La discussione, promossa dalla Rivista, si compone di tre letture parallele, ciascuna autonoma rispetto alle altre, su un volume di grande rilevanza storiografica qual è quello di Piero Brunello. Il contributo di Maurizio Bertolotti mette in evidenza il carattere «problematico e aperto di una narrazione» che pone in maniera originale alcuni aspetti della storia del Quarantotto veneziano, dal ruolo delle classi popolari (con la posta in gioco della memoria) all'ambiguità della parola "repubblica" e del sentimento nazionale (tra identità veneziana e identità italiana). Giovanni Levi sottolinea il tentativo di Brunello di indagare storicamente come delle persone individualmente «coinvolte in avvenimenti collettivi» abbiano agito in un contesto come quello rivoluzionario, valutando il farsi della rivoluzione ma anche il dopo, tenendo conto della profondità e della complessità del fatto storico. Gian Luca Fruci si sofferma sulla mirabile composizione polifonica della sceneggiatura di Colpi di scena, una «ricostruzione multifocale» che si avvale di un abbondante insieme di fonti iconografiche, ma anche sonore e materiali, sapientemente analizzato dall'autore e capace di far emergere aspetti inediti di una rivoluzione declinata al plurale.
{"title":"Rivoluzioni del 1848 a Venezia","authors":"Gianluca Albergoni, G. L. Fruci","doi":"10.3280/ss2021-174004","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2021-174004","url":null,"abstract":"La discussione, promossa dalla Rivista, si compone di tre letture parallele, ciascuna autonoma rispetto alle altre, su un volume di grande rilevanza storiografica qual è quello di Piero Brunello. Il contributo di Maurizio Bertolotti mette in evidenza il carattere «problematico e aperto di una narrazione» che pone in maniera originale alcuni aspetti della storia del Quarantotto veneziano, dal ruolo delle classi popolari (con la posta in gioco della memoria) all'ambiguità della parola \"repubblica\" e del sentimento nazionale (tra identità veneziana e identità italiana). Giovanni Levi sottolinea il tentativo di Brunello di indagare storicamente come delle persone individualmente «coinvolte in avvenimenti collettivi» abbiano agito in un contesto come quello rivoluzionario, valutando il farsi della rivoluzione ma anche il dopo, tenendo conto della profondità e della complessità del fatto storico. Gian Luca Fruci si sofferma sulla mirabile composizione polifonica della sceneggiatura di Colpi di scena, una «ricostruzione multifocale» che si avvale di un abbondante insieme di fonti iconografiche, ma anche sonore e materiali, sapientemente analizzato dall'autore e capace di far emergere aspetti inediti di una rivoluzione declinata al plurale.","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70150730","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il contributo prende in esame circa 40 manuali di storia per le scuole superiori di secondo grado attualmente in commercio allo scopo di verificare in che modo essi affrontino alcune fasi cruciali della storia del Mezzogiorno ottocentesco: l'età preunitaria sotto il regime borbonico (1815-1860), il processo di unificazione e l'età postunitaria (1861-1914). La prima parte del saggio analizza alcuni fra i più rilevanti fattori che condizionano la produzione dei libri di testo scolastici: le indicazioni ministeriali, il profilo degli autori, il ruolo giocato dalle case editrici, dai loro consulenti e dagli editor, le esigenze didattiche e commerciali, i destinatari, la formazione dei docenti e le relazioni fra l'insegnamento della storia a scuola e la public history. La seconda parte analizza invece testi e immagini dei manuali selezionati per mostrare quanto e come l'ampia storiografia sul Mezzogiorno ottocentesco penetri nella manualistica, quali paradigmi storiografici e approcci prevalgano, e in che modo la storia del Sud entri nelle scuole italiane.
