T. Addabbo, C. Ghislieri, R. Musumeci, Ilenia Picardi
Report informali e contributi di ricerca hanno riferito il quadro complesso di pratiche lavorative determinato dalla repentina adozione del lavoro da remoto come strumento di contrasto alla diffusione del Covid-19. Il presente contributo mette a fuoco il tema della conciliazione tra domini di vita, elemento ampiamente associato al benessere, nella popolazione specifica del personale accademico docente-ricercatore. Attraverso uno studio realizzato nei primi mesi del 2021, 2365 docenti-ricercatori/trici da circa venti Atenei italiani hanno partecipato a una survey online promossa dalla Conferenza Nazionale degli Organismi di Pari-tà delle Università Italiane in collaborazione con il gruppo di ricerca nazionale Saph2@work. La ricerca evidenzia un aumento del conflitto fra tempi di vita e di lavoro percepito particolarmente dalle donne, che rischia di amplificare le dise-guaglianze di genere che ancora persistono nell'accademia. I risultati dell'indagine suggeriscono una discussione critica di modelli di lavoro accade-mico volta a tematizzare adeguatamente le recenti trasformazioni. Le evidenze empiriche fornite dallo studio possono contribuire all'elaborazione di azioni e misure che gli organi decisionali della governance accademica sono chiamati ad adottare in tema di politiche di equità e inclusione attraverso l'attuazione di Gender Equality Plan.
{"title":"Lavoro da remoto e benessere: un'analisi della conciliazione tra lavoro accademico e cura familiare durante la pandemia Covid-19","authors":"T. Addabbo, C. Ghislieri, R. Musumeci, Ilenia Picardi","doi":"10.3280/we2022-001005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2022-001005","url":null,"abstract":"Report informali e contributi di ricerca hanno riferito il quadro complesso di pratiche lavorative determinato dalla repentina adozione del lavoro da remoto come strumento di contrasto alla diffusione del Covid-19. Il presente contributo mette a fuoco il tema della conciliazione tra domini di vita, elemento ampiamente associato al benessere, nella popolazione specifica del personale accademico docente-ricercatore. Attraverso uno studio realizzato nei primi mesi del 2021, 2365 docenti-ricercatori/trici da circa venti Atenei italiani hanno partecipato a una survey online promossa dalla Conferenza Nazionale degli Organismi di Pari-tà delle Università Italiane in collaborazione con il gruppo di ricerca nazionale Saph2@work. La ricerca evidenzia un aumento del conflitto fra tempi di vita e di lavoro percepito particolarmente dalle donne, che rischia di amplificare le dise-guaglianze di genere che ancora persistono nell'accademia. I risultati dell'indagine suggeriscono una discussione critica di modelli di lavoro accade-mico volta a tematizzare adeguatamente le recenti trasformazioni. Le evidenze empiriche fornite dallo studio possono contribuire all'elaborazione di azioni e misure che gli organi decisionali della governance accademica sono chiamati ad adottare in tema di politiche di equità e inclusione attraverso l'attuazione di Gender Equality Plan.","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"4 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"122273254","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Questo articolo propone una riflessione circa l'utilizzo della tecnica dei diari all'interno della ricerca sociale, focalizzandosi sull'ambivalente relazione che si stabilisce tra ricercatore e partecipante: distanza e ricongiungimento. In prima analisi, ci concentriamo sulla lontananza tra i due attori durante la fase di pro-duzione dei contenuti. I dati generati diventano l'incontro tra ricercatore e par-tecipante che solamente nella fase di incipit (incontro iniziale) e di coda (incon-tro finale) possono trovare un ricongiungimento. Questo riavvicinamento è per-messo grazie all'utilizzo dell'intervista. La tesi avanzata che si cercherà di argo-mentare è quella di concepire il "diarista" come co-ricercatore.
