La metafora del palinsesto rimanda a una forma di intelligibilità dello spazio abitato e del susseguirsi delle modificazioni che lo hanno interessato. Questa ha consentito di leggerlo in una prospettiva storica, evitando di fornire una rappresentazione troppo semplicistica della sua trasformazione. Tuttavia, la stagione edilizia che si è dispiegata negli ultimi decenni ha introdotto in alcuni contesti dinamiche trasformative che paiono rendere il territorio simile a uno spazio di accumulazione e affastellamento più che a un palinsesto. L'articolo si concentra su un frammento del territorio mantovano per descrivere quali sono i fenomeni che mettono in crisi l'utilità della metafora corboziana e quali strategie possono essere impiegate per una seria riattualizzazione del concetto.
{"title":"Palinsesto e microincrementalità: il territorio mantovano tra ostacoli e occasioni","authors":"M. Voltini","doi":"10.3280/tr2023-104008","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2023-104008","url":null,"abstract":"La metafora del palinsesto rimanda a una forma di intelligibilità dello spazio abitato e del susseguirsi delle modificazioni che lo hanno interessato. Questa ha consentito di leggerlo in una prospettiva storica, evitando di fornire una rappresentazione troppo semplicistica della sua trasformazione. Tuttavia, la stagione edilizia che si è dispiegata negli ultimi decenni ha introdotto in alcuni contesti dinamiche trasformative che paiono rendere il territorio simile a uno spazio di accumulazione e affastellamento più che a un palinsesto. L'articolo si concentra su un frammento del territorio mantovano per descrivere quali sono i fenomeni che mettono in crisi l'utilità della metafora corboziana e quali strategie possono essere impiegate per una seria riattualizzazione del concetto.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":"34 2","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140398424","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Il palinsesto e il notes magico di Freud / Dimensioni dell'abitare / L'architettura contestuale di Alberto Alpago-Novello","authors":"C. Bianchetti, Andrea Di Giovanni, B. Bonfantini","doi":"10.3280/tr2023-104021","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2023-104021","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":"85 4","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140401524","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Sert and the Core","authors":"Bertrando Bonfantini","doi":"10.3280/tr2023-104022oa","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2023-104022oa","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":"116 2","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140406711","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Lo sport è oggi un fattore importante per la costruzione di politiche per l'inclusione sociale. Un contesto peculiare di applicazione è quello delle carceri. L'ordinamento penitenziario italiano riconosce il valore dello sport come attività risocializzante, a bene?cio dei detenuti, ma l'attività sportiva nelle carceri italiane continua a essere minoritaria, a causa di un de?cit di spazi, attrezzature e competenze. Esiste un potenziale inespresso; per attivarlo, occorre un nuovo sapere progettuale operativo. Costruire e sperimentare questo sapere è stato l'obiettivo della ricerca ACTS – A Chance Through Sport. Raccontare gli esiti di questa sperimentazione è l'obiettivo del servizio proposto nelle pagine che seguono.
{"title":"Sport, spazio e società. Una riflessione progettuale a partire dal carcere","authors":"P. Bozzuto","doi":"10.3280/tr2022-102004oa","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-102004oa","url":null,"abstract":"Lo sport è oggi un fattore importante per la costruzione di politiche per l'inclusione sociale. Un contesto peculiare di applicazione è quello delle carceri. L'ordinamento penitenziario italiano riconosce il valore dello sport come attività risocializzante, a bene?cio dei detenuti, ma l'attività sportiva nelle carceri italiane continua a essere minoritaria, a causa di un de?cit di spazi, attrezzature e competenze. Esiste un potenziale inespresso; per attivarlo, occorre un nuovo sapere progettuale operativo. Costruire e sperimentare questo sapere è stato l'obiettivo della ricerca ACTS – A Chance Through Sport. Raccontare gli esiti di questa sperimentazione è l'obiettivo del servizio proposto nelle pagine che seguono.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47340428","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
All'indomani della seconda guerra mondiale la condizione abitativa a Milano è drammatica. Le stime del patrimonio abitativo perduto a causa delle distruzioni belliche lo quanti?cano tra il 15 e il 25% di quello preesistente. Il primo periodo della ricostruzione, tra il 1945 e il 1953, si caratterizza per la lentezza e soprattutto per l'esiguità di risposta al problema della casa per la componente più povera della popolazione. Il saggio propone un quadro dettagliato di questo primo periodo, per poi concludersi col riferimento a un diverso principio su cui si sarebbe potuta impostare la ricostruzione, concretato dall'esperienza del QT8 e del Monte Stella come ‘sogno' perseguito da Piero Bottoni - per ‘una casa per tutti'.