{"title":"Il Mezzogiorno pre - e postunitario nei libri di Storia per le superiori","authors":"M. Rovinello","doi":"10.3280/ss2021-174008","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2021-174008","url":null,"abstract":"Il contributo prende in esame circa 40 manuali di storia per le scuole superiori di secondo grado attualmente in commercio allo scopo di verificare in che modo essi affrontino alcune fasi cruciali della storia del Mezzogiorno ottocentesco: l'età preunitaria sotto il regime borbonico (1815-1860), il processo di unificazione e l'età postunitaria (1861-1914). La prima parte del saggio analizza alcuni fra i più rilevanti fattori che condizionano la produzione dei libri di testo scolastici: le indicazioni ministeriali, il profilo degli autori, il ruolo giocato dalle case editrici, dai loro consulenti e dagli editor, le esigenze didattiche e commerciali, i destinatari, la formazione dei docenti e le relazioni fra l'insegnamento della storia a scuola e la public history. La seconda parte analizza invece testi e immagini dei manuali selezionati per mostrare quanto e come l'ampia storiografia sul Mezzogiorno ottocentesco penetri nella manualistica, quali paradigmi storiografici e approcci prevalgano, e in che modo la storia del Sud entri nelle scuole italiane.","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70151189","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"La tazza del caffè di Manin","authors":"G. L. Fruci","doi":"10.3280/ss2021-174007","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2021-174007","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70151178","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Nonostante sia impossibile considerare l'antico impero coloniale della Francia come un insieme omogeneo, l'Autore sostiene che nel subcontinente indiano vi sia una sostanziale continuità fra le politiche asiatiche di Antico regime e quelle della Rivoluzione. In India, in particolare, la rivalità coloniale e commerciale con la Gran Bretagna, infatti, ha prevalso sulla politica rivoluzionaria, con una prassi che è rimasta nella sostanza invariata. In questo articolo si fornisce un approccio comparatistico dell'attività politica e militare degli ufficiali e aventuriers francesi nel contesto delle guerre anglo-franco-indiane. In particolare ci si sofferma sulla figura di Charles de Bussy (1718?-1785), ufficiale della Compagnie des Indes e quindi governatore generale francese in India, tentando di raffrontare la sua politica indiana sia con quella del suo più celebre contemporaneo Joseph-François Dupleix (1697-1763), sia con quella degli avventurieri "francesi" che hanno operato al servizio dei sovrani indiani fra il 1763 e il 1806
尽管不可能将法国古老的殖民帝国视为一个同质的整体,但作者认为,在印度次大陆,古代政权的亚洲政策与革命政策之间存在着实质性的连续性。特别是在印度,与英国的殖民和商业竞争战胜了革命政治,这种做法基本上没有改变。在这篇文章中,我们比较了法国军官和实践者在英法两国战争背景下的政治和军事活动。上,它特别是我们图的Charles de Bussy(1718 ? -1785),因此,des年长员工和公司的法国总督正式在印度,印度试图比较其政策是与当代最著名的Joseph-Françido Dupleix(1697-1763),也与所做的冒险家“法国”的印度主权1763年至1806服务
{"title":"Charles de Bussy e gli avventurieri \"francesi\" in India (1746-1806)","authors":"M. Vaghi","doi":"10.3280/ss2021-174001","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2021-174001","url":null,"abstract":"Nonostante sia impossibile considerare l'antico impero coloniale della Francia come un insieme omogeneo, l'Autore sostiene che nel subcontinente indiano vi sia una sostanziale continuità fra le politiche asiatiche di Antico regime e quelle della Rivoluzione. In India, in particolare, la rivalità coloniale e commerciale con la Gran Bretagna, infatti, ha prevalso sulla politica rivoluzionaria, con una prassi che è rimasta nella sostanza invariata. In questo articolo si fornisce un approccio comparatistico dell'attività politica e militare degli ufficiali e aventuriers francesi nel contesto delle guerre anglo-franco-indiane. In particolare ci si sofferma sulla figura di Charles de Bussy (1718?-1785), ufficiale della Compagnie des Indes e quindi governatore generale francese in India, tentando di raffrontare la sua politica indiana sia con quella del suo più celebre contemporaneo Joseph-François Dupleix (1697-1763), sia con quella degli avventurieri \"francesi\" che hanno operato al servizio dei sovrani indiani fra il 1763 e il 1806","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70150938","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Venezia 1848: tra patriottismo repubblicano e sentimento nazionale","authors":"M. Bertolotti","doi":"10.3280/ss2021-174005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2021-174005","url":null,"abstract":"<jats:p>.</jats:p>","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70151003","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Una nuova lettura della Rivoluzione di Venezia","authors":"G. Levi","doi":"10.3280/ss2021-174006","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2021-174006","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70151121","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
«el uso o aplicación de las tecnologías digitales es absolutamente imprescindible pero no suficiente, pues, además, es necesario realizar las transformaciones culturales que implica la digitalización, ya que es una nueva forma de vivir, de trabajar y de relacionarse; es un cambio cultural consecuencia de la Revolución Digital en la que nos encontramos»1. Nel contesto di una società sempre più tecnologica, l'autore riflette sui significativi sviluppi e progressi di cui gli archivi spagnoli sono stati protagonisti lungo la loro storia, concentrando poi l'attenzione sull'attuale situazione della gestione dei patrimonio documentario custodiale per tali istituzioni pubbliche. Dopo aver affrontato i risultati ottenuti attraverso la piattaforma PARES 2.0, strutturata nella rete degli Archivi Statali dipendenti dal Ministero della Cultura e dello Sport, egli fornisce una visione personale dei risultati raggiunti fino a oggi, soffermandosi sulle principali sfide poste dall'immediato futuro.