{"title":"Lontano dagli occhi.. La distanza tra ricercatore e partecipante nella tecnica dei diari","authors":"V. Moretti","doi":"10.3280/we2022-001012","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2022-001012","url":null,"abstract":"Questo articolo propone una riflessione circa l'utilizzo della tecnica dei diari all'interno della ricerca sociale, focalizzandosi sull'ambivalente relazione che si stabilisce tra ricercatore e partecipante: distanza e ricongiungimento. In prima analisi, ci concentriamo sulla lontananza tra i due attori durante la fase di pro-duzione dei contenuti. I dati generati diventano l'incontro tra ricercatore e par-tecipante che solamente nella fase di incipit (incontro iniziale) e di coda (incon-tro finale) possono trovare un ricongiungimento. Questo riavvicinamento è per-messo grazie all'utilizzo dell'intervista. La tesi avanzata che si cercherà di argo-mentare è quella di concepire il \"diarista\" come co-ricercatore.","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"97 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"134541790","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Questo contributo presenta i risultati di uno studio qualitativo mediante intervi-ste a dirigenti scolastici di diverse regioni italiane sul lavoro e donne per una sostenibilità al femminile nelle Istituzioni scolastiche. In particolare, lo studio si è proposto di esplorare l'ordine delle disuguaglianze di genere e le sue conse-guenze nell'attuale configurazione dell'ambiente scolastico. La ricerca ha rileva-to che gli impegni professionali e familiari trovano non pochi vincoli nel momen-to in cui le docenti decidono di costruire un percorso familiare. La difficoltà di conciliazione produce effetti negativi sulle condizioni di lavoro e sulla carriera professionale delle donne, generando una metamorfosi nel loro rapporto con la scuola.
{"title":"Ambiente, lavoro e donne per una sostenibilità al femminile nelle istituzioni scolastiche","authors":"Angelo Falzarano, Raffaele Sibilio","doi":"10.3280/we2022-001006","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2022-001006","url":null,"abstract":"Questo contributo presenta i risultati di uno studio qualitativo mediante intervi-ste a dirigenti scolastici di diverse regioni italiane sul lavoro e donne per una sostenibilità al femminile nelle Istituzioni scolastiche. In particolare, lo studio si è proposto di esplorare l'ordine delle disuguaglianze di genere e le sue conse-guenze nell'attuale configurazione dell'ambiente scolastico. La ricerca ha rileva-to che gli impegni professionali e familiari trovano non pochi vincoli nel momen-to in cui le docenti decidono di costruire un percorso familiare. La difficoltà di conciliazione produce effetti negativi sulle condizioni di lavoro e sulla carriera professionale delle donne, generando una metamorfosi nel loro rapporto con la scuola.","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"117 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"123052233","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Questioni di fiducia: un'introduzione","authors":"Antonella Ciocia, M. Tognetti","doi":"10.3280/we2022-001009","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2022-001009","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"292 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"123452246","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
The paper investigates the influence of the measures implemented by national governments to curb the spread of the Covid-19 pandemic on the citizens' trust in government, within European countries. Data collected from the Eurofound's Living, Working and Covid-19 survey and data from the Oxford Covid-19 Government response tracker database has been analysed through the employment of a multivariate OLS regression model. Overall, the analysis shows a negative relation between the emergency policies implemented by governments and political trust when considered at aggregated level. However, when considered at a disaggregated level, different kinds of emergency policies yield diverse relations with trust in government. The analysis points out how the policies concerning school and workplace closure, restrictions on gatherings and the economic measures concerning income support and debt contract relief has a negative relation with trust in government, while cancelling public events and restrictions on internal movement displays a positive relation.