{"title":"La risposta al problema della casa a Milano negli anni della Ricostruzione (1945-53)","authors":"G. Consonni","doi":"10.3280/tr2022-102001","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-102001","url":null,"abstract":"All'indomani della seconda guerra mondiale la condizione abitativa a Milano è drammatica. Le stime del patrimonio abitativo perduto a causa delle distruzioni belliche lo quanti?cano tra il 15 e il 25% di quello preesistente. Il primo periodo della ricostruzione, tra il 1945 e il 1953, si caratterizza per la lentezza e soprattutto per l'esiguità di risposta al problema della casa per la componente più povera della popolazione. Il saggio propone un quadro dettagliato di questo primo periodo, per poi concludersi col riferimento a un diverso principio su cui si sarebbe potuta impostare la ricostruzione, concretato dall'esperienza del QT8 e del Monte Stella come ‘sogno' perseguito da Piero Bottoni - per ‘una casa per tutti'.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44391285","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Le carceri, nonostante la forte e perdurante domanda di miglioramento delle loro condizioni di abitabilità, rappresentano un caso emblematico di situazioni inerti alla trasformazione. A fronte di tale contraddizione, sperimentare nuovi metodi e strumenti di progetto appare sempre più urgente. Questo articolo propone la de?nizione di alcuni percorsi possibili, attraverso una lettura autori?essiva di un'esperienza svolta ‘sul campo'. La sperimentazione, localizzata principalmente nel carcere di Bollate, ha riguardato la realizzazione di nuovi spazi e attrezzature per le attività sportive. Gli strumenti esplorati rappresentano il tentativo di coniugare, in modo fertile, le dimensioni trasformativa e processuale, attraverso l'interazione sociale con i diversi attori coinvolti.
{"title":"Sperimentare con lo sport la trasformazione del carcere: strumenti di progetto","authors":"M. Frangipane, G. Orsenigo","doi":"10.3280/tr2022-102008","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-102008","url":null,"abstract":"Le carceri, nonostante la forte e perdurante domanda di miglioramento delle loro condizioni di abitabilità, rappresentano un caso emblematico di situazioni inerti alla trasformazione. A fronte di tale contraddizione, sperimentare nuovi metodi e strumenti di progetto appare sempre più urgente. Questo articolo propone la de?nizione di alcuni percorsi possibili, attraverso una lettura autori?essiva di un'esperienza svolta ‘sul campo'. La sperimentazione, localizzata principalmente nel carcere di Bollate, ha riguardato la realizzazione di nuovi spazi e attrezzature per le attività sportive. Gli strumenti esplorati rappresentano il tentativo di coniugare, in modo fertile, le dimensioni trasformativa e processuale, attraverso l'interazione sociale con i diversi attori coinvolti.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"41822253","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Civitanova Marche si è sviluppata trascurando le caratteristiche territoriali e compromettendo le connessioni ecologiche tra collina e costa. La necessità di trasformare il porto diventa l'occasione per ri?ettere sulle strategie di progetto che coinvolgano l'intero sistema degli spazi vegetati urbani. Dopo aver descritto le caratteristiche geogra?che e paesaggistiche del territorio, e sulla base di alcune esperienze internazionali e nazionali si suggerisce un progetto di ricon?gurazione dell'area portuale come parte dell'infrastruttura verde, ipotizzando per il porto il ruolo di ‘condensatore' dove il paesaggio collinare, costiero e urbano si intrecciano permettendo la coesistenza dinamica di fruitori, pratiche, spazialità e materiali differenti.
{"title":"Il porto di Civitanova Marche come condensatore di paesaggi","authors":"Alessandro Gabbianelli","doi":"10.3280/tr2022-102013","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-102013","url":null,"abstract":"Civitanova Marche si è sviluppata trascurando le caratteristiche territoriali e compromettendo le connessioni ecologiche tra collina e costa. La necessità di trasformare il porto diventa l'occasione per ri?ettere sulle strategie di progetto che coinvolgano l'intero sistema degli spazi vegetati urbani. Dopo aver descritto le caratteristiche geogra?che e paesaggistiche del territorio, e sulla base di alcune esperienze internazionali e nazionali si suggerisce un progetto di ricon?gurazione dell'area portuale come parte dell'infrastruttura verde, ipotizzando per il porto il ruolo di ‘condensatore' dove il paesaggio collinare, costiero e urbano si intrecciano permettendo la coesistenza dinamica di fruitori, pratiche, spazialità e materiali differenti.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":"61 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"134997370","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
La formazione dei piccoli porti del Medio Adriatico italiano è associata a interventi di arti?cializzazione delle foci dei ?umi su cui insistono. Nei casi presi in esame, la città assume il porto esclusivamente come una attrezzatura necessaria, come un completamento e non come un inizio, in nessuno di essi il porto costituisce un luogo di rappresentatività urbana. Il porto di Civitanova Marche viene assunto come caso- studio esempli?cativo di una infrastruttura di recente costituzione e come ambito di applicazione di strategie rigenerative capaci di rinnovare l'immagine urbana trasformando una città con il porto in una città-porto.