«el使用或aplicación de las tecnologías digitales es absolutamente菇imprescindible不suficiente, pues, además, es必要realizar las transformaciones教廷,digitalización, ya es意味着nueva术语墨西哥,de y de relacionarse形式;这是数字革命的一个连续的文化变化。在一个日益技术化的社会中,作者反思了西班牙档案在其整个历史上所代表的重大发展和进步,并集中注意这些公共机构保存的文件遗产的管理的现状。他通过隶属于文化和体育部的国家档案网络PARES 2.0平台介绍了迄今取得的成果,并概述了近期的主要挑战。
{"title":"El impacto de la era digital en los archivos históricos estatales españoles. Una visión personal en la encrucijada del III milenio","authors":"Miguel F. Gómez Vozmediano","doi":"10.3280/ss2021-174009","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2021-174009","url":null,"abstract":"«el uso o aplicación de las tecnologías digitales es absolutamente imprescindible pero no suficiente, pues, además, es necesario realizar las transformaciones culturales que implica la digitalización, ya que es una nueva forma de vivir, de trabajar y de relacionarse; es un cambio cultural consecuencia de la Revolución Digital en la que nos encontramos»1. Nel contesto di una società sempre più tecnologica, l'autore riflette sui significativi sviluppi e progressi di cui gli archivi spagnoli sono stati protagonisti lungo la loro storia, concentrando poi l'attenzione sull'attuale situazione della gestione dei patrimonio documentario custodiale per tali istituzioni pubbliche. Dopo aver affrontato i risultati ottenuti attraverso la piattaforma PARES 2.0, strutturata nella rete degli Archivi Statali dipendenti dal Ministero della Cultura e dello Sport, egli fornisce una visione personale dei risultati raggiunti fino a oggi, soffermandosi sulle principali sfide poste dall'immediato futuro.","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70151194","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
I sette contributi che compongono il dossier sono l'esito di un seminario tenutosi presso l'Università degli studi di Milano nell'ambito delle attività del Cepoc (Centro per lo studio delle polizie e del controllo del territorio). In quella occasione si sono discussi quattro volumi di recente pubblicazione (editi tra 2018 e 2019) aventi per oggetto diversi aspetti di storia delle polizie in Italia in età contemporanea, con la partecipazione sia degli autori e curatori dei volumi, sia di studiosi della materia. Ne esce un quadro articolato e problematizzato degli indirizzi secondo i quali in Italia si va consolidando una storiografia dedicata a questi temi, sin qui relativamente trascurati con riferimento all'età contemporanea. Nello stesso tempo si offrono numerosi spunti, utili a stimolare nuove linee di ricerca. In questo contributo l'autore argomenta i motivi alla base del volume a cura di Raffaele Camposano e Fabio Santilli, Dura Lex sed Lex. Storia e rappresentazione della polizia di Stato dal 1852 alla riforma del 1981, offrendone un profilo.
该文件所载的七项贡献是在米兰大学作为Cepoc(警察和领土管制研究中心)活动的一部分举行的一次讨论会的结果。会议讨论了最近出版的四卷(出版于2018年至2019年),涉及当代意大利警察历史的不同方面,作者、编辑和研究人员都参加了会议。它提供了一幅有组织和有问题的画面,说明在意大利,专门讨论这些问题的历史正在得到巩固,而这些问题在当代时代被相对忽视。与此同时,有许多方法可以刺激新的研究方向。在这篇文章中,作者讨论了拉菲尔·坎波萨诺和法比奥·桑蒂利,《硬Lex sed Lex》的著作背后的原因。从1852年到1981年的改革。
{"title":"Storia della Polizia di Stato in Dura Lex sed Lex","authors":"R. Camposano","doi":"10.3280/ss2021-173005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2021-173005","url":null,"abstract":"I sette contributi che compongono il dossier sono l'esito di un seminario tenutosi presso l'Università degli studi di Milano nell'ambito delle attività del Cepoc (Centro per lo studio delle polizie e del controllo del territorio). In quella occasione si sono discussi quattro volumi di recente pubblicazione (editi tra 2018 e 2019) aventi per oggetto diversi aspetti di storia delle polizie in Italia in età contemporanea, con la partecipazione sia degli autori e curatori dei volumi, sia di studiosi della materia. Ne esce un quadro articolato e problematizzato degli indirizzi secondo i quali in Italia si va consolidando una storiografia dedicata a questi temi, sin qui relativamente trascurati con riferimento all'età contemporanea. Nello stesso tempo si offrono numerosi spunti, utili a stimolare nuove linee di ricerca. In questo contributo l'autore argomenta i motivi alla base del volume a cura di Raffaele Camposano e Fabio Santilli, Dura Lex sed Lex. Storia e rappresentazione della polizia di Stato dal 1852 alla riforma del 1981, offrendone un profilo.","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"65 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70150846","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
La formula adottata per discutere i volumi è stata in qualche misura inusuale: si è chiesto a quattro relatori (Andrea Azzarelli, Vittorio Coco, Roberto Cornelli, Simona Mori) di intervenire liberamente su tutti o solo su alcuni dei libri; nel contempo si è domandato ad autori e curatori (Raffaele Camposano, Laura Di Fabio, Michele Di Giorgio, Nicola Labanca) di delineare ragioni e domande alla base dei rispettivi lavori. Un ristretto pubblico di invitati ha infine partecipato al vivace dibattito conclusivo. Si riportano qui i testi di sette degli otto interventi, essendosi trovato Nicola Labanca nell'impossibilità di fornire il proprio. Nello stesso tempo non si è proceduto alla trascrizione e inserimento della pur interessantissima discussione conclusiva.