{"title":"How do Covid-19 Emergency Policies Relate to Political Trust? A Cross-Country Analysis","authors":"Ilaria Di Tullio, S. Tagliacozzo, M. Cellini","doi":"10.3280/we2022-001010","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2022-001010","url":null,"abstract":"The paper investigates the influence of the measures implemented by national governments to curb the spread of the Covid-19 pandemic on the citizens' trust in government, within European countries. Data collected from the Eurofound's Living, Working and Covid-19 survey and data from the Oxford Covid-19 Government response tracker database has been analysed through the employment of a multivariate OLS regression model. Overall, the analysis shows a negative relation between the emergency policies implemented by governments and political trust when considered at aggregated level. However, when considered at a disaggregated level, different kinds of emergency policies yield diverse relations with trust in government. The analysis points out how the policies concerning school and workplace closure, restrictions on gatherings and the economic measures concerning income support and debt contract relief has a negative relation with trust in government, while cancelling public events and restrictions on internal movement displays a positive relation.","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"71 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"114540931","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
La pandemia ha contribuito ad accelerare in Italia l'uso della "telemedicina". Focalizzandosi sull'analisi delle Linee Guida per la Telemedicina nell'assistenza domiciliare (2022), questo lavoro mette in luce come il modello proposto di cura sancisce l'ambiente di azione del medico lontano dal paziente non solo nello spa-zio, ma anche a volte nel tempo; mentre mantiene a fianco del paziente la semi-professione degli infermieri e delinea spazi potenzialmente di grande innovazio-ne anche per la figura dell'Operatore Socio Sanitario (OSS), anche se ufficial-mente non è mai menzionata. La telemedicina, con le sue innovazioni nei luoghi e nei tempi delle pratiche di cura, delinea una nuova spazializzazione della malat-tia con delle caratteristiche specifiche e delle implicazioni sostanziali per le pro-fessioni sanitarie sia per quanto attiene le loro singole identità che le relazioni tra loro.
{"title":"La telemedicina per l'assistenza domiciliare: le professioni sanitarie nella nuova spazializzazione della malattia","authors":"A. Genova","doi":"10.3280/we2022-001011","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2022-001011","url":null,"abstract":"La pandemia ha contribuito ad accelerare in Italia l'uso della \"telemedicina\". Focalizzandosi sull'analisi delle Linee Guida per la Telemedicina nell'assistenza domiciliare (2022), questo lavoro mette in luce come il modello proposto di cura sancisce l'ambiente di azione del medico lontano dal paziente non solo nello spa-zio, ma anche a volte nel tempo; mentre mantiene a fianco del paziente la semi-professione degli infermieri e delinea spazi potenzialmente di grande innovazio-ne anche per la figura dell'Operatore Socio Sanitario (OSS), anche se ufficial-mente non è mai menzionata. La telemedicina, con le sue innovazioni nei luoghi e nei tempi delle pratiche di cura, delinea una nuova spazializzazione della malat-tia con delle caratteristiche specifiche e delle implicazioni sostanziali per le pro-fessioni sanitarie sia per quanto attiene le loro singole identità che le relazioni tra loro.","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"69 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"126636635","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"The crisis of the Welfare State","authors":"A. C. della Redazione, G. Berlinguer","doi":"10.3280/we2022-001003","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2022-001003","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"30 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"125992298","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L'articolo illustra una ricerca relativa a un laboratorio teatrale rivolto a persone con cerebrolesioni acquisite. Gli autori si sono chiesti se e come tale attività abbia reso possibile anche per soggetti colpiti da gravi deprivazioni polisensoriali la costruzione di una scena condivisa in cui comunicare. L'indagine, date le caratteristiche dei soggetti coinvolti, ha adottato strumenti diversi di rilevazione qualitativa: osservazione; conversazioni di gruppo; interviste semistrutturate a operatori, familiari e spettatori. I risultati hanno evidenziato l'importanza del gruppo e degli aspetti di "entertainment" legati al teatro. Il laboratorio costituisce una rottura ludica della routine, motivando un maggiore impegno riabilitativo. Cruciale è il lavoro di recitazione in squadra, che favorisce regole d'interazione resilienti. La solidità del gruppo e l'espressività sono aspetti evidenti anche per gli operatori e gli spettatori, che hanno valutato positivamente l'esperienza. .