{"title":"Formazione e trasformazione delle portualità minori del Medio Adriatico: Civitanova Marche","authors":"L. Coccia","doi":"10.3280/tr2022-102012oa","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-102012oa","url":null,"abstract":"La formazione dei piccoli porti del Medio Adriatico italiano è associata a interventi di arti?cializzazione delle foci dei ?umi su cui insistono. Nei casi presi in esame, la città assume il porto esclusivamente come una attrezzatura necessaria, come un completamento e non come un inizio, in nessuno di essi il porto costituisce un luogo di rappresentatività urbana. Il porto di Civitanova Marche viene assunto come caso- studio esempli?cativo di una infrastruttura di recente costituzione e come ambito di applicazione di strategie rigenerative capaci di rinnovare l'immagine urbana trasformando una città con il porto in una città-porto.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44260180","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Uno studio condotto per la redazione delle Linee guida per un progetto di rigenerazione urbana e ambientale del porto di Civitanova Marche, esito di una convenzione interistituzionale stipulata tra l'Università di Camerino e il Comune di Civitanova Marche, ha consentito di elaborare un pensiero sulla riorganizzazione degli spazi di servizio e sulla sperimentazione di un sistema di nuove relazioni tra città e porto. Attraverso una molteplicità di sguardi, i quattro saggi che compongono il servizio offrono spunti per una ri?essione generale sulla rigenerazione delle aree portuali del medio-adriatico.
{"title":"RE-PORT: indagine e progetto per la rigenerazione dell'area portuale di Civitanova Marche","authors":"L. Coccia","doi":"10.3280/tr2022-1020120a","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-1020120a","url":null,"abstract":"Uno studio condotto per la redazione delle Linee guida per un progetto di rigenerazione urbana e ambientale del porto di Civitanova Marche, esito di una convenzione interistituzionale stipulata tra l'Università di Camerino e il Comune di Civitanova Marche, ha consentito di elaborare un pensiero sulla riorganizzazione degli spazi di servizio e sulla sperimentazione di un sistema di nuove relazioni tra città e porto. Attraverso una molteplicità di sguardi, i quattro saggi che compongono il servizio offrono spunti per una ri?essione generale sulla rigenerazione delle aree portuali del medio-adriatico.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43808979","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il saggio si interroga sulle ragioni per restituire, nell'ambito del dibattito scienti?co, conoscenze prodotte/ acquisite in percorsi concreti di costruzione di politiche e progetti territoriali da un punto di vista (molto) situato, quale quello di chi è stato coinvolto in tali processi con ruoli politici o tecnici. Il testo introduce così i due successivi contributi, che raccontano di esperienze di progettazione territoriale portate avanti di recente in Puglia, nel capoluogo regionale (Bari), e in una città medio-piccola di antichissima origine (Canosa di Puglia).
在科学辩论的背景下,这篇文章是否质疑回归的原因?co,从(非常)位置的角度,在制定领土政策和项目的具体道路上产生/获得的知识,例如那些以政治或技术角色参与此类进程的人的知识。因此,本文介绍了以下两项贡献,讲述了最近在普利亚、地区首府巴里和一个古老的中小型城镇(Canosa di Puglia)进行的领土规划的经验。
{"title":"Nei progetti di territorio. Conoscenze, competenze, attori","authors":"C. Tedesco","doi":"10.3280/tr2022-102009","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-102009","url":null,"abstract":"Il saggio si interroga sulle ragioni per restituire, nell'ambito del dibattito scienti?co, conoscenze prodotte/ acquisite in percorsi concreti di costruzione di politiche e progetti territoriali da un punto di vista (molto) situato, quale quello di chi è stato coinvolto in tali processi con ruoli politici o tecnici. Il testo introduce così i due successivi contributi, che raccontano di esperienze di progettazione territoriale portate avanti di recente in Puglia, nel capoluogo regionale (Bari), e in una città medio-piccola di antichissima origine (Canosa di Puglia).","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43750489","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}