Pub Date : 2021-01-24DOI: 10.35948/2532-9006/2021.5462
Luisa di Valvasone
Alcuni lettori chiedono a questa istituzione se in luogo dell’espressione distanziamento sociale usata per indicare una delle misure di sicurezza raccomandate in tempo di pandemia, non sarebbe più opportuno usare distanziamento (inter)personale, o fisico.
{"title":"Distanziamento fisico?","authors":"Luisa di Valvasone","doi":"10.35948/2532-9006/2021.5462","DOIUrl":"https://doi.org/10.35948/2532-9006/2021.5462","url":null,"abstract":"Alcuni lettori chiedono a questa istituzione se in luogo dell’espressione distanziamento sociale usata per indicare una delle misure di sicurezza raccomandate in tempo di pandemia, non sarebbe più opportuno usare distanziamento (inter)personale, o fisico.","PeriodicalId":340800,"journal":{"name":"XVI, 2021/1 (gennaio-marzo)","volume":"76 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-01-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"129504080","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2021-01-19DOI: 10.35948/2532-9006/2021.5460
Rita Librandi
Alcuni lettori ci chiedono se il sostantivo guardiania possa essere impiegato per indicare il servizio di portineria di un edificio aziendale o privato e anche se la parola possa riferirsi al luogo dove i guardiani svolgono il loro servizio.
{"title":"Guardiania","authors":"Rita Librandi","doi":"10.35948/2532-9006/2021.5460","DOIUrl":"https://doi.org/10.35948/2532-9006/2021.5460","url":null,"abstract":"Alcuni lettori ci chiedono se il sostantivo guardiania possa essere impiegato per indicare il servizio di portineria di un edificio aziendale o privato e anche se la parola possa riferirsi al luogo dove i guardiani svolgono il loro servizio.","PeriodicalId":340800,"journal":{"name":"XVI, 2021/1 (gennaio-marzo)","volume":"4 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-01-19","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"131661811","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2021-01-11DOI: 10.35948/2532-9006/2021.5456
Miriam Di Carlo
a pandemia che ha coinvolto l’intera umanità nel 2020 ha contribuito senz’altro all’introduzione e di usione di molte parole nuove nelle varie lingue e, quindi, anche in italiano: basti pensare a lockdown, droplet, termoscanner, distanziamento sociale, didattica a distanza, persino coronavirus; sono tutte parole che, prima sconosciute alla ma ior parte dei parlanti, sono in breve tempo entrate nel lessico quotidiano. A questa lista va a iunta la locuzione contact tracing con cui si indica ‘il processo di identificazione e monitoraggio delle persone entrate in contatto con un individuo a etto da una malattia infettiva (persona indice)’. Di solito il protocollo prevede che, dopo aver individuato una persona positiva a un test diagnostico, le si chieda di indicare tutte le persone con cui è entrata in contatto nelle ore antecedenti alla manifestazione dei sintomi della malattia o, nel caso di so etti asintomatici, nelle ore precedenti il test. A questo punto si procede di solito chiamando telefonicamente (o con altro mezzo di comunicazione) i contatti ritenuti “stretti”, ossia quelle persone che, essendo state esposte al contagio, potrebbero a loro volta veicolare il virus e di ondere la malattia e che, quindi, devono essere sottoposte a misure cautelative, monitorate e messe al corrente sia dei pericoli della malattia sia della profilassi da adottare.