{"title":"Il teatro sociale alla prova dei \"risvegli\": un'esperienza di ricerca","authors":"P. Lalli, Luca Zappi","doi":"10.3280/we2021-002003","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2021-002003","url":null,"abstract":"L'articolo illustra una ricerca relativa a un laboratorio teatrale rivolto a persone con cerebrolesioni acquisite. Gli autori si sono chiesti se e come tale attività abbia reso possibile anche per soggetti colpiti da gravi deprivazioni polisensoriali la costruzione di una scena condivisa in cui comunicare. L'indagine, date le caratteristiche dei soggetti coinvolti, ha adottato strumenti diversi di rilevazione qualitativa: osservazione; conversazioni di gruppo; interviste semistrutturate a operatori, familiari e spettatori. I risultati hanno evidenziato l'importanza del gruppo e degli aspetti di \"entertainment\" legati al teatro. Il laboratorio costituisce una rottura ludica della routine, motivando un maggiore impegno riabilitativo. Cruciale è il lavoro di recitazione in squadra, che favorisce regole d'interazione resilienti. La solidità del gruppo e l'espressività sono aspetti evidenti anche per gli operatori e gli spettatori, che hanno valutato positivamente l'esperienza. .","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"54 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"126654308","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Raffaele Rezzonico, Ivano De Simone, Wauder Garramboneº, Viola Ghidelli, Monica Luraschi, Annalisa Radice, G. Mosconi
L'articolo presenta una ricerca che esplora il nesso tra arte, benessere e innovazione a partire da un'esperienza di teatro sociale nell'ambito della salute mentale, prendendo a riferimento il progetto Apprendisti Teatrali/INGIOCO, sviluppatosi dalla collaborazione tra il Centro Diurno di Riabilitazione Psichiatrica/Centro Psicosociale di Garbagnate Milanese - ASST Rhodense e l'Associazione culturale Mirmica. La ricerca mira a far emergere e articolare i fattori che nella storia decennale del progetto, e in particolare modo nella fase pandemica, hanno favorito oppure ostacolato la realizzazione di una agentività distribuita e di dinamiche co-evolutive che hanno a loro volta supportato processi di innovazione e adattamento personale, istituzionale e comunitario. Le possibilità di cambiamento e resilienza offerte dall'arte performativa in ambito psicosociale sembrano potersi attuare con più forza entro un progetto condiviso che si orienti al benessere territoriale e sappia mantenere viva la capacità di riformulare, a tutti i livelli, le prassi riguardanti i flussi di conoscenza, la presa di decisione e l'attribuzione di significati.
{"title":"Riflettere nella tempesta: la relazione tra arte, benessere e innovazione in un'esperienza di teatro sociale nell'ambito della salute mentale","authors":"Raffaele Rezzonico, Ivano De Simone, Wauder Garramboneº, Viola Ghidelli, Monica Luraschi, Annalisa Radice, G. Mosconi","doi":"10.3280/we2021-002007","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2021-002007","url":null,"abstract":"L'articolo presenta una ricerca che esplora il nesso tra arte, benessere e innovazione a partire da un'esperienza di teatro sociale nell'ambito della salute mentale, prendendo a riferimento il progetto Apprendisti Teatrali/INGIOCO, sviluppatosi dalla collaborazione tra il Centro Diurno di Riabilitazione Psichiatrica/Centro Psicosociale di Garbagnate Milanese - ASST Rhodense e l'Associazione culturale Mirmica. La ricerca mira a far emergere e articolare i fattori che nella storia decennale del progetto, e in particolare modo nella fase pandemica, hanno favorito oppure ostacolato la realizzazione di una agentività distribuita e di dinamiche co-evolutive che hanno a loro volta supportato processi di innovazione e adattamento personale, istituzionale e comunitario. Le possibilità di cambiamento e resilienza offerte dall'arte performativa in ambito psicosociale sembrano potersi attuare con più forza entro un progetto condiviso che si orienti al benessere territoriale e sappia mantenere viva la capacità di riformulare, a tutti i livelli, le prassi riguardanti i flussi di conoscenza, la presa di decisione e l'attribuzione di significati.","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"88 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"129269406","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
In this article, I will offer case study insights into the value of digital applied theatre practice that has evolved to remain person-centred, valuing what Gail Mitchell et al. (2020) termed a ‘relational ethic of care' that seeks to enable active citizenship at the heart of hospital-based practice for patients living with dementia. ‘Innovating Knowledge Exchange: Student Involvement in Delivering Better Patient Experience in the NHS (National Health Service)', is a digital applied theatre project jointly funded by Research England and the Office for Students, in partnership with Imperial College Healthcare NHS Trust's Dementia Care Team. The project offers six interventions that happen via zoom to support patients living with dementia who have had little social interaction and thereby cognitive stimulation in COVID-19 and medicine for the elderly wards. The emphasis of each project is to create bespoke workshops that embody a term I have coined, a ‘pedagogy of reciprocity', which is an approach that has evolved over the course of the translation and implementation