intervento e quindi con la differenziazione sociale de-gli utenti e dei titolari del diritto alle politiche di sostegno. Questa evidenza deve a sua volta tener conto del fatto che l'orizzonte dei Diritti non può essere consi-derato alla stregua di un sistema inerte, bensì caratterizzato da cambiamenti e da una continua ridefinizione del contenuto degli stessi Diritti Umani. Il principio di sostenibilità investe perciò anche il campo della cultura e quello delle compatibi-lità simboliche di una comunità nazionale, sollevando interrogativi di non facile governabilità politico-culturale.
{"title":"Sostenibilità e Diritti Umani","authors":"M. Bonolis","doi":"10.3280/we2022-002-s1003","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2022-002-s1003","url":null,"abstract":"Lo scopo e il compito di una programmazione economica nazionale e sovrana-zionale come quella che caratterizzano il PNRR, dopo la crisi pandemica del 2020, si intreccia necessariamente con il rispetto del principio di sostenibilità dei progetti di rilancio dei sistemi economico-produttivi. L'attuazione di opere ispi-rate al modello di una razionalità conseguenzialista, che è alla base del control-lo di sostenibilità, deve tuttavia confrontarsi con istanze provenienti dai soggetti destinatari delle misure di intervento e quindi con la differenziazione sociale de-gli utenti e dei titolari del diritto alle politiche di sostegno. Questa evidenza deve a sua volta tener conto del fatto che l'orizzonte dei Diritti non può essere consi-derato alla stregua di un sistema inerte, bensì caratterizzato da cambiamenti e da una continua ridefinizione del contenuto degli stessi Diritti Umani. Il principio di sostenibilità investe perciò anche il campo della cultura e quello delle compatibi-lità simboliche di una comunità nazionale, sollevando interrogativi di non facile governabilità politico-culturale.","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"6 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"124598008","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}