{"title":"Contact tracing e contact tracer","authors":"Miriam Di Carlo","doi":"10.35948/2532-9006/2021.5456","DOIUrl":"https://doi.org/10.35948/2532-9006/2021.5456","url":null,"abstract":"a pandemia che ha coinvolto l’intera umanità nel 2020 ha contribuito senz’altro all’introduzione e di usione di molte parole nuove nelle varie lingue e, quindi, anche in italiano: basti pensare a lockdown, droplet, termoscanner, distanziamento sociale, didattica a distanza, persino coronavirus; sono tutte parole che, prima sconosciute alla ma ior parte dei parlanti, sono in breve tempo entrate nel lessico quotidiano. A questa lista va a iunta la locuzione contact tracing con cui si indica ‘il processo di identificazione e monitoraggio delle persone entrate in contatto con un individuo a etto da una malattia infettiva (persona indice)’. Di solito il protocollo prevede che, dopo aver individuato una persona positiva a un test diagnostico, le si chieda di indicare tutte le persone con cui è entrata in contatto nelle ore antecedenti alla manifestazione dei sintomi della malattia o, nel caso di so etti asintomatici, nelle ore precedenti il test. A questo punto si procede di solito chiamando telefonicamente (o con altro mezzo di comunicazione) i contatti ritenuti “stretti”, ossia quelle persone che, essendo state esposte al contagio, potrebbero a loro volta veicolare il virus e di ondere la malattia e che, quindi, devono essere sottoposte a misure cautelative, monitorate e messe al corrente sia dei pericoli della malattia sia della profilassi da adottare.","PeriodicalId":340800,"journal":{"name":"XVI, 2021/1 (gennaio-marzo)","volume":"7 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-01-11","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"116558577","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2021-01-11DOI: 10.35948/2532-9006/2021.5457
Luisa di Valvasone
ell’ultimo decennio il web ha contribuito ampiamente alla formazione e alla di usione di neologismi. Oltre ai termini di ambito informatico, una buona parte del lessico in rete è quello che circola principalmente tra i giovani, i quali, più degli appartenenti a qualsiasi altra generazione, navigano e spendono buona parte del loro tempo online, intessendo relazioni sociali e scambiandosi informazioni e comunicazioni di ogni genere. Per alcuni di questi termini si tratta di occasionalismi, legati a fenomeni temporanei che nascono e muoiono sul web; ma talvolta qualche termine riesce a emergere dalla massa di parole della rete e inizia a circolare anche all’esterno, arrivando alle orecchie di parlanti estranei sia al mondo di Internet sia a quello dei giovani. Trattandosi inoltre di un luogo, quello del web, privo di con ni geogra ci, accade spesso che le parole che vi circolano siano forestierismi, soprattutto anglismi. È il caso di cringe (pronuncia /krindʒ/), parola inglese che, come vedremo, nasce ben prima del suo attuale rilancio in rete, ma che all’interno del web assume una particolare accezione e sconfina oltre la sua lingua d’origine arrivando fino a noi.
{"title":"Cringe","authors":"Luisa di Valvasone","doi":"10.35948/2532-9006/2021.5457","DOIUrl":"https://doi.org/10.35948/2532-9006/2021.5457","url":null,"abstract":"ell’ultimo decennio il web ha contribuito ampiamente alla formazione e alla di usione di neologismi. Oltre ai termini di ambito informatico, una buona parte del lessico in rete è quello che circola principalmente tra i giovani, i quali, più degli appartenenti a qualsiasi altra generazione, navigano e spendono buona parte del loro tempo online, intessendo relazioni sociali e scambiandosi informazioni e comunicazioni di ogni genere. Per alcuni di questi termini si tratta di occasionalismi, legati a fenomeni temporanei che nascono e muoiono sul web; ma talvolta qualche termine riesce a emergere dalla massa di parole della rete e inizia a circolare anche all’esterno, arrivando alle orecchie di parlanti estranei sia al mondo di Internet sia a quello dei giovani. Trattandosi inoltre di un luogo, quello del web, privo di con ni geogra ci, accade spesso che le parole che vi circolano siano forestierismi, soprattutto anglismi. È il caso di cringe (pronuncia /krindʒ/), parola inglese che, come vedremo, nasce ben prima del suo attuale rilancio in rete, ma che all’interno del web assume una particolare accezione e sconfina oltre la sua lingua d’origine arrivando fino a noi.","PeriodicalId":340800,"journal":{"name":"XVI, 2021/1 (gennaio-marzo)","volume":"1 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-01-11","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"129515766","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 1900-01-01DOI: 10.35948/2532-9006/2021.6499
Lucia Francalanci
Continuiamo la pubblicazione della rubrica dedicata ai derivati dei nomi dei mesi con la scheda relativa marzo; chi volesse saperne di più sui derivati di gennaio e febbraio può leggere qui e qui. Per le informazioni generali si rimanda all’Introduzione.
{"title":"Derivati dei nomi dei mesi (Marzo)","authors":"Lucia Francalanci","doi":"10.35948/2532-9006/2021.6499","DOIUrl":"https://doi.org/10.35948/2532-9006/2021.6499","url":null,"abstract":"Continuiamo la pubblicazione della rubrica dedicata ai derivati dei nomi dei mesi con la scheda relativa marzo; chi volesse saperne di più sui derivati di gennaio e febbraio può leggere qui e qui. Per le informazioni generali si rimanda all’Introduzione.","PeriodicalId":340800,"journal":{"name":"XVI, 2021/1 (gennaio-marzo)","volume":"26 12","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"1900-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"120995816","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}