of the project practice in a digital form. The relationship between arts and health has a long, rich history, but recently known models of practice have either stopped or had to adapt to happen online through digital practice. Moving to online interventions can be exclusionary for artist practitioners who are less familiar with platforms such as Teams, Zoom, Google Meet and Skype, and for those who are familiar, the challenge of ensuring meaningful participation has been complicated. However, the need to continue to be responsive practitioners is vital, and the urgency for arts intervention to support positive wellbeing in the midst of the pandemic has only grown. Arts and healthcare hold a long-standing relationship that should not be compromised because of the necessity to traverse new terrain by entering the domain of the digital, I will argue that in fact this process is vital, and one that I will unpack and interrogate from my own experience working in a hospital during our third national UK lockdown and continuing digital arts and health projects. The reality of the pandemic and the severity of its impact on the mental health and wellbeing of older adults is profound. The International Psychogeriatric Association have discussed the ongoing impact on the mental health and wellbeing of older adults forced to socially isolate. This circumstance is unavoidable for the prevention of the spread of COVID-19, but the fear of contracting COVID-19, or not receiving hospital treatment for particular age brackets, and the impact of not being able to socialise with family and friends is causing a rise in suicide, anxiety, agitation and loneliness. Myrra Vernooij-Dassen (2020) argues that social, mental and cognitive health are not considered by policy makers, and the impact of a lack of social health for people living with dementia is particularly detrimental causing conditions to rapidly de
{"title":"The Pedagogy of Reciprocity in Digital Applied Theatre Practice: The antithesis to unjust responses to the COVID-19 pandemic that have devalued and ignored the rights and lives of older adults living with dementia","authors":"N. Abraham","doi":"10.3280/we2021-002004","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/we2021-002004","url":null,"abstract":"In this article, I will offer case study insights into the value of digital applied theatre practice that has evolved to remain person-centred, valuing what Gail Mitchell et al. (2020) termed a ‘relational ethic of care' that seeks to enable active citizenship at the heart of hospital-based practice for patients living with dementia. ‘Innovating Knowledge Exchange: Student Involvement in Delivering Better Patient Experience in the NHS (National Health Service)', is a digital applied theatre project jointly funded by Research England and the Office for Students, in partnership with Imperial College Healthcare NHS Trust's Dementia Care Team. The project offers six interventions that happen via zoom to support patients living with dementia who have had little social interaction and thereby cognitive stimulation in COVID-19 and medicine for the elderly wards. The emphasis of each project is to create bespoke workshops that embody a term I have coined, a ‘pedagogy of reciprocity', which is an approach that has evolved over the course of the translation and implementation of the project practice in a digital form. The relationship between arts and health has a long, rich history, but recently known models of practice have either stopped or had to adapt to happen online through digital practice. Moving to online interventions can be exclusionary for artist practitioners who are less familiar with platforms such as Teams, Zoom, Google Meet and Skype, and for those who are familiar, the challenge of ensuring meaningful participation has been complicated. However, the need to continue to be responsive practitioners is vital, and the urgency for arts intervention to support positive wellbeing in the midst of the pandemic has only grown. Arts and healthcare hold a long-standing relationship that should not be compromised because of the necessity to traverse new terrain by entering the domain of the digital, I will argue that in fact this process is vital, and one that I will unpack and interrogate from my own experience working in a hospital during our third national UK lockdown and continuing digital arts and health projects. The reality of the pandemic and the severity of its impact on the mental health and wellbeing of older adults is profound. The International Psychogeriatric Association have discussed the ongoing impact on the mental health and wellbeing of older adults forced to socially isolate. This circumstance is unavoidable for the prevention of the spread of COVID-19, but the fear of contracting COVID-19, or not receiving hospital treatment for particular age brackets, and the impact of not being able to socialise with family and friends is causing a rise in suicide, anxiety, agitation and loneliness. Myrra Vernooij-Dassen (2020) argues that social, mental and cognitive health are not considered by policy makers, and the impact of a lack of social health for people living with dementia is particularly detrimental causing conditions to rapidly de","PeriodicalId":212482,"journal":{"name":"WELFARE E ERGONOMIA","volume":"35 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"124100967","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}