讨论这些书的方式有些不同寻常:四名报告员(安德里亚·扎雷利、维托里奥·可可、罗伯托·科内利、西蒙娜·莫里)被要求自由发言与此同时,作者和策展人(Raffaele Camposano, Laura Di Fabio, Michele Di Giorgio, Nicola Labanca)被要求概述他们工作的原因和问题。最后,一小群受邀者参加了激烈的闭幕辩论。以下是8位发言者中的7位的文本,因为尼古拉·拉布兰卡无法提供他的演讲。与此同时,这一非常有趣的结论性辩论并没有被记录下来,也没有被包括在内。
{"title":"Per una storia delle polizie in Italia in età contemporanea","authors":"L. Antonielli","doi":"10.3280/ss2021-173004","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2021-173004","url":null,"abstract":"La formula adottata per discutere i volumi è stata in qualche misura inusuale: si è chiesto a quattro relatori (Andrea Azzarelli, Vittorio Coco, Roberto Cornelli, Simona Mori) di intervenire liberamente su tutti o solo su alcuni dei libri; nel contempo si è domandato ad autori e curatori (Raffaele Camposano, Laura Di Fabio, Michele Di Giorgio, Nicola Labanca) di delineare ragioni e domande alla base dei rispettivi lavori. Un ristretto pubblico di invitati ha infine partecipato al vivace dibattito conclusivo. Si riportano qui i testi di sette degli otto interventi, essendosi trovato Nicola Labanca nell'impossibilità di fornire il proprio. Nello stesso tempo non si è proceduto alla trascrizione e inserimento della pur interessantissima discussione conclusiva.","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47320241","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Questa rassegna discute, da tre diverse prospettive L'Italia come storia, a cura di Francesco Benigno e Igor Mineo. Il volume tratta, con una periodizzazione ampia, i principali snodi attraverso i quali la storiografia ha tematizzato, sia in termini positivi sia negativi il tema dell'eccezione, attraverso cui è stata interpretata la storia d'Italia. Paola Bianchi ripercorre alcuni nodi emersi nella frammentazione crescente delle ricerche sulla storia italiana, con particolare attenzione agli studi che hanno indagato l'età moderna. Fino a un passato non troppo remoto, le diverse definizioni del "canone nazionale" sono state declinate in relazione al raggiungimento dello Stato unitario e adottando il presupposto di una primigenia matrice culturale. Interrogarsi su tali canoni porta a misurarsi con i vari significati che sono stati attribuiti alla "modernità", alla "modernizzazione" e alla condivisione o meno di un "canone europeo". Tutte questioni non meno aperte e ricche di implicazioni nel presente.
{"title":"Rileggere la storia d'Italia: canoni storiografici e canone nazionale","authors":"P. Bianchi","doi":"10.3280/ss2021-173014","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ss2021-173014","url":null,"abstract":"Questa rassegna discute, da tre diverse prospettive L'Italia come storia, a cura di Francesco Benigno e Igor Mineo. Il volume tratta, con una periodizzazione ampia, i principali snodi attraverso i quali la storiografia ha tematizzato, sia in termini positivi sia negativi il tema dell'eccezione, attraverso cui è stata interpretata la storia d'Italia. Paola Bianchi ripercorre alcuni nodi emersi nella frammentazione crescente delle ricerche sulla storia italiana, con particolare attenzione agli studi che hanno indagato l'età moderna. Fino a un passato non troppo remoto, le diverse definizioni del \"canone nazionale\" sono state declinate in relazione al raggiungimento dello Stato unitario e adottando il presupposto di una primigenia matrice culturale. Interrogarsi su tali canoni porta a misurarsi con i vari significati che sono stati attribuiti alla \"modernità\", alla \"modernizzazione\" e alla condivisione o meno di un \"canone europeo\". Tutte questioni non meno aperte e ricche di implicazioni nel presente.","PeriodicalId":39512,"journal":{"name":"Societa e storia","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70150914